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Accise

Istat, corre l’inflazione a luglio spinta dai beni energetici. Benzina alle stelle

Corre l’inflazione a luglio: +1,9% secondo l’Istat, trainata dai beni energetici. Codacons: prezzo della benzina alle stelle: stangata da 312 euro l’anno a famiglia

La forte accelerazione dell’inflazione a luglio è di nuovo dovuta ai prezzi dei Beni energetici, in particolare di quelli regolamentati, che registrano così la crescita più alta dal 1996, ossia da quando è disponibile la serie storica degli indici dei prezzi al consumo di questo aggregato (il valore più alto fu pari +16,2% a dicembre 2008). A comunicarlo l’Istat, in occasione della diffusione dei dati sull’inflazione di luglio 2021.

Nel settimo mese dell’anno, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,5% su base mensile e dell’1,9% su base annua (dal +1,3% del mese precedente); la stima preliminare era +1,8%.

ISTAT, PREZZI BENI ENERGETICI LUGLIO +4,1% A LIVELLO CONGIUNTURALE

L’accelerazione tendenziale dell’inflazione, spiega l’Istituto nazionale di statistica, si deve prevalentemente a quella dei prezzi dei Beni energetici (che aumentano del 18,6% da +14,1% di giugno; +4,1% la variazione congiunturale) per effetto dei Beni energetici regolamentati (+34,2%, da +16,9% del mese precedente; +11,3% su base mensile), spinti dalla crescita dei prezzi dell’Energia elettrica mercato tutelato (da +24,5% a +29,3%; +6,5% rispetto a giugno) e di quelli del Gas di città e gas naturale (da +12,9% a +36,8%; +13,9% il congiunturale).

I prezzi dei Beni energetici non regolamentati confermano la crescita sostenuta ma rallentano rispetto a giugno (da +12,8% a +11,2%; +0,1% sul mese); ciò si deve all’inversione di tendenza dei prezzi dell’Energia elettrica mercato libero (da +9,1% a -1,6%; -9,2% su base mensile), mentre accelerano ulteriormente i prezzi del Gasolio per i mezzi di trasporto (da +15,6% a +16,2%; +2,6% il congiunturale), quelli della Benzina (da +16,2% a +16,5%; +2,4% su base mensile) e quelli degli Altri carburanti (da +9,9% a +12,3%; +2,2% di giugno). Decelerano, infine, i prezzi del Gasolio per riscaldamento (da +14,2% a +13,7%; +2,4% il congiunturale).

L’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici accelerano rispettivamente a +0,6% e a +0,4% (entrambe da +0,3% di giugno).

L’inflazione acquisita per il 2021 è pari a +1,6% per l’indice generale e a +0,8% per la componente di fondo.

INFLAZIONE, CODACONS: RINCARI FINO A 281 EURO A FAMIGLIA SOLO PER TRASPORTI

Brutte notizie per i consumatori italiani, con i prezzi al dettaglio che subiscono un fortissimo rialzo a luglio, come confermato dall’Istat che ha diffuso oggi i dati sull’inflazione.

“A trainare l’escalation dei prezzi è il caro-benzina, che ha portato a luglio all’abnorme aumento delle tariffe di luce e gas e a rincari generalizzati per il comparto dei trasporti (+5,2% su base annua), al punto che solo per gli spostamenti una famiglia con due figli è costretta a spendere oggi +281 euro all’anno”, spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi.

“Un vera e propria stangata sulle vacanze degli italiani che, quest’anno, si ritroveranno a pagare sensibilmente di più per viaggiare in auto, spostarsi in aereo o traghetto e soggiornare presso le strutture turistiche”, prosegue Rienzi.

“Sui prezzi pesano in modo evidente anche le speculazioni legate alle vacanze estive degli italiani – commenta il numero uno dell’associazione consumatori –. L’Istat conferma in pieno l’allarme lanciato nei giorni scorsi dal Codacons circa i rincari che si stanno registrando in Italia nel comparto turistico, e registra per i servizi di alloggio aumenti annui del +4,1% (+2,8% sul mese); i prezzi dei biglietti aerei crescono del +2,3% su base annua, +14% rispetto a giugno; i traghetti +16,8%; +22,5% la variazione congiunturale”.

UNC E CODACONS, BENZINA ALLE STELLE: ARRIVA LA STANGATA DI FERRAGOSTO

Allarme rosso sui trasporti a pochi giorni dagli spostamenti per il Ferragosto. Le associazioni dei consumatori puntano i riflettori sul caro carburanti: rispetto a un anno fa il prezzo della benzina è cresciuto del 18,6%, mentre il gasolio costa il 17,6% in più.

Analizzando i dati settimanali del Ministero dello Sviluppo economico, l’Unione nazionale consumatori (Unc) e il Codacons hanno rilevato che il prezzo della benzina si attesta, in modalità self service, a 1,657 euro al litro, mentre il gasolio rimane stabile a 1,510 euro. “Dalla rilevazione del 10 agosto 2020, quando la benzina era pari a 1,398 euro al litro e il gasolio a 1,284 euro al litro, un pieno da 50 litri costa 12 euro e 99 cent in più per la benzina e 11 euro e 28 cent in più per il gasolio, con un rialzo, rispettivamente, del 18,6% e del 17,6%”, rileva l’Unc.

Stimato un rincaro pari a 312 euro annui a famiglia per la benzina, 271 euro per il gasolio.

Arrivando a 1,657 euro al litro, la benzina ha raggiunto il record dal 22 ottobre 2018, quando toccò i 1,661 euro, ossia oltre 2 anni e 8 mesi fa.

Dall’inizio dell’anno invece, dalla rilevazione del 4 gennaio, in sette mesi un pieno da 50 litri è aumentato di 10 euro e 80 cent per la benzina e di 9 euro e 55 cent per il gasolio, con un rincaro, rispettivamente, del 15% e del 14,5%.

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