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L’accessibilità economica dell’energia e l’obiettivo net zero vanno di pari passo. L’analisi IEEFA

Un’analisi dell’Institute for Energy Economics and Financial Analysis (IEEFA) evidenzia le misure più efficaci per ridurre i costi dell’elettricità e del gas, sia lungo la filiera che da parte degli utenti energetici australiani

Un nuovo rapporto ha dimostrato che tutte le principali opportunità per migliorare l’accessibilità economica dell’energia elettrica e del gas in Australia supportano anche, o sono indipendenti da, le ambizioni di zero emissioni nette del Paese.

La nota informativa dell’Institute for Energy Economics and Financial Analysis (IEEFA), intitolata “Migliorare l’accessibilità economica dell’energia è in linea con l’obiettivo di zero emissioni nette”, evidenzia le misure più efficaci per ridurre i costi dell’elettricità e del gas, sia lungo la filiera che da parte degli utenti energetici australiani.

DENIS-RYAN (IEEFA): “IL FUTURO ENERGETICO PIÙ ECONOMICO È ANCHE PULITO”

“L’idea che l’Australia debba scegliere tra bollette più basse o le emissioni è semplicemente falsa”, ha dichiarato Amandine Denis-Ryan, CEO di IEEFA Australia e autrice principale del rapporto, che ha aggiunto: “la nostra analisi dimostra che il futuro energetico più economico è anche pulito. Concentrandosi su energie rinnovabili, efficienza, elettrificazione e mercati energetici più equi, l’Australia può ridurre le bollette energetiche delle famiglie e allo stesso tempo accelerare il progresso verso l’azzeramento delle emissioni nette”.

Non sono le energie rinnovabili a far salire i prezzi dell’elettricità, lo fanno le vecchie centrali a carbone, gli elevati prezzi del gas e le inefficienze del mercato. C’è ampio margine di miglioramento nell’accessibilità economica dell’energia, ma non si tratta di scegliere un diverso mix di produzione di elettricità, si tratta di correggere le inefficienze nei mercati energetici e nella regolamentazione, aumentare la concorrenza e affrontare le problematiche legate alla domanda.

SCEGLIERE LE OPZIONI PIÙ ECONOMICHE

Il parco di centrali elettriche a carbone australiane sta invecchiando rapidamente, con la maggior parte degli impianti che dovrebbe essere dismessa entro il prossimo decennio. Anche gran parte degli asset della rete elettrica sta raggiungendo la fine della sua vita utile. Il rapporto IEEFA conclude che la sostituzione di questi asset è inevitabile, ma la scelta della tecnologia sostitutiva ha un profondo impatto sulla convenienza economica.

Secondo Denis-Ryan, “i dati sono chiari: l’energia rinnovabile, supportata da stoccaggio e trasmissione, è il modo più conveniente per generare nuova elettricità. Il suo costo è già paragonabile a quello del carbone, ed entro il 2030 sarà notevolmente inferiore. Nel frattempo, il gas è diventato sempre meno competitivo a causa dell’impennata dei prezzi”.

RIDURRE I RITARDI NELL’IMPLEMENTAZIONE DI NUOVE RISORSE DI GENERAZIONE

Il rapporto evidenzia che gli sforamenti di costo nei grandi progetti sono comuni in tutto il mondo, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata. Tuttavia, ridurre i ritardi nell’implementazione di nuove risorse di generazione, trasmissione e stoccaggio di energia rinnovabile è fondamentale per migliorare l’accessibilità economica dell’energia ed evitare un’eccessiva dipendenza dal costoso gas e da rischiose espansioni di centrali elettriche a carbone.

REINDIRIZZARE IL GNL DALLE ESPORTAZIONI AL MERCATO INTERNO

Per quanto riguarda l’approvvigionamento di gas, i giacimenti a basso costo che storicamente riforniscono l’Australia stanno esaurendo le scorte. Inoltre, i nuovi grandi giacimenti di gas comportano elevati costi di produzione e trasporto. Secondo l’IEEFA, il modo più economico per rifornire di gas i consumatori australiani è quello di reindirizzare piccole quantità di GNL non contrattualizzate dalle esportazioni al mercato interno.

“Anche il miglioramento del funzionamento dei nostri mercati e delle nostre normative – ha affermato Denis-Ryan – dovrebbe essere una priorità assoluta. Affrontare questioni normative, come i profitti sistemici e straordinari delle reti elettriche e del gas, potrebbe generare miliardi di dollari di risparmi per i consumatori. Anche la concentrazione del mercato e la mancanza di trasparenza nei mercati del gas e dell’elettricità sono fattori chiave dei prezzi elevati, e le riforme per migliorare la concorrenza sono essenziali”.

LE FAMIGLIE E LE IMPRESE HANNO IL MAGGIORE POTENZIALE DI RISPARMIO

Le misure orientate alla domanda (efficienza energetica, elettrificazione, domanda flessibile, energia solare e batterie) offrono le maggiori opportunità di riduzione delle bollette:

– Sostituire gli scaldabagni e gli impianti di acqua calda inefficienti con moderne alternative elettriche potrebbe far risparmiare alle famiglie 3,4 miliardi di dollari all’anno in spese inutili;

– Passare ad elettrodomestici a basso consumo energetico e installare sistemi solari e a batteria può ridurre le bollette domestiche nette fino al 67%, anche considerando il costo iniziale;

– L’energia solare sui tetti, le batterie e una gestione più intelligente della domanda potrebbero far risparmiare miliardi di dollari in spese di produzione e di rete, riducendo i costi per tutti;

– L’efficienza energetica industriale e l’elettrificazione possono offrire notevoli risparmi sui costi con periodi di ammortamento molto brevi, ma restano ancora in gran parte inutilizzati.

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