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Legambiente, bilancio 2021 Goletta Verde preoccupante

Preoccupante la situazione di mari e laghi italiani sul fronte dell’inquinamento secondo il bilancio 2021 di Goletta Verde e Goletta dei laghi di Legambiente: 1 punto ogni 3 è risultato oltre i limiti di legge.

Arriva puntuale come ogni anno il bilancio finale di Goletta Verde e Goletta dei laghi, le due campagne itineranti di Legambiente, con partner principali CONOU e NOVAMONT, che quest’estate con un team di oltre 300 volontari e volontarie dei Circoli di Legambiente hanno monitorato mari e laghi italiani.

La fotografia scattata da Legambiente è piuttosto preoccupante: su un totale di 389 punti campionati in 18 regioni, in mare e in 34 laghi italiani, 1 punto ogni 3 è risultato oltre i limiti di legge. Le criticità maggiori sono state prevalentemente riscontrate a ridosso delle foci di fiumi, rii e canali che, sfociando in mare o nel lago, portano con sé cariche batteriche a volte molto elevate, derivanti spesso dagli scarichi fognari non depurati dai comuni dell’entroterra.

LEGAMBIENTE, 32 I PUNTI INQUINATI DA OLTRE 10 ANNI

Ben 32 i cosiddetti malati cronici, in 13 regioni diverse, tutti in corrispondenza di foci di corsi d’acqua, inquinati e fortemente inquinati da oltre 10 anni.

Le situazioni più critiche sulla depurazione riguardano Sicilia, Lombardia, Campania, Calabria e Lazio che da sole generano l’80% del carico complessivo degli agglomerati in infrazione europea.

LEGAMBIENTE CHIEDE PIU’ INVESTIMENTI PER DEPURAZIONE ACQUE

Alla luce di questo pesante bilancio, l’associazione ambientalista chiede urgentemente che vengano destinati più investimenti per efficientare la depurazione e completare la rete fognaria, a partire dall’utilizzo delle risorse europee del PNRR.

Ancora oggi il 40% dei reflui fognari delle nostre città non è adeguatamente depurato (elaborazione Legambiente su dati Commissione Ue), un problema che non riguarda solo il Sud Italia ma anche il Nord della Penisola.

CIAFANI: PER TRATTAMENTO ACQUE REFLUE UTILIZZARE UNA PARTE DELLE RISORSE PNRR

“Nell’anno del PNRR e delle risorse europee destinate ai Paesi membri dell’Ue per accelerare la transizione ecologica – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – l’Italia sta trascurando l’annoso tema della mala depurazione, la grande opera incompiuta della Penisola, prevista da una legge del 1976, per la quale il nostro Paese è stato già condannato dall’Ue a pagare ad oggi quasi 80 milioni di euro di multe. Il trattamento delle acque reflue è fondamentale per assicurare la salute dei cittadini, tutelare l’ambiente e il turismo ed è per questo che lanciamo un nuovo appello al Governo affinché vengano realizzati nuovi depuratori, ammodernati quelli esistenti e completata la rete fognaria. Non sono ammessi più ritardi né scuse. I fondi ci sono, l’Italia destini una parte delle prime risorse europee del PNRR che ha ricevuto proprio in questi giorni per chiudere questa pagina imbarazzante della storia del Paese realizzando anche per gli impianti per il trattamento dei fanghi di depurazione con produzione di biometano e per il riutilizzo delle acque depurate in agricoltura e nell’industria”.

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