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Stati Uniti

Negli Stati Uniti è boom di energia pulita grazie all’IRA di Biden

Negli ultimi cinquant’anni, gli Stati Uniti hanno installato circa 140 gigawatt di capacità di generazione di energia solare, sufficienti a fornire oltre il 3% della propria energia

L’Inflation Reduction Act del presidente Joe Biden e i suoi generosi sussidi decennali sia per la produzione che per la generazione di energia pulita negli Stati Uniti puntano a far quadruplicare le dimensioni del mercato in soli otto anni. L’aggiunta di 360 gigawatt di energia solare in otto anni non richiede un tasso di crescita annuale eccezionale, sebbene richieda investimenti. E avrà sicuramente bisogno di un’accelerazione del processo spesso faticoso di interconnessione che porta nuovi progetti sulla rete; riporta Bloomberg.

IL POTENZIALE DELL’IRA PER L’ENERGIA PULITA

L’IRA – scrive Bloomberg – rappresenta una svolta per il settore energetico statunitense, che anche gli attori più informati stanno ancora valutando a distanza di mesi dalla sua approvazione. Si tratta di un processo che coinvolge più parti: Gli analisti fanno progetti, i gruppi industriali esprimono pareri e le aziende fanno entrambe le cose. Ma le aziende pianificano anche gli investimenti e, ancora più immediatamente, prenotano nuovi affari. Sono proprio queste prenotazioni a essere probabilmente le più istruttive, all’inizio del mandato dell’IRA.

FIRST SOLAR: UN CHIARO ESEMPIO DEL BOOM DI RINNOVABILI

Un’azienda in particolare offre una lente particolare sui mercati delle rinnovabili statunitensi: il produttore di pannelli solari a film sottile First Solar Inc. con sede in Arizona. First Solar dispone di una notevole capacità produttiva negli Stati Uniti; la sua tecnologia solare è esente dai dazi doganali che affliggono molte aziende internazionali e ostacolano il progresso climatico. I prodotti dell’azienda sono quindi molto richiesti.

Il portafoglio ordini di First Solar, ovvero il totale delle vendite future previste, è cresciuto lentamente ma costantemente nella seconda metà dello scorso decennio. All’inizio del 2020 – riporta Bloomberg – aveva raggiunto 11,5 gigawatt, un numero significativo se non enorme nel