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Gas Russo

La guerra in Ucraina ha portato i rapporti commerciali tra Ue e Russia ai minimi storici

Secondo Eurostat, tra febbraio e settembre 2022 le esportazioni extra-Ue verso la Russia sono scese dal 2,3% all’1,1% dell’intero valore dell’export Ue verso il resto del mondo

Nei primi sette mesi di guerra in Ucraina gli scambi commerciali tra Ue e Russia si sono sensibilmente ridotti, con il disavanzo commerciale favorevole a Mosca che si è quasi dimezzato da febbraio a settembre dello scorso anno. Inoltre, la quota delle importazioni verso l’Ue dai Paesi terzi provenienti dalla Russia è scesa dal 6,4% al 3,8% nei primi sette mesi di guerra. Questo è quanto si apprende analizzando i dati di Eurostat.

Secondo l’istituto di statistica dell’Unione europea, infatti, gli scambi commerciali tra l’Ue e la Russia sono fortemente diminuiti da quando Bruxelles ha imposto restrizioni all’importazione e all’esportazione di diversi prodotti. “Gli effetti di queste misure – si legge nel report Eurostat – sono stati particolarmente visibili negli ultimi mesi”.

LE ESPORTAZIONI UE VERSO LA RUSSIA

Tra febbraio e settembre 2022 le esportazioni extra-Ue verso la Russia sono scese dal 2,3% all’1,1% dell’intero valore dell’export Ue verso il resto del mondo. Il disavanzo commerciale dell’Ue con la Russia ha raggiunto il picco nel marzo 2022, quando toccò i 19,6 miliardi di euro, per poi diminuire progressivamente. Nel settembre scorso si attestava a 9,7 miliardi di euro.

Per quanto riguarda sei prodotti chiave, la quota della Russia nelle importazioni extra-Ue ha registrato un forte calo nel carbone (dal 45% del 2021 al 13% del terzo trimestre 2022), nel gas naturale (dal 36% al 18%), nel petrolio, nei fertilizzanti (dal 29% al 17%), nel ferro e nell’acciaio (dal 16% al 5%).

PREZZO DEL GAS A 56,15 EURO/MWH

Nel frattempo, per quanto riguarda l’ambito prettamente energetico, in Europa il prezzo del gas continua a diminuire: all’hub di riferimento TTF il contratto di febbraio, dopo aver toccato i 55,5 euro al megawattora, ora viene scambiato a 56,15 euro per megawattora (-3,54%).

IN EUROPA STOCCAGGI A QUOTA 77%

Attualmente, gli impianti UGS europei (gli stoccaggi sotterranei di gas) sono pieni al 77,06% (20,14 punti percentuali in più rispetto alla media degli ultimi cinque anni a questa data), con 83,5 miliardi di metri cubi di gas stoccati al loro interno. Lo rivela Gazprom, spiegando che il prelievo dagli impianti UGS ha raggiunto il livello più alto dalla metà del dicembre scorso

Lo scorso 23 gennaio il prelievo di gas dagli impianti UGS dei Paesi Ue ammontava a 766,5 milioni di metri cubi (il livello minimo giornaliero negli ultimi tre anni), secondo i dati forniti da Gas Infrastructure Europe (GIE). Nel frattempo, il pompaggio al loro interno è stato di 11 milioni di metri cubi. La stagione del riscaldamento in Europa è iniziata il 14 novembre e, da allora, i Paesi Ue hanno ritirato dagli stoccaggi 24,24 miliardi di metri cubi di gas.

I FLUSSI DI GAS DALLA RUSSIA ALL’EUROPA

L’operatore del sistema di trasmissione del gas dell’Ucraina (GTSOU) ha comunicato che le richieste di transito di gas verso l’Europa attraverso l’Ucraina (dalla stazione di distribuzione del gas di Sudzha) per oggi restano al livello inferiore di 24,4 milioni di metri cubi.

Le forniture all’Europa sono diminuite del 44% dall’inizio di gennaio, mentre in precedenza erano rimaste sui 42-43 milioni di metri cubi al giorno. La linea di transito attraverso l’Ucraina attualmente resta l’unica via per fornire gas russo ai paesi dell’Europa occidentale e centrale, dopo che il gasdotto Nord Stream è stato danneggiato.

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