La normativa interessa i Comuni con più di 30 mila abitanti di Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna e sancisce, fino al 15 aprile 2026, il fermo delle auto spinte da un motore diesel Euro 5
Milioni di automobilisti del Nord Italia hanno “le ore contate”. Il 1°ottobre 2025 entreranno infatti in vigore le regole che prevedono lo stop alle auto e ai veicoli commerciali con motori diesel Euro 5, quelli, per intenderci, immatricolati dal 2011 al 2015. A prevederlo è il decreto legge numero 121 datato 12 settembre 2023. e recante “misure urgenti in materia di pianificazione della qualità dell’aria e limitazioni della circolazione stradale”.
La normativa – ricorda il Corriere della Sera – interessa i Comuni con più di 30 mila abitanti di Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna e sancisce, fino al 15 aprile 2026, il fermo delle vetture spinte, appunto, da un motore diesel Euro 5.
LE MOTIVAZIONI DELLO STOP ALLE AUTO DIESEL EURO 5
Le nuove regole prevedono che le vetture a gasolio non possano circolare nei giorni feriali dalle ore 8.30 alle 18.30, mentre ulteriori limitazioni arriveranno nel 2026, quando lo stop sarà anticipato al 1° settembre e durerà 7 mesi e mezzo fino a metà aprile 2027.
Le multe per chi non rispetterà le regole vanno da 168 a 679 euro, a cui potrà aggiungersi la sospensione della patente da 15 a 30 giorni, in caso di recidiva.
OLTRE UN MILIONE DI AUTO INTERESSATE
La conferma del provvedimento colpirebbe un bacino enorme di automobilisti: secondo i dati dell’ACI, in Piemonte i veicoli Euro 5 diesel sono 236 mila (l’8% del parco auto regionale circolante e le città più colpite saranno Torino, Alessandria, Novara, Asti, Cuneo e Biella), in Veneto più di 340 mila, in Lombardia — dove le nuove regole colpiranno città come Milano, Bergamo, Brescia, Como, Cremona o Monza — sono 484 mila e in Emilia-Romagna circa 270 mila.
Una decisione le cui ripercussioni potrebbero essere notevoli, soprattutto se si pensa che in Italia le auto sono sempre più vecchie: l’età media è pari a 13 anni, mentre le vetture da Euro 0 a Euro 4 che circolano ancora nel nostro Paese sono oltre 18 milioni.
IL MIT VUOLE BLOCCARE IL PROVVEDIMENTO
I divieti sono stati introdotti con la firma del decreto legge da parte del governo Meloni, ma il provvedimento potrebbe ancora essere bloccato in Parlamento. È scontro all’interno della maggioranza: le misure stanno incontrando l’ostilità, in particolare della Lega, e il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini vorrebbe rinviare le restrizioni con una modifica al decreto Infrastrutture, attualmente in fase di discussione alla Camera. “Siamo al lavoro per fermare il blocco delle auto che montano motori diesel Euro 5. È una delle richieste della Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen, che ha approvato quella follia economico-industriale che si chiama Green Deal. Nessuno si tiene le auto vecchie per piacere, ma forse perché non ci sono le possibilità economiche per sostituirle”, ha dichiarato Salvini.