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Webinar EF Reti Elettriche REPowerEU

Il ruolo delle reti elettriche nel raggiungimento degli obiettivi del REPowerEU

Il webinar organizzato da Elettricità Futura e CESI è stata l’occasione per un dibattito sulle opportunità del REPowerEU all’interno del PNRR per lo sviluppo delle reti elettriche

Il webinar Technology Watch “REPowerEU nel PNRR: le opportunità per le reti elettriche”, organizzato da Elettricità Futura in partnership con CESI. Il webinar ha coinvolto le aziende leader del settore elettrico, sia italiane che internazionali, in un dibattito sulle opportunità del REPowerEU all’interno del PNRR per lo sviluppo delle reti elettriche. Il confronto ha approfondito la visione degli operatori di mercato e le più recenti evoluzioni tecnologiche e normative.

Il Piano 2030 del settore elettrico, elaborato da Elettricità Futura in coerenza con gli obiettivi del REPowerEU, prevede infatti di raggiungere l’84% di rinnovabili nel mix elettrico installando 85 GW di rinnovabili e 80 GWh di capacità di accumulo di grande taglia, creando in Italia 540.000 nuovi posti di lavoro e 360 miliardi di benefici economici. L’innovazione tecnologica, il rafforzamento delle reti elettriche e la crescente digitalizzazione sono dei fattori abilitanti per l’integrazione efficace della nuova potenza rinnovabile e per aumentare la resilienza del nostro sistema elettrico.

RE REBAUDENGO: POTENZIARE RETI ELETTRICHE PER GESTIRE 80 GW FINO AL 2030

Ad aprire i lavori, in un videomessaggio, è stato il presidente di Elettricità Futura, Agostino Re Rebaudengo, che ha spiegato: “Il tema delle reti è fondamentale perché è un obiettivo necessario potenziarle e renderle capaci di raccogliere gli 80 GW di nuova potenza che daranno al sistema Italia da oggi al 2030. L’Italia ha una posizione molto importante nella produzione della filiera industriale delle energie rinnovabili, siamo secondi in Europa dietro la Germania e siamo anche il sesto Paese esportatore al mondo di prodotti relativi alle rinnovabili. Gli obiettivi che abbiamo raggiunto sono importanti, ma ancora di più lo sono quelli che potremo raggiungere, Nei prossimi 8 anni potremo creare oltre mezzo milione di nuovi posti di lavoro e benefici economici per oltre 300 miliardi di euro”.

CHIGHINE (CESI): RAFFORZARE RETI PER RISPONDERE A DOMANDA E PER DECARBONIZZARE

Secondo Paolo Chighine, Executive Vice President Group External Relations di CESI, “l’innovazione tecnologica e il rafforzamento delle reti elettriche diventano fattori sempre più centrali, sia per rispondere alla nuova domanda di energia, sia per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. Le sfide che le reti elettriche dovranno affrontare nei prossimi anni riguarderanno principalmente l’affidabilità, la resilienza ai fenomeni atmosferici estremi e la sostenibilità, con la necessità di impiegare materiali e processi compatibili con l’ambiente”.

E-DISTRIBUZIONE: PORTARE CONCETTO SMART GRIDS A LIVELLO NAZIONALE

È intervenuto poi Juan Ortiz Noval, Head of Network Development di E-Distribuzione. “Per il futuro, una direttrice chiave è quella delle smart grids, bisognerebbe portare il concetto delle smart grids a livello nazionale, in modo che la rete elettrica nazionale diventi una smart grid. Una smart grid – ha aggiunto Ortiz Noval – aumenta il livello di qualità, migliora la resilienza climatica, integra le fonti di energia rinnovabile e permette di offrire nuovi servizi ai clienti, come servizi di flessibilità o i servizi delle comunità energetiche rinnovabili”.

ARETI: SERVE UN SISTEMA CHE METTA AL CENTRO TUTTI GLI STAKEHOLDER

Ercole De Luca, Head of Electrical System Development di Areti, ha sottolineato il fatto che “nessuno si salva da solo. Nessun system operator, ente regolatore, ministero può affrontare questa sfida epocale della transizione ecologica verso il vettore elettrico, che dev’essere accompagnata da enormi sforzi, non solo investimenti tecnologici, ma regolatori, per rendere il sistema elettrico sempre più efficiente. Serve un sistema che metta al centro tutti gli stakeholder – a partire dagli utilizzatori finali – e gli operatori di rete hanno tutti gli strumenti per farlo”.

ARERA: FONDAMENTALE IL COORDINAMENTO DI SVILUPPO INFRASTRUTTURALE

Infine, per le conclusioni del webinar ha preso la parola Massimo Ricci, responsabile Divisione Energia di Arera. “Siamo tutti d’accordo nell’attivare la flessibilità distribuita, sia lato domanda che lato offerta e generazione. Il tema delle Comunità energetiche aiuta, soprattutto per il coinvolgimento territoriale dei singoli. Un aspetto fondamentale è anche il tema del coordinamento di sviluppo infrastrutturale: la riforma delle connessioni permetterà di semplificare il sistema di autorizzazioni per le migliaia di soggetti da connettere. Oggi – ha aggiunto Ricci – ci sono troppi adempimenti da dover espletare. Pensare che la rete riesca a seguire qualsiasi cosa accada non è fattibile. Bisognerà cercare di indirizzare lo sviluppo anche delle fonti rinnovabili, in modo da tenere in considerazione anche i limiti sistemici”.

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