Advertisement Skip to content
Idrogeno A Basse Emissioni

In 20 anni uso carbone da 32% a 13%, gas da 16% a 22%. Cosa dice il rapporto ENEMED 2021

I dati contenuti nel rapporto MED e Italian Energy di SRM e ESL@ENERGY CENTER del Politecnico di Torino

Cina, USA, UE e India si confermano tra i maggiori consumatori di energia mondiale con una percentuale pari al 56% (Cina e USA il 23% ed il 15%, UE 11%, India 6%). Secondo le analisi, l’Europa mostra un migliore rapporto tra consumo di energia e PIL in confronto a Cina e USA. Ciò significa che i Paesi del nostro continente hanno investito di più e da più tempo nell’efficienza energetica. L’Europa si muove in modo più rapido verso la sostenibilità. Il suo mix di generazione elettrica è variato negli ultimi 20 anni; l’uso del carbone è diminuito dal 32% al 13% mentre l’utilizzo del gas naturale è cresciuto in maniera significativa dal 16% al 22%. Sono alcuni dei dati che emergono dal nuovo MED e Italian Energy Report intitolato “The new game of hydrogen in the Euro Mediterranean region” e presentato oggi da Massimo Deandreis, direttore generale SRM, e dal professor Ettore Bompard, direttore scientifico ESL@Energy Center del Politecnico di Torino. Il lavoro di ricerca annuale è il frutto della collaborazione tra SRM (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo) e l’ESL@Energy Center del Politecnico di Torino. Le energie rinnovabili – si legge nella nota stampa diffusa da Intesa San Paolo – passano dal 15% al 41%. Le strategie dell’UE prevedono un importante aumento del peso delle rinnovabili che dovrebbero arrivare a coprire il 61% del mix elettrico nel 2030, l’84% nel 2040 e l’88% nel 2050. Permane una forte dipendenza dell’UE dalle importazioni di energia che è pari al 58%. In Italia questa percentuale è pari al 77%, cosa che lo rende vulnerabile sul tema della sicurezza energetica.

IL RAPPORTO ENEMED 2021 PRESENTATO OGGI A BRUXELLES

Il rapporto, giunto alla sua terza edizione, compie un’analisi ad ampio raggio sul tema dell’idrogeno, una delle nuove frontiere del futuro sistema energetico. Oggi infatti – prosegue comunicato stampa – è necessario porre l’attenzione su fonti energetiche e tecnologie che possano consentire il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità al centro dell’agenda europea e italiana. In questo contesto, la regione del Mediterraneo può assumere un ruolo cruciale in termini di sviluppo di nuove fonti rinnovabili e tecnologie orientate alla riduzione delle emissioni e all’efficientamento di tutta la filiera energetica. La transizione verso la sostenibilità nella regione mediterranea non può prescindere dall’interazione tra una terna di triangoli: un triangolo geografico, relativo alle tre macrozone (Nord, Est e Sud) della regione, aventi differenti caratteristiche socio-economiche ed energetiche; un triangolo di attributi energetici, ovvero sicurezza energetica, sostenibilità ambientale ed equità sociale (coerentemente con il cosiddetto “trilemma energetico”); un triangolo delle commodity, che include energia elettrica, idrogeno e gas, che risulteranno centrali nell’implementazione della transizione energetica.

La presentazione del rapporto ENEMED 2021 – si legge ancora nella nota – si è svolta a Bruxelles in un evento ibrido con la partecipazione di esponenti delle istituzioni europee, deputati europei, associazioni di categoria internazionali, rappresentanti dell’Industria energetica e delle infrastrutture connesse all’energia. L’evento è stato patrocinato dalle deputate europee Tiziana Beghin e Patrizia Toia, ed è organizzato con la collaborazione dell’ufficio di Bruxelles di Intesa Sanpaolo. Ha concluso i lavori il presidente della Compagnia di San Paolo e ACRI, Francesco Profumo.

SRM: “PNRR BASE PER INIZIARE UN NUOVO PROCESSO FONDATO SULL’ECONOMIA GREEN”

“SRM con il terzo rapporto sull’Energia ha concluso un primo triennio di ricerca che ha voluto rappresentare quanto fosse strategico questo comparto per il Paese”, ha dichiarato il direttore generale di SRM, Massimo Deandreis. “Abbiamo voluto tracciare un quadro – ha aggiunto Deandreis – dei nuovi orizzonti e delle nuove sfide che lo scenario competitivo ci chiama ad affrontare: investimenti in infrastrutture, miglioramento della sicurezza energetica, rinnovabili ed efficienza, più sostenibilità e attenzione a ciò che va sviluppandosi sul tema dell’idrogeno. Il PNRR rappresenta la base per iniziare un nuovo processo nel nostro Paese fondato sull’economia green ed anche sulla sinergia che può instaurarsi con l’economia Blue, non a caso abbiamo anche dedicato un capitolo alla portualità e allo shipping. L’Italia deve essere pronta a giocare e vincere “The new game of Hydrogen”, è questa la nuova capacità da mettere in campo”, ha concluso.

ESL@ENERGY: “TRANSIZIONE ENERGETICA ESIGENZA INDIFFERIBILE ANCHE PER LA REGIONE MEDITERRANEA”

Per Ettore Bompard, direttore scientifico ESL@Energy Center del Politecnico di Torino, “la transizione energetica è ormai un’esigenza indifferibile anche per la regione Mediterranea. La sua implementazione poggerà sull’interazione tra tre commodity chiave: energia elettrica, idrogeno e gas. In particolare – ha spiegato Bompard – l’idrogeno ‘verde’ (prodotto a partire da fonti rinnovabili) potrà rivestire un ruolo di rilievo non soltanto da un punto di vista di sostenibilità ambientale, ma anche come opportunità di sviluppo per i paesi delle sponde Est e Sud e, pertanto, di crescita armonica dell’intera regione mediterranea. Investimenti mirati nel settore, supportati da un’adeguata cornice normativa, potranno infatti consentire la creazione di una nuova filiera industriale, portando a un miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini e a una possibile stabilizzazione dell’area. Ciò consentirà di aprire le porte a un nuovo dialogo energetico Mediterraneo – ha concluso – basato sulle rinnovabili, in grado di rimpiazzare quello attuale, fondato sulle fonti fossili”.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su