Signoretto (Proxigas): “Dl Bollette va incontro alle esigenze dei prezzi. Però sono necessari interventi più strutturali per fare in modo che il gas sia un fattore energetico che abbia una competitività maggiore rispetto a quella che abbiamo visto in questi ultimi mesi”
Il dl Bollette può portare sollievo a famiglie e imprese nel breve termine, ma servono interventi strutturali a lungo termine per abbassare i prezzi dell’energia e sventare nuove crisi energetiche. Misure indispensabili per garantire approvvigionamenti stabili e prezzi competitivi nel lungo periodo. Un elemento da non trascurare è la futura crescita della domanda di gas, che continuerà ad essere un vettore energetico tanto importante quanto conteso a livello internazionale. Aumento della domanda e instabilità del contesto geopolitico pongono il nostro Paese di fronte a sfide cruciali per garantire approvvigionamenti sicuri e sostenibili. Già nei primi due mesi del 2025, la domanda italiana di gas è aumentata dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2024, pari a 1,2 miliardi di metri cubi. È il quadro offerto da Cristian Signoretto, Presidente di Proxigas, nel corso dell’audizione di ieri presso la X Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati.
SIGNORETTO (PROXIGAS): “BENE DL BOLLETTE MA SERVONO INTERVENTI STRUTTURALI”
Il gas rappresenta un pilastro della transizione energetica, secondo Signoretto. Tuttavia, l’Ue e l’Italia si scontrano con un limite strutturale: la produzione interna è insufficiente a coprire la domanda. Questo rende il continente fortemente dipendente dalle importazioni, in un mercato globale sempre più competitivo. L’Italia, in particolare, ha visto una drastica riduzione della produzione nazionale negli ultimi vent’anni, passando da oltre 20 miliardi di metri cubi all’anno a soli 3 miliardi. Una situazione che impone interventi urgenti per invertire la tendenza e ridurre la vulnerabilità del Paese alle dinamiche internazionali, secondo Proxigas.
“Vorrei esprimere apprezzamento per il Dl Bollette perché in modo contingente va incontro alle esigenze dei prezzi. A fronte di questi interventi contingenti riteniamo siano necessari interventi più strutturali per fare in modo che il gas sia un fattore energetico che abbia una competitività maggiore rispetto a quella che abbiamo visto in questi ultimi mesi”, ha dichiarato Christian Signoretto, Presidente dell’Associazione Nazionale Industriali Gas, spiegando le ragioni della volatilità dei prezzi e del divario tra prezzi italiani e TTF.
“Il mix energetico è cambiato con le tensioni geopolitiche e il venir meno di gas dalla Russia. Infatti il mix energetico vede nel 2024 una piccolissima componente nazionale e un maggiore impatto del gas dall’Algeria e dal Gnl. L’Italia deve ancora importare gas dal Nord Europa per bilanciare il proprio sistema e anche per esportare il gas in Austria. E questa fa si che le spese di trasporto determinino un differenziale, seppur basso, tra il prezzo italiano e il prezzo nord europeo che secondo noi dovrebbe essere mitigato”.
GAS, CRESCITA DOMANDA E DIVERSIFICAZIONE FONTI
A febbraio 2025, la domanda italiana di gas è cresciuta del 5%, trainata dalla generazione termoelettrica (+37,4%) e dal settore civile (+10,9%). Un trend che sta prendendo piede anche in Europa, dove si registra un aumento complessivo del 20%. In particolare, si osserva una crescita significativa della generazione elettrica a gas (+60%) e della domanda per il riscaldamento (+15%). Spostando lo sguardo oltre i confini dell’Ue, nel 2024 l’Asia ha visto un incremento del consumo di Gas Naturale Liquefatto (GNL) di oltre 30 miliardi di metri cubi nel 2024. GNL che per l’Italia ha assunto un ruolo sempre più importante negli ultimi anni. Basti pensare che la sua quota è passata dal 13,5% del 2021 al 23,7% del 2024. Una dipendenza accentuata dalla necessità di sostituire le forniture russe interrotte a causa delle tensioni geopolitiche. La recente sospensione del transito di gas russo attraverso l’Ucraina ha ulteriormente spinto il Paese verso i mercati globali.
“Un altro elemento importante per capire perché il prezzo del gas ha questa volatilità è che il Gnl ha un mercato globale da circa 600 miliardi, che è soggetto a dinamiche di domanda e offerta che risentono dell’aumento della domanda di gas in Asia, un trend in continua crescita Che risente anche della volatilità delle rinnovabili e climatica e questo fa si che la competizione per attrarre i carichi di Gnl per bilanciare il sistema ci metta in competizione con questa dinamica globale. La situazione rimarrà così per almeno un altro paio di anni fino a che nuovi importanti investimenti Gnl dal Qatar e dagli Stati Uniti dovrebbero ribilanciare il sistema globale”, ha aggiunto Signoretto.
LE PROPOSTE DI PROXIGAS PER LA SICUREZZA ENERGETICA
Proxigas identifica alcune priorità strategiche per affrontare le sfide future:
Sviluppo della produzione nazionale: Rilanciare l’estrazione interna di gas è fondamentale per ridurre la dipendenza dalle importazioni.
Diversificazione delle rotte e delle fonti: Investire in infrastrutture capaci di garantire approvvigionamenti sicuri da fonti diversificate.
Contratti a lungo termine: Questi accordi possono assicurare maggiore stabilità al mercato e incentivare nuovi investimenti.
Sostegno agli investimenti extra UE: Promuovere progetti infrastrutturali in Paesi terzi può ampliare l’offerta globale.
Mercati liberalizzati ed efficienti: Rimuovere barriere come le tariffe di transito (effetto “pancaking”) può ridurre il divario tra i prezzi italiani (PSV) e quelli europei (TTF), migliorando la competitività.