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Il piano di A2A su idrogeno dal termoutilizzatore

Mazzoncini: ripresentato il progetto di biometano a Bedizzole

“A2A sta studiando la possibilità di produrre idrogeno verde non solo con le centrali idroelettriche ma anche con il termovalorizzatore cittadino, sfruttando ‘quell’enorme massa di calore che in estate viene dispersa’ per dirla con le parole del suo amministratore delegato, Renato Mazzoncini. Idrogeno che potrebbe anche arrivare dagli impianti del sud Italia attraverso le reti Snam. È questo è solo un tassello del puzzle green che la multiutility ha in programma per la nostra provincia, dove nei prossimi dieci anni riverserà 2,4 dei 16 miliardi del futuro piano di investimenti”. È quanto si legge sul Corriere della Sera edizione Brescia.

LE NOVITA’ DEL PIANO A2A

“Ieri ai consiglieri comunali della Commissione bilancio Mazzoncini (con il presidente Marco Patuano) non solo ha illustrato il piano anticipato alla stampa la scorsa settimana ma ha declinato in chiave bresciana molte delle future azioni. Alcune note. Altre no – prosegue il quotidiano -. Si sa che la multiutility ha iniziato i lavori per recuperare il vapore in uscita dal termovalorizzatore e dall’Alfa Acciai ed immetterlo nella rete di teleriscaldamento: una quantità di calore così importante che non servirà più bruciare carbone nella centrale di Lamarmora. Non si sapeva invece che l’altro ieri A2A ha ripresentato in Provincia il progetto per un impianto biogas a Bedizzole (bocciato in estate dal Broletto) per trattare 75 mila tonnellate l’anno di ‘umido’ e produrre compost e 7 milioni di tonnellate di biometano”.

“SBAGLIATO TENERE FUORI I TERMOVALORIZZATORI DALL’ECONOMIA CIRCOLARE”

“Per Mazzoncini l’Europa sbaglia nel tenere fuori dal ciclo dell’economia circolare i termovalorizzatori: ‘Ad oggi senza di essi è impossibile chiudere il ciclo dei rifiuti’ perché anche questi impianti contribuiscono all’obiettivo di ridurre di un terzo le emissioni di CO2 entro il 2030. E la multiutility pensa anche si estendersi all’estero (Spagna in primis) sfruttando aggregazioni con soci locali”, continua il quotidiano.

“Il piano soddisfa anche il centrodestra che chiede più colonnine per auto elettriche (‘ci sono comunque 60 postazioni’ replica l’assessore Manzoni) e lumi sullo sviluppo della smart city”, ha concluso il quotidiano

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