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Javier Miles Incontra Giorgia Meloni Asse Roma Buenos Aires I Dossier Tra Italia E Argentina

Milei vede Meloni. Energia, economia e industria: tutti i legami tra Argentina e Italia

Dopo la mattinata in Vaticano, il controverso neo-presidente turboliberista incontrerà l’omologa prima ministra Giorgia Meloni. Ecco il quadro delle relazioni tra Roma e Buenos Aires

Javier Milei è in Italia e oggi pomeriggio incontrerà Giorgia Meloni. Quali sono i dossier economici, industriali ed energetici più caldi sull’asse Roma-Buenos Aires?

OGGI MILEI VEDE MELONI

Doppia M. Oggi alle 15 Javier Milei, controverso presidente argentino eletto a fine 2023, incontrerà la premier italiana Giorgia Meloni. Due personaggi a loro modo innovativi dello scenario politico occidentale, da un lato un turboliberista alla guida di un governo in un Paese da sempre peronista. Dall’altro, la prima donna a Palazzo Chigi, a capo del partito erede del Msi, e per di più alla guida di un esecutivo interamente composto da forze di centrodestra e destra.

Le origini italiane di Milei rendono familiare questa visita, ancor più rispetto alle già storiche e strette relazioni italo-argentine.

Il presidente argentino è nella capitale già da ieri, stamani ha incontrato Papa Francesco e alle 13.30 si vedrà con il Capo dello Stato, Sergio Mattarella.

I RAPPORTI ROMA-BUENOS AIRES

Roma e Buenos Aires sono partner in ambito Onu e G20, nonché nel contesto delle relazioni tra Ue e America Latina (il Mercosur recentemente sospeso per accontentare gli agricoltori e i loro trattori in Europa). Oltre alle radici storiche del legame tra i due Paesi, in termini economici (oltre che demografici) la presenza italiana oltreoceano si esprime anche con tante aziende (dalla Fiat, oggi gruppo Stellantis, alla Pirelli).

Quanto ai temi di nostra competenza, sono le materie prime, l’agroindustria, gli idrocarburi, il settore minerario (rame, argento, litio, e marmi e argille) a legare le economie dei due Paesi. Materie che vengono prodotte in Argentina grazie a macchinari italiani. Come riportato dal dossier dell’Agi, sono oltre 250 le aziende italiane presenti nel Paese argentino: 110 attive nel settore manifatturiero, con oltre 50 mila lavoratori all’attivo (dati Camera di Commercio italo-argentina). Inoltre, il fatturato annuo delle imprese argentine con capitale italiano è pari a circa 11 miliardi di euro, dicono le stime dell’Ice. Mentre sono 9,2 i miliardi di euro di fatturato delle imprese estere partecipate da imprese italiane in Argentina e 2 miliardi di euro quello delle imprese italiane partecipate da imprese estere nel Paese.

Nel settore energetico sono Enel e Camuzzi Gas le imprese protagoniste in Argentina. Mentre nel comparto industriale e dei combustibili fossili ci sono Techint, Ghella, Webuild/Salini Impregilo, Trevi, Mapei, Saipem.

“Nel corso del 2021 – ricorda l’agenzia di stampa italiana – gli investimenti italiani in Argentina hanno registrato una crescita rispetto all’anno precedente: i flussi di Ide netti italiani in Argentina sono stati pari a 183 milioni di euro, a fronte di uno stock pari a 1.786 milioni di euro. I settori in cui la partecipazione italiana è maggiore sono: l’agricoltura e l’allevamento, la distribuzione di gas, l’elettricita’ e acqua, i prodotti minerari, le costruzioni e altre industrie manifatturiere. Nei primi sette mesi del 2022 l’Italia rappresenta, a livello globale, il 10 fornitore e il 21 cliente dell’Argentina (dati Osservatorio Economico Maeci su base Istat). Tra i paesi Ue l’Italia si conferma al 2° come fornitore – dopo la Germania – e 3 cliente, dopo Spagna e Paesi Bassi. Nello stesso periodo l’interscambio bilaterale è stato pari a 1.368 milioni di euro (+36,5% rispetto allo stesso periodo del 2021), con esportazioni italiane verso l’Argentina per 759 milioni di euro (+36,6%) ed importazioni italiane per 610 milioni di euro (+36,5%), con un saldo commerciale positivo per 149 milioni di euro”.

QUANTO CONTANO LE MATERIE PRIME ARGENTINE PER ROMA E BUENOS AIRES

Tornando sulle materie prime, come spiega un dossier di Assocamerestero “l’Argentina, con le sue risorse naturali ineguagliabili e il suo impegno verso la sostenibilità, si sta rapidamente affermando come una delle principali potenze nel panorama energetico globale. Con una combinazione unica di litio, idrogeno e idrocarburi non convenzionali, il paese sudamericano offre opportunità di investimento senza precedenti per coloro che sono pronti a scommettere sul futuro dell’energia verde”.

Partendo dal litio, “l’Argentina detiene una posizione di rilievo nel mercato mondiale del litio, con riserve stimate di 2 milioni di tonnellate ed un rapido aumento delle esportazioni destinate a alimentare la crescente domanda di batterie alcaline per veicoli elettrici. Con importanti investimenti da parte di giganti dell’industria automobilistica come Tesla e BMW, l’Argentina sta diventando un polo globale per la produzione di litio e batterie, aprendo la strada a nuove opportunità nel settore della mobilità sostenibile”.

Passando all’idrogeno verde, “la ricca disponibilità di fonti energetiche rinnovabili, soprattutto nell’imponente regione della Patagonia, sta posizionando l’Argentina al centro dello sviluppo dell’idrogeno verde. Con i venti costanti della Patagonia che offrono condizioni ideali per la produzione di energia eolica, il paese sudamericano ha il potenziale per diventare un importante produttore di idrogeno verde a costi competitivi, alimentando la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio”.

Infine, gli idrocarburi “non convenzionali”: “il giacimento di Vaca Muerta rappresenta un tesoro inestimabile per l’Argentina, con riserve significative di shale gas e shale oil che promettono di rivoluzionare il settore degli idrocarburi. Grazie agli investimenti massicci e alla crescente produttività dei pozzi, Vaca Muerta è destinata a diventare una fonte vitale di petrolio e gas nel panorama energetico argentino e mondiale, garantendo un flusso costante di entrate e un ruolo di primo piano nell’economia nazionale. In sintesi, l’Argentina offre un ambiente favorevole agli investimenti nel settore energetico, con risorse naturali abbondanti, innovazione tecnologica e un impegno deciso verso la sostenibilità. Per gli investitori che cercano opportunità di crescita e rendimenti sostenibili, il paese sudamericano rappresenta una destinazione allettante nel panorama energetico globale”.

ENEL BENEFICIERA’ DI MILEI ALLA CASA ROSADA?

Come raccontato da Start Magazine, Enel approfitterà della deregulation di Milei procedendo di fatto a un dietrofront che bloccherebbe l’uscita dal Paese prevista nel piano 2023-2025 (processo iniziato con la cessione di due centrali termoelettriche, Dock Sud e Costanera). Con la liberalizzazione promessa dal neo-presidente, allora, verrà mantenuta nel Paese Edesur  e – secondo Bloomberg, in caso di stop ai sussidi alle bollette gli asset argentini del gruppo guidato da Cattaneo riprenderebbero nuovo valore.

 

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