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Caldaie Gas

La proposta di legge per vietare le caldaie a gas mette in crisi il governo tedesco

Per gli esperti le emissioni di CO2 diminuiranno solo quando il Paese passerà a fonti di energia rinnovabile, come le pompe di calore. Il passaggio è visto come uno step fondamentale del piano della Germania per diventare carbon neutral entro il 2045

In Germania le relazioni all’interno del fragile governo di coalizione del cancelliere tedesco Olaf Scholz ieri sono scese ad un nuovo minimo, dopo che i liberali hanno ostacolato uno dei progetti preferiti dei Verdi – il disegno di legge per vietare le caldaie a gas nelle nuove case a partire dal prossimo anno – provocando accuse di violazione della fiducia e doppia condotta.

IL CONTRASTO TRA VERDI E LIBERALI

Il vicecancelliere e ministro dell’Economia Robert Habeck (dei Verdi), chiaramente furioso, ha accusato i liberali di “aver infranto la parola data”, affermando che i partiti al governo a fine marzo si erano accordati per far passare in parlamento il disegno di legge sulle caldaie prima della pausa estiva. Uno scenario che ora non sarebbe più possibile, dopo che i Liberali Democratici (FDP) hanno rinviato la discussione parlamentare del disegno di legge in prima lettura. “Prendo atto che il FDP non sta onorando la promessa fatta”, ha commentato Habeck.

La lite tra il FDP e i Verdi minaccia di mettere un freno ai lavori dell’agenda legislativa di Scholz, dopo che i Verdi hanno minacciato di vendicarsi bloccando i disegni di legge sponsorizzati dai FDP. Friedrich Merz, leader dell’opposizione democristiana, ha parlato di “mancanza di leadership e caos nel governo a guida socialdemocratica”.

LE EMISSIONI DEGLI EDIFICI E IL DIVIETO ALLE NUOVE CALDAIE A GAS

La Germania è da tempo preoccupata per l’enorme quantità di CO2 emessa dai suoi edifici. Il settore lo scorso anno ha scaricato 112 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti, una cifra che entro il 2030 dovrà scendere a 67 milioni di tonnellate, se il Paese vuole raggiungere i suoi obiettivi climatici. Circa l’80% del calore per gli edifici deriva dalla combustione di combustibili fossili, e gli esperti concordano sul fatto che le emissioni diminuiranno sostanzialmente solo una volta che il Paese passerà a fonti di energia rinnovabile, come le pompe di calore. Il passaggio è visto come uno step fondamentale del piano della Germania per diventare carbon neutral entro il 2045.

In base alla legge sul riscaldamento promossa dal ministero dell’Economia di Habeck e approvata dal governo ad aprile, ogni sistema di riscaldamento di nuova installazione a partire dal 2024 dovrà fare affidamento fino al 65% sulle energie rinnovabili. Una misura che, in sostanza, equivale ad un divieto di nuove caldaie a gas.

IL DISEGNO DI LEGGE NON INSERITO NELL’AGENDA DEL BUNDESTAG

I Verdi vedono il disegno di legge come una parte fondamentale della loro agenda sul clima, ma il FDP – guidato dal ministro delle Finanze, Christian Lindner – si è rifiutato di inserirlo nell’agenda del Bundestag di questa settimana, dicendo che c’è bisogno di molto più lavoro.

Britta Hasselmann, capogruppo parlamentare dei Verdi, ha affermato di aver sempre percepito il FDP come “un onesto mediatore. Questo apparentemente non si applica più a Christian Lindner, l’inaffidabilità è solo una credenza da mendicanti”, ha detto Hasselmann. Il FDP, però, è stato sprezzante: Christian Dürr, a capo del gruppo parlamentare, ha detto che il disegno di legge “ovviamente non è ancora pronto e lo dicono anche i Verdi e i socialdemocratici, proprio come noi. Molte persone sono preoccupate, a giusta ragione. In fin dei conti – ha concluso Dürr – serve una legge in cui l’impianto di riscaldamento corrisponda alle necessità dell’abitazione e non viceversa, e questo non è ancora garantito”.

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