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In Europa prezzo del gas in leggero aumento dopo l’attacco al gasdotto TurkStream

Secondo il Ministero della Difesa russo, Kiev per interrompere le forniture di gas all’Europa aveva tentato un attacco alla stazione di compressione Russkaya, nella regione di Krasnodar, che fornisce gas attraverso il TurkStream

Il prezzo del gas in Europa è salito dell’1% nelle contrattazioni di oggi, a seguito delle segnalazioni di un tentativo di attacco ad una stazione di compressione del gasdotto TurkStream. In base ai dati dell’ICE di Londra, il prezzo dei future di febbraio al TTF olandese è salito a circa 47,375 euro per MWh. All’apertura delle contrattazioni, il prezzo è salito di circa il 4% e dopo la segnalazione dell’attacco al TurkStream ha aggiunto solo l’1%.

In precedenza, il Ministero della Difesa russo aveva affermato che Kiev per interrompere le forniture di gas all’Europa aveva tentato un attacco utilizzando 9 droni senza pilota che prendevano di mira l’infrastruttura della stazione di compressione Russkaya, nella regione di Krasnodar, che fornisce gas attraverso il TurkStream.

L’IMPORTANZA DEL GASDOTTO TURKSTREAM

Il gasdotto che va dalla Russia alla Turchia attraverso il Mar Nero ha una capacità di 31,5 miliardi di metri cubi di gas ed è progettato per fornire gas alla Turchia e ai Paesi dell’Europa meridionale e sud-orientale. Ad oggi, resta l’unica rotta attiva per le forniture di gas russo all’Europa. Il punto di partenza del Turkish Stream è la stazione di compressione Russkaya costruita vicino ad Anapa; sulla terraferma, esce in Turchia vicino al villaggio di Kiyikoy nella provincia nord-occidentale di Kirklareli.

IL GAS CHE DAL MAR NERO ARRIVA IN EUROPA

Il TurkStream ha sostituito il progetto South Stream e segue più o meno lo stesso percorso. Il gasdotto inizia dalla stazione di Russkaya, vicino ad Anapa, in Russia, attraversa il Mar Nero (230 chilometri in acque russe e 700 in acque turche) e arriva fino Kıyıköy, a nord-ovest di Istanbul. Da Kıyıköy la prima linea continua fino al centro di distribuzione di Lüleburgaz e da qui prosegue fino a Ipsala, al confine tra Turchia e Grecia. La seconda linea va da Kıyıköy a Malkoçlar, al confine tra Turchia e Bulgaria, e qui si allaccia al sistema già esistente di gasdotti trans-balcanici. Le tubature, che si trovano in profondità fino a 2.200 metri, sono state prodotte da aziende tedesche, russe e giapponesi.

LO STOP AL GIACIMENTO SHAH DENIZ IN AZERBAIGIAN

Intanto, venerdì scorso, la filiale di BP in Azerbaigian ha comunicato di aver sospeso le operazioni nella piattaforma Shah Deniz Alfa (SDA) a seguito di un problema tecnico riscontrato in una condotta sottomarina utilizzata per gestire il trasporto di gas condensato tra la piattaforma e il terminal di Sangachal. Pur confermando che il malfunzionamento tecnico della condotta sottomarina non ha causato danni ambientali, né ha compromesso la sicurezza della piattaforma, la società ha sottolineato che “la piattaforma, il suo personale e le strutture associate sono completamente al sicuro”.

BP ha dichiarato di star lavorando per risolvere il problema e che riprenderà le normali operazioni “il più rapidamente possibile”. Il presidente sebo, Aleksandar Vucic, ha confermato che l’Azerbaigian ha informato la Serbia di una sospensione delle consegne giornaliere di gas di 1,7 milioni di metri cubi a causa di problemi tecnici.

IL PREZZO DEL GAS IN EUROPA

Il prezzo del gas in Europa è cresciuto gradualmente a fine dicembre, poiché si prevedeva la fine del transito del gas russo attraverso l’Ucraina. Nelle prime contrattazioni dopo la conclusione delle consegne di gas dalla Russia, i prezzi sono leggermente aumentati dell’1%, restando comunque ai massimi dell’autunno 2023. Successivamente, il prezzo è diminuito.

Nel 2024 il prezzo medio del gas in Europa è sceso del 17% a circa 387 dollari per 1.000 metri cubi, con il clima caldo, gli alti livelli di riempimento degli stoccaggi e la mancanza di crescita della domanda nell’Unione europea tra i principali fattori alla base del calo. Secondo gli esperti intervistati dall’agenzia russa TASS, è probabile che quest’anno i prezzi del gas aumentino su tutti i principali mercati globali, sebbene nel 2026-2027 sia previsto un calo.

In Europa nel 2025 i prezzi vedranno una crescita moderata, mentre la fine del transito ucraino non diventerà un fattore chiave nella formazione dei prezzi, con una crescita a breve termine prevista solo entro il 10%.

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