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Emergenza Climatica

L’impatto (mortale) del cambiamento climatico sulla salute. Lo studio AHA

Un decesso per malattie cardiache su 100 è legato a giornate con temperature estremamente calde o fredde. Lo studio pubblicato sulla rivista Circulation dell’American Heart Association mette in evidenza l’impatto del cambiamento climatico sulla salute

La ricerca pubblicata sulla rivista Circulation dell’American Heart Association – scrive Axios.com – dimostra l’intersezione mortale tra eventi climatici estremi e malattie cardiovascolari su scala multinazionale.

LA MORTALITA’ DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Sono numerose le ricerche che dimostrano come il cambiamento climatico sta aumentando la frequenza e l’intensità delle temperature estreme, come le ondate di calore. secondo i dati di Climate Central, infatti, gli inverni si sono riscaldati nel 97% di 238 località degli Stati Uniti dal 1970, riducendo le ondate di freddo e aumentando le temperature minime annuali.

In particolare, però, lo studio pubblicato sulla rivista Circulation dell’American Heart Association (AHA), esamina la correlazione tra temperature estreme e oltre 32 milioni di decessi cardiovascolari avvenuti nell’arco di 40 anni. I ricercatori – al fine di condurre lo studio – hanno costruito un database di conteggi giornalieri di specifiche cause di morte cardiovascolare – che comprende tutte le cause di CVD, cardiopatia ischemica, ictus, insufficienza cardiaca e aritmia – in 567 città, 27 Paesi e in cinque continenti tra il 1979 e il 2019. Le soglie di temperatura per i giorni di caldo e freddo estremo variavano in ogni città analizzata, ma sono state definite dai ricercatori come l’1% superiore o l’1% inferiore della temperatura in cui si raggiunge il tasso di mortalità più basso.

I NUMERI DELLA RICERCA

Secondo lo studio pubblicato sulla rivista Circulation dell’American Heart Association, circa 11,3 decessi in più su 1.000 decessi cardiovascolari analizzati sono stati attribuiti a giornate di temperatura estrema. Questo significa che i pazienti affetti da malattie cardiache hanno subito 2,2 decessi in più nei giorni di caldo estremo, mentre 9,1 decessi in più sono stati registrati nei giorni di freddo estremo. Questo aumento del rischio si è verificato per diverse condizioni cardiovascolari comuni. Ma, tutte le malattie cardiache, quella che risente di più degli eccessi del clima è l’insufficienza cardiaca.

Nei giorni di caldo estremo, i pazienti affetti da insufficienza cardiaca hanno subito 2,6 decessi in più, mentre i pazienti affetti da insufficienza cardiaca hanno subito 12,8 decessi in più nei giorni di freddo estremo, con un rischio di morte rispettivamente del 12% e del 37% superiore rispetto ai giorni di clima moderato. In città come Baltimora, i ricercatori hanno classificato le temperature estreme come superiori a 86°F e inferiori a 20°F.

PAROLA AI RICERCATORI

Haitham Khraishah, coautore dello studio e ricercatore di malattie cardiovascolari presso la Scuola di Medicina dell’Università del Maryland e il Centro Medico dell’Università del Maryland, ha dichiarato ad Axios in una e-mail che il loro lavoro evidenzia la necessità di misure di adattamento, in particolare per “gli individui vulnerabili con malattie cardiovascolari preesistenti”.

“Il nostro studio sottolinea l’urgente necessità di sviluppare misure che aiutino la nostra società a mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici sulle malattie cardiovascolari”, ha detto Khraishah.

Sameed Khatana, cardiologo presso il Philadelphia VA Medical Center e professore assistente di medicina presso l’Università della Pennsylvania, ha dichiarato ad Axios che lo studio amplia le ricerche precedenti: “Studi come questo suggeriscono che, poiché il cambiamento climatico continua a portare a un aumento degli eventi meteorologici estremi, gli effetti sulla salute di questi eventi continueranno a crescere”, ha detto Khatana, che non è affiliato allo studio.

“I fornitori di assistenza sanitaria, i leader della sanità pubblica e i responsabili politici devono essere consapevoli di questo fenomeno e devono impegnarsi per mitigarlo, oltre che per affrontare il cambiamento climatico in senso più ampio”, ha detto Khatana.

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