Advertisement Skip to content
Idrogeno

L’indipendenza energetica dell’Italia passa (anche) dalle valli dell’idrogeno

Le valli dell’idrogeno – che, secondo i piani del governo, dovranno essere realizzate entro il 31 dicembre 2026 – puntano a promuovere la produzione di idrogeno verde nell’industria e nei trasporti e, allo stesso tempo, a riqualificare aree industriali abbandonate

Si chiamano “hydrogen valley” e dovrebbero costituire dei veri e propri hub per la produzione di idrogeno verde, quindi rinnovabile. Un (ulteriore) modo con cui l’Italia potrà raggiungere la tanto agognata indipendenza energetica. È questo uno dei più recenti pilastri della strategia energetica del governo, che ad oggi ha già finanziato 52 progetti in tutta Italia, di cui 28 nel Sud del Paese, a cui andrà il 50% degli oltre 500 milioni di euro di investimenti previsti dal PNRR.

L’IMPORTANZA DELLE HYDROGEN VALLEY

Le valli dell’idrogeno – che, secondo i piani dell’esecutivo, dovranno essere realizzate entro il 31 dicembre 2026 – puntano a promuovere la produzione di idrogeno verde nell’industria e nei trasporti e, allo stesso tempo, a riqualificare aree industriali abbandonate.

I progetti contribuiranno a ridurre le emissioni di CO2 e a promuovere l’uso di energie rinnovabili, con risvolti quindi anche sul fronte occupazionale. Gli hub in costruzione creeranno infatti nuovi posti di lavoro e stimoleranno l’economia locale.

IL LAVORO DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA IDROGENO

Le hydrogen valley fanno parte della strategia a cui il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica sta lavorando per favorire lo sviluppo della filiera dell’idrogeno. Una strategia che l’Associazione Italiana Idrogeno (H2IT) richiede fortemente, tanto che lo scorso anno ha organizzato il primo “Italian Hydrogen Summit” per sensibilizzare le istituzioni sul tema.

I FONDI PER LE VALLI DELL’IDROGENO

Ma da dove proverranno i fondi necessari? Il governo ha stanziato dal PNRR 500 milioni di euro per la realizzazione di 52 hydrogen valley, di cui 50 milioni riservati ai cosiddetti “progetti bandiera” (interventi di rilevanza strategica per le Regioni), e i restanti 450 milioni per la produzione di idrogeno in aree industriali dismesse, da distribuire ai progetti delle Regioni e delle Province Autonome. Ulteriori fondi provengono poi dal capitolo RePower EU, che destina 90 milioni di euro proprio alle valli dell’idrogeno, per aumentare il budget dedicato ai progetti, già approvati, che non hanno ricevuto finanziamenti per mancanza di risorse.

“I finanziamenti approvati dalle varie Regioni – si legge sul sito di H2IT  – si raccordano bene con gli altri investimenti del PNRR per infrastrutture per la mobilità su strada (35 stazioni approvate solo nel primo bando) e ferroviaria e per l’utilizzo dell’idrogeno rinnovabile nell’industria. Iniziative che abilitano lo sviluppo di tutta la supply chain e di progetti sinergici con quelli delle hydrogen valley”.

DOVE SORGERANNO LE HYDROGEN VALLEY

Per quanto riguarda l’ubicazione delle strutture, il Mezzogiorno avrà un ruolo di primo piano: nel Sud Italia sono previsti infatti 28 dei 52 progetti, per un investimento totale di 225 milioni di euro (50%). Al Nord sorgeranno invece 17 progetti (162,5 milioni di euro -36%) e al Centro 7 (62,5 milioni – 14%). A livello regionale, i maggiori investimenti riguarderanno la Campania (6 progetti finanziati), la Puglia (5) e la Sicilia (4). Ciascuna di queste tre Regioni ha mmesso a finanziamento 40 milioni di euro. Subito dopo troviamo la Lombardia, con 4 progetti finanziati, per 33,5 milioni di euro totali) e il Trentino-Alto Adige (4 progetti, per 28 milioni di euro).

I PROGETTI AMMESSI E IDONEI AI FINANZIAMENTI

Nel corso degli ultimi mesi, in base al Decreto Ministeriale n. 463, del 21 ottobre 2022 e del Decreto direttoriale n. 427 del 23 dicembre 2022, le Regioni hanno aperto i bandi per la concessione delle agevolazioni. Di recenyte 11 Regioni (più la provincia di Trento) hanno pubblicato la graduatoria dei progetti ammessi e idonei ai finanziamenti.

– Abruzzo: Tre progetti ammessi per un investimento totale di 20 milioni di euro. Le Hydrogen Valleys saranno realizzate da Konia (6,4 milioni), Arap (10 milioni), BluSolar Rosciano (3,7 milioni).

– Basilicata: Tre progetti ammessi per un valore totale di 18 milioni di euro. Le Hydrogen Valleys saranno affidate a Patrone e Mongiello SpA (6,2 milioni), Greenswitch (10 milioni) e MERMEC (2,2 milioni).

– Calabria: Ammessi l progetti Rossano Green Hydrogen di Enel Produzione (14,7 milioni) e Teca Green Hydrogen Production di Teca Gas (6,8 milioni) per un valore totale di oltre 21,5 milioni di euro.

– Emilia Romagna: Ammesso il progetto IdrogeMO di Hera e Snam con un contributo di 19,5 milioni di euro.

– Liguria: Ammesso il progetto di Enel SpA per la riqualifica della centrale parzialmente dismessa Eugenio Montale di La Spezia. L’importo è di 14 milioni di euro.

– Lazio: Ammesso a finanziamento il progetto H2 – Civitavecchia proposto da Civitavecchia Fruit & Forest Terminal – CFFT SpA (7,4 milioni).

– Piemonte: Tre progetti convalidati per un importo complessivo di 19,5 milioni di euro. F-Idra ed Rf-40 (1,2 milioni), la raffineria Sarpom (16,8 milioni) e il progetto di Films SpA (1,5 milioni).

– Puglia: Dei 17 progetti presentati solo 5 sono risultati idonei, ovvero quello di Enel Produzione (9,8 milioni), Solarind Green (10 milioni), CE.RI.SMA (10 milioni), Cerichem Biopharm (9,8 milioni) e di Panita (340 mila euro).

– Sardegna: Solo due proposte finanziabili per l’intero importo richiesto sulle nove presentate. La produzione di idrogeno avverrà prevalentemente nelle aree industriali dismesse presenti in provincia di Sassari e nel Sulcis.

– Toscana: Ammesso il progetto Rosignano HV presentato da Solvay Chimica Italia SpA (in ruolo di capofila) e Sapio Produzione Idrogeno Ossigeno Srl (19,6 milioni).

– Provincia di Trento: Ammessi i progetti “H2_POLYTECH” di Polytec Energy e Polytec (7,5 milioni), “PNRR M2C2-I3.1 ROVERETO” presentato da Dolomiti Energia Holding (5,5 milioni), “Impianto di produzione di idrogeno verde presso lo stabilimento di Cartiere del Garda”, progetto di Cartiere del Garda (1 milione).

– Valle d’Aosta: Ammessi i progetti di Cogne Acciai Speciali (7,9 milioni) e di Compagnia valdostana delle Acque (6,1 milioni). Il valore complessivo si aggira intorno ai 14 milioni di euro.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su