Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha spiegato che “le azioni che dobbiamo svolgere a breve e medio termine dovranno accompagnarci per i prossimi 3-4 anni, e devono andare a tamponare questa situazione”
Oggi a Roma, all’Auditorium CNA Nazionale, si è tenuto il convegno “Energie, prospettive e soluzioni per artigiani e piccole imprese”. I lavori sono stati aperti da Elena Calabria, vicepresidente nazionale CNA.
All’evento hanno partecipato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, Natalia Gil Lopez, del dipartimento Politiche Ambientali della CNA, Guido Bortoni, presidente Cesi, Andrea Barbabella, responsabile scientifico di “Italy for climate”, e Nur El Gawohary, vicepresidente relazioni esterne di Ansaldo Energia.
PICHETTO: “CON RIGASSIFICATORE RAVENNA INIZIAMO AD AVERE 28 MLD DI MC DI GAS, QUASI METÀ DOMANDA”
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha spiegato che “oggi le azioni che dobbiamo svolgere a breve e medio termine sono azioni che dovranno accompagnarci per i prossimi 2-3-4 anni e che devono andare a tamponare questa situazione, quindi interventi quali l’energy release su alcuni settori, come il Decreto Bollette, che di certo non risolve la questione. È stata un’operazione di breve periodo che è intervenuto rispetto al momento in cui si era arrivati alla gas a 57 euro/MWh, ma una misura che non può andare avanti all’infinito”.
Per il ministro Pichetto, “c’è un problema di coperta. Tra le azioni immediate, stiamo andando avanti sugli stoccaggi: ieri ero a Ravenna e ho partecipato all’inaugurazione del rigassificatore. Ora iniziamo ad avere 28 miliardi di metri di cubi di rigassificazione, quasi la metà della domanda nazionale. Le prenotazioni, come stoccaggio, sono andate bene: noi in questo periodo estivo, per essere tranquilli per il prossimo inverno, dobbiamo aggiungere almeno 10 miliardi di metri cubi e le prenotazioni sono andate bene. Lo stesso rigassificatore di Ravenna ha prenotazioni per quasi tutti i 5 miliardi di metri cubi, e questo è un dato che ci conforta nel guardare avanti”.
PICHETTO: “IL CALO DEL PREZZO DEL GAS PUÒ ESSERE LEGATO AL VENIR MENO DELLA DOMANDA”
Il titolare del Mase ha spiegato che “prima l’invasione russa dell’Ucraina, gli Houthi e la situazione di Gaza hanno avuto tutti una serie di conseguenze molto pesanti sul fronte energetico, oltre che economico, e hanno messo in luce la realtà italiana, quella cioè di una assoluta dipendenza da petrolio e gas, con un quantitativo di gas proveniente dalla Russia pari a 30 miliardi di metri cubi all’anno. Oggi è zero. Il gas che abbiamo prelevato nel 2023 e 2024 era sostanzialmente per girarlo a Nord del nostro Paese, ad Austria e Slovacchia”.
Secondo Pichetto “ci sono state poi le conseguenze sui mercati: quando si fermerà il ping-pong sui dazi americani vedremo quale sarà il nuovo equilibrio mondiale, non solo dell’Unione europea e dell’Italia. Ci si deve impegnare a valutare tutti i percorsi, anche come Unione europea. Qualcuno dice ‘trattiamo noi i nostri dazi. Noi abbiamo il più grande settore manifatturiero, quello dell’automotive, ma questo settore lavora per la Germania, essenzialmente. È inutile che trattiamo noi, se poi dobbiamo rifornire la Germania, e la Germania si ferma. È il rischio che stiamo correndo. Stamattina il gas era a 34 euro/MWh, ma quanto questo calo del prezzo di mercato è legato alla fornitura e quanto invece è dovuto ad un rischio di recessione, e quindi al venir meno della domanda? Perché il rischio è che sia il venir meno dell’ipotesi di domanda, e quindi recessione”.
CALABRIA (CNA): “SUL TEMA DELL’ENERGIA SERVE UN APPROCCIO ORGANICO”
In apertura la vicepresidente CNA con delega all’energia, Elena Calabria, ha evidenziato come l’energia sia un tema rilevante per la competitività delle nostre imprese, che torna periodicamente all’attenzione nel dibattito europeo e nazionale. “Questa iniziativa – ha detto – serve ad approfondire le evoluzioni del mercato e delle tecnologie per capire come gli scenari di sviluppo del mix energetico potranno effettivamente, e in quali tempi, fornire alle imprese quei benefici necessari non solo all’abbattimento dei costi in bolletta, ma anche per facilitare il loro ruolo attivo nel raggiungimento degli obiettivi fissati in ambito energia e clima”. La vicepresidente CNA infine ha auspicato “un approccio organico sul tema dell’energia, accantonando interventi emergenziali per definire strategie chiare e soluzioni adeguate”.
