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elettricità Europa

Mercato elettrico Ue, le proposte di Elettricità Futura e Coordinamento Free

Cosa è emerso dallele audizioni di rappresentanti di Elettricità Futura e Coordinamento Free nell’ambito dell’esame dello schema di decreto “Miglioramento dell’assetto del mercato dell’energia elettrica dell’Unione”

Oggi, in Commissione Ambiente al Senato, si sono svolte le audizioni di rappresentanti di Elettricità Futura e Coordinamento Free nell’ambito dell’esame dell’atto del Governo n. 318 “Miglioramento dell’assetto del mercato dell’energia elettrica dell’Unione”.

LE 5 OSSERVAZIONI DI ELETTRICITÀ FUTURA PER MIGLIORARE IL MERCATO ELETTRICO UE

Il direttore generale di Elettricità Futura, Giorgio Boneschi, ha sottolineato il fatto che “lo schema di decreto recepisce alcune misure che sono presenti nella Direttiva UE 2024/1711. Il nostro contributo oggi consiste nel proporre una serie di affinamenti che permettano, dal nostro punto di vista, di rendere più facilmente integrabile e attuabili queste norme”.

Boneschi ha quindi illustrato le 5 osservazioni che l’associazione che presiede ritiene potrebbero apportare dei miglioramenti al provvedimento. La prima riguarda “l’ambito di applicazione delle misure retail: dalla lettura del testo – ha spiegato il numero uno di EF – sembra che si applichino indistintamente a tutta la tipologia dei clienti finali. Dal nostro punto di vista, però, sarebbe più corretto che si applicassero ai clienti domestici o a quelli non domestici ma di piccole dimensioni, perché tutte le altre tipologie di clienti (quelli business) sono già adeguatamente competenti e strutturati e quindi in grado di autotutelarsi”.

LE OFFERTE A PREZZO FISSO

La seconda osservazione riguarda il diritto per il cliente a concludere delle offerte a prezzo fisso. Per Boneschi, questo diritto “non dovrebbe tradursi necessariamente in un obbligo per il venditore di acquisire il cliente. Il venditore dovrebbe avere la possibilità di scegliere se offrire al cliente specifico un contratto a prezzo fisso, avendo la libertà di definire il target di clientela e la composizione del portafoglio. Noi proponiamo quindi che ci sia un obbligo da parte del venditore di mettere a disposizione nel proprio portafoglio di offerta almeno un contratto a prezzo fisso, ma non l’obbligo di acquisire qualunque cliente”.

LE MODIFICHE UNILATERALI DELLE CONDIZIONI ECONOMICHE

Riguardo i contratti a prezzo fisso per domestici e PMI, secondo Boneschi, dal momento che “le attuali prassi commerciali portano i venditori a ricorrere molto di rado a variazioni unilaterali delle condizioni economiche, solo in casi motivati di gravità eccezionale (es: crisi energetiche), il divieto di modifiche unilaterali dovrebbe essere previsto esclusivamente durante la validità del contratto a tempo determinato, senza estendersi ai rinnovi successivi e salvaguardando la capacità del venditore di aggiungere o modificare corrispettivi nel caso in cui essi derivino da cambiamenti significativi del quadro normativo”.

LA COPERTURA DEI VENDITORI DAL RISCHIO PREZZO SUI MERCATI ALL’INGROSSO

Poi, riguardo la copertura dei venditori di energia dal rischio prezzo sui mercati all’ingrosso, “noi condividiamo questa misura, perché tutela sia chi commercializza che il cliente finale. Gli operatori più grandi – che sono tendenzialmente per i più strutturati – sono già dotati di capacità e già realizzano questo tipo di protezione. Quello che secondo noi andrebbe valutato è la possibilità di estendere l’obbligo non soltanto a quelli con più di 200.000 clienti, ma anche a quelli di minori dimensioni. Il principio è che tutti gli operatori sono ugualmente esposti al rischio dei prezzi sul mercato elettrico, la copertura dovrebbe essere applicata a tutti”.

GLI ACCORDI DI CONNESSIONE FLESSIBILE

L’ultima osservazione riguarda gli accordi di connessione flessibile. Su questo punto, Elettricità Futura ha “una posizione favorevole, perché aiuterebbero la messa in esercizio degli impianti. Tuttavia, è necessario e fondamentale che Arera, Terna e i TSO assicurino un quadro tecnico, disciplinare e regolatorio chiaro, trasparente e ben strutturato, con degli obiettivi di sistema chiari e dei processi e delle tempistiche ben definite, affinché la norma risulti un’accelerazione e un miglioramento del sistema, con benefici per tutti gli operatori, e non un rischio di ulteriori ritardi”.

PIATTELLI (COORD. FREE): RECEPIMENTO DIRETTIVA OFFRE AI CLIENTI I BENEFICI DI RINNOVABILI

Ha preso poi la parola Attilio Piattelli, presidente di Coordinamento Free, spiegando che il recepimento della direttiva “per noi è fondamentale, perché riteniamo che ci sia una maggiore possibilità da parte degli utenti finali di poter usufruire dei benefici delle rinnovabili con gli strumenti di mercato che sono messi a disposizione”.

Parlando della fornitura dei contratti di energia elettrica, richiamato all’articolo 2 dello schema di decreto legislativo e che prevede un obbligo di offerta a prezzo fisso, Coordinamento Free “ritiene che, per lo stimolo della demand response – e quindi della gestione ottimizzata dell’energia, di un consumatore attivo che sia in grado poi di definire quando e come consumare al meglio -, sia opportuno che siano non solo rese obbligatorie delle offerte a prezzo fisso, ma anche offerte a prezzo dinamico, come minimo su base oraria, perché oggi le infrastruttura dei contatori che abbiamo è assolutamente all’avanguardia, e queste possibilità ci sono. Tengo a precisare che questa è una cosa che già oggi è fattibile, ci sono già delle aziende che iniziano a fare queste proposte, ma rendere obbligatorie nel pacchetto di offerte anche una proposta a prezzi dinamici aiuterebbe moltissimo i consumatori ad andare in questa direzione, che permette anche di ottimizzare in molti casi la spesa dell’energia elettrica”.

Un secondo aspetto sottolineato da Piattelli riguarda i contratti di accordo bilaterale: “sarebbe opportuno, all’interno del recepimento decreto, inserire delle misure che vanno a rafforzare la possibilità di chiudere contratti PPA anche per i soggetti piccoli, come quelli domestici e le PMI, magari facendo affidamento sugli aggregatori”.

Per il presidente di Coordinamento Free, questa misura “dovrebbe essere coordinata con quanto già previsto all’articolo 28.2 bis del Decreto legislativo 199/2021, che già ha delle misure che favoriscono i contratti PPA, ma che a nostro parere non sono sufficienti ad avere una così elevata diffusione, anche a livello di piccoli consumatori. Soprattutto, bisognerebbe avere dei sistemi di garanzia più snelli, dei contratti più standard etc”.

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