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Confindustria Candidato Presidente

L’energia nei programmi dei candidati alla presidenza di Confindustria, a un mese esatto dalle elezioni

I candidati alla presidenza di Confindustria sono quattro – Edoardo Garrone, Antonio Gozzi, Alberto Marenghi ed Emanuele Orsini – e i loro programmi sono stati inviati ai 185 membri del Consiglio generale, che avranno il compito di eleggere il nuovo presidente

È un momento importante e delicato per Confindustria, che il prossimo 4 aprile dovrà nominare il successore di Carlo Bonomi come nuovo presidente della principale organizzazione rappresentativa delle imprese italiane manifatturiere e di servizi.

I candidati alla presidenza di Confindustria sono quattro – Edoardo Garrone, Antonio Gozzi, Alberto Marenghi ed Emanuele Orsini – e i loro programmi sono stati inviati ai 185 membri del Consiglio generale, che avranno il compito di eleggere il nuovo presidente.

CHI SONO I QUATTRO CANDIDATI ALLA PRESIDENZA CONFINDUSTRIA

Edoardo Garrone

Imprenditore dirigente sportivo, è il presidente di ERG e del Sole 24 Ore. In passato è stato vicepresidente di Confindustria e presidente della Sampdoria. Con la Fondazione Edoardo Garrone si occupa di sociale e cultura.

Da maggio 2008 ad aprile 2012, sotto la presidenza di Emma Marcegaglia, è vicepresidente di Confindustria per l’organizzazione ed il marketing associativo. Attualmente è il delegato della presidenza per l’Internalizzazione associativa e da maggio 2016 è tra i componenti dell’advisory board dell’associazione degli industriali.

Antonio Gozzi

Imprenditore e dirigente sportivo, è presidente del gruppo Duferco, della Virtus Entella e di Federacciai. è stato anche professore universitario di Economia marittima dei trasporti all’Università di Genova e di Economia e gestione delle imprese all’Università di Padova.

Dal 2012 al 2018 è stato presidente di Federacciai, di cui diventerà vicepresidente. Tornerà a ricoprire questo incarico nel giugno 2022. Nel frattempo è diventato anche presidente di Duferdofin Nucor, il più importante produttore italiano di travi di acciaio per costruzioni, e di Interconnector Energy Italia.

Alberto Marenghi

Già amministratore delegato di Cartiera Mantovana, nel 2010 fonda a Padova Cartiera Galliera, di cui è presidente e amministratore delegato, e successivamente a Milano, nel 2013, Sumus Italia, di cui è vicepresidente. Da molti anni è componente della Giunta e del Consiglio Generale di Confindustria.

Da maggio 2020 è vicepresidente nazionale di Confindustria con delega all’Organizzazione, Sviluppo Associativo e Marketing. Inoltre è presidente di Confindustria Servizi e di S.I.I., con sede a Bruxelles. È anche consigliere del CNEL.

Emanuele Orsini

Emiliano, classe 1973. Amministratore delegato di Sistem Costruzioni Srl e di Tino Prosciutti SpA. Presidente di Maranello Residence Srl. Consigliere delegato di Sistem Cubiertas Iberica Sl. Consigliere di amministrazione di AFI – Associazione Forestale Italiana. Attualmente vicepresidente di Confindustria per il Credito, la Finanza e il Fisco.

CONFINDUSTRIA: IL PROGRAMMA ENERGIA DI EDOARDO GARRONE

Per Edoardo Garrone, in materia di energia “è necessario mettere a terra progetti reali e cantierabili per ridurne i costi”. Il presidente di ERG ha parlato anche di “una nuova Confindustria per il rilancio del Paese”. Si propone di rafforzare la sede di Bruxelles, il centro studi, la direzione generale e semplificare i regolamenti confederali. Auspica un nuovo rapporto con il sindacato, basato più sul “confronto costruttivo che sulla contrapposizione ideologica”, e parla di formazione professionale da potenziare anche “permettendo l’accesso ad immigrati e rifugiati, supportando un processo virtuoso di integrazione”.

CONFINDUSTRIA: IL PROGRAMMA ENERGIA DI ANTONIO GOZZI

Una buona parte delle linee programmatiche di Antonio Gozzi sono dedicate all’energia. Secondo Gozzi l’Italia deve riaprire il dossier del nucleare, in quanto “sarebbe folle che le capacità di innovazione dei fisici italiani dell’Enea non potessero essere valorizzate per le nostre imprese”.

Sul piano fiscale, Gozzi ha spiegato che “va revisionato l’intero regime sanzionatorio in materia di Iva, serve un ripensamento integrale di alcuni reati tributari fondati su condotte non fraudolente”.

CONFINDUSTRIA: IL PROGRAMMA ENERGIA DI ALBERTO MARENGHI

Le idee di Alberto Marenghi sono riassunte in un programma di 10 pagine intitolato “Orgoglio Italia”. Per l’imprenditore mantovano “serve un rinnovamento, non un rinnegamento. Il sindacato in questi anni ha rifiutato  un confronto a 360 gradi su contratti, produttività e formazione. C’è bisogno di forme di tutoraggio per i giovani da parte dei lavoratori over 60″. Marenghi è poi favorevole all’energia nucleare.

CONFINDUSTRIA: IL PROGRAMMA ENERGIA DI EMANUELE ORSINI

Secondo Emanuele Orsini, “Confindustria deve essere non a Roma e a Bruxelles ma prima a Bruxelles e poi a Roma” e avverte che “l’industria italiana ed europea sono a rischio”. Perciò “serve una rapida consultazione tra tutte le filiere per predisporre un documento da presentare alle altre confindustrie europee e al governo italiano in vista della formazione della nuova commissione Ue”. L’imprenditore di Sassuolo ha spiegato che bisogna “scrivere un vero Industrial Act, in cui fissare le priorità da difendere a tutti i costi per le filiere industriali europee e i loro occupati, e non solo gli obiettivi di trasformazione a cui obbligarli. Dobbiamo reimboccare con decisione la via del nucleare”, così come “ridurre le componenti parafiscali delle bollette”.

LA VALUTAZIONE DELLE CANDIDATURE

Le audizioni della Commissione dei saggi – che esaminerà le candidature per l’elezione del presidente di Confindustria – sono iniziate lo scorso 23 febbraio a Torino, in un incontro all’Unione degli Industriali. Si sono già svolte altre audizioni il 24 febbraio a Bologna (nella sede di Confindustria Emilia-Romagna), il 28 e 29 febbraio a Roma (nella sede di Confindustria) e il 1° marzo a Milano (presso Assolombarda). Gli ultimi incontro si svolgeranno invece l’8 marzo a Milano (nella sede di Federchimica), il 9 marzo a Padova (Confindustria Veneto Est) e l’11 marzo a Napoli (Unione Industriali).

In una lettera che la Commissione dei saggi, a metà febbraio, ha inviato ai presidenti del sistema ed ai componenti del consiglio generale si legge che “tutti i quattro candidati alla presidenza di Confindustria risultano aver superato la soglia percentuale di appoggio da parte del 10% dei componenti del Consiglio generale, richiesta dallo statuto confederale”. Nella lettera, la Commissione spiega inoltre che Edoardo Garrone “ha certificato di poter disporre di un consenso che supera il 20% del totale dei voti ad oggi regolarmente esercitabili nell’assemblea confederale, condizione che determina di diritto la sua partecipazione al voto di designazione”, previsto il prossimo 4 aprile. Tutte le candidature sono ammesse e ora saranno oggetto delle “valutazioni discrezionali, che determineranno scelte e posizionamenti personali”.

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