Lunedì scorso il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, ha dichiarato che “quella nave all’interno del porto deve andare via. C’è una sentenza del Tar che ce lo dice, quindi poi ci rapporteremo con le istituzioni superiori”
Da Piombino, in Toscana, a Vado Ligure, in Liguria. Nonostante la regione Liguria e i Comuni del comprensorio savonese abbiano già da tempo espresso la loro contrarietà all’approdo della nave Italis LNG (ex Golar Tundra) davanti alle coste di Vado, il percorso del rigassificatore di Piombino potrebbe essere questo.
IL RIGASSIFICATORE DI PIOMBINO NEL 2026 DOVRÀ SPOSTARSI
Quel che ad oggi è certo – ricorda La Stampa – è che entro il 2026 la nave dovrà spostarsi dalla Toscana, ma non è ancora chiaro il futuro dell’infrastruttura progettata di Snam e sulla quale il governo dovrà prendere una decisione. Lunedì scorso il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, lo ha ribadito: “torniamo a dire che quella nave all’interno del porto deve andare via. C’è una sentenza del Tar che ce lo dice, quindi poi ci rapporteremo con le istituzioni superiori”.
LA QUESTIONE DELLA “VIA” PER IL RIGASSIFICATORE DI PIOMBINO
Ferrari ha poi ricordato che la procedura per la VIA (valutazione di impatto ambientale) sull’opera, iniziata nel 2024 sotto l’ex governatore Toti – non è mai stata fermata, nonostante nel frattempo vi siano state un’inchiesta, degli arresti e le dimissioni di Toti, che era anche commissario incaricato dal governo. “La procedura – ha spiegato il sindaco di Piombino – sta andando avanti per la nuova collocazione a Vado Ligure. È evidente che il governo debba fare delle scelte anche sotto un profilo di tempistiche”.
Se la Toscana confermerà il veto, un’alternativa potrebbe essere lo spostamento a Gioia Tauro, un’ipotesi mai confermata e che al momento però non è oggetto di valutazione. Spetterà quindi all’esecutivo sbrogliare la matassa e trovare una soluzione per il riposizionamento del rigassificatore di Piombino.
A GENNAIO IL CONSIGLIO REGIONALE LIGURE VOTO’ PER BLOCCARE IL TRASFERIMENTO
Ripercorrendo le ultime vicissitudini dell’ex Golar Tundra, ricordiamo che lo scorso gennaio il Consiglio regionale della Liguria aveva votato all’unanimità una mozione per bloccare il trasferimento del rigassificatore. Dopo il voto, si iniziò a ragionare sulla possibilità di mantenere il rigassificatore a Piombino. Un’ipotesi sostenuta anche da Confindustria Toscana, secondo cui l’economia di Piombino ha tratto vantaggi dall’installazione dell’impianto nel porto.
GIANI: “NEL 2026 IL RIGASSIFICATORE DOVRÀ ESSERE SPOSTATO”
Lo scorso marzo, però, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha affermato che è previsto che il rigassificatore resterà per 3 anni e che quindi nel 2026 dovrà essere spostato. Giani disse anche che finora il governo ha risparmiato i soldi delle opere compensative promesse e non fatte, proponendo che “quanto risparmiato dal governo per non aver fatto queste opere venga utilizzato per spostare il rigassificatore dopo 3 anni in un’altra zona d’Italia”.