COSTANTINI (CNA): “SPOSTARE RISORSE DAL PROGRAMMA TRANSIZIONE 5.0”
Il costo dell’energia continua a rappresentare la priorità delle piccole imprese. “I prezzi sono alti in modo ingiustificato” ha detto il presidente nazionale CNA, Dario Costantini, nel suo intervento, spiegando che “le quotazioni del gas alla Borsa di Amsterdam sono scese dell’80% rispetto ai picchi della crisi energetica del 2022, il prezzo all’ingrosso dell’energia è diminuito del 75%, ma il costo delle bollette è sceso soltanto del 15%” ha indicato Costantini sollecitando “maggiore concorrenza sui mercati energetici”.
Il presidente CNA inoltre ha rinnovato la richiesta di spostare risorse dal programma Transizione 5.0, “che non sta dando i risultati sperati” all’autoproduzione, “almeno un miliardo di euro da aggiungere alla dotazione di 320 milioni per ampliare la platea delle imprese che possono beneficiare della misura per abbassare i costi dell’energia”.
“Le nostre imprese – ha aggiunto Costantini – pagano l’energia molto di più dei competitor francesi e spagnoli. Siamo aperti alle innovazioni tecnologiche, ma servono anche interventi immediati per fas scendere il costo delle bollette. Ho apprezzato l’impegno del presidente del Consiglio che, alla riunione sui dazi, ha riconosciuto l’esigenza di intervenire a favore delle micro e piccole imprese, quelle per intenderci che ad oggi sono escluse dal decreto bollette”. La nuova emergenza dei costi energetici, l’incertezza del percorso della transizione “ci fanno dire – ha concluso il presidente CNA – che a livello nazionale e a livello europeo le piccole imprese devono essere più coinvolte”.
BORTONI (CESI): “SULL’ENERGIA SERVONO INTERVENTI DI BREVE, MEDIO E LUNGO PERIODO”
“Dobbiamo realizzare degli interventi subito, fare qualcosa che abbia effetti immediati, di medio – cioè non dobbiamo occuparci semplicemente di misure che tamponano la situazione -, ma dobbiamo guardare un po’ anche ad interventi strutturali, che abbiano degli effetti nel medio termine, e certamente anche degli interventi di lungo termine. Ovviamente, la nostra transizione deve rispondere a tre domande: deve essere sostenibile dal punto di vista climatico, economico e sociale”. Lo ha dichiarato il presidente del CESI, Guido Bortoni, partecipando al convegno della CNA “Energie, prospettive e soluzioni per artigiani e piccole imprese”.
BORTONI (CESI): “DOBBIAMO EVITARE DI DISTRUGGERE LA DOMANDA”
Per Bortoni, “dopo gli anni neri della crisi, dal settembre 2021 a tutto il 2022, siamo scesi su un crinale che ci ha portati in un mondo che, come prezzi, è leggermente migliore rispetto a quelli della crisi energetica, ma certamente siamo approdati in un mondo in cui la prevedibilità è molto scarsa di quanto è la spesa energetica delle bollette, perché è molto molto volatile”.
“Di questo nuovo contesto – ha aggiunto Bortoni –, credo che la domanda importante che l’Italia e l’Europa devono porsi è: in questo mondo più volatile e non ritornato ai livelli di costo di bolletta dell’energia pre Covid, dobbiamo evitare in tutti i modi di distruggere la domanda. C’è l’interesse di tutti, a cominciare dallo Stato, ma anche della stessa offerta e soprattutto della domanda dei consumatori, di evitare che questi chiari di luna dei prezzi delle bollette dell’energia che stiamo vivendo alla fine distruggano la domanda, cioè portino ad una riduzione della domanda che sicuramente vuol dire decrescita”.
Natalia Gil Lopez, del Dipartimento Politiche ambientali della CNA, ha illustrato il documento realizzato dalla Confederazione e le proposte operative, mentre Nur El Gawohary di Ansaldo Energia ha presentato lo stato dell’arte delle tecnologie e gli sviluppi attesi, con particolare attenzione all’energia nucleare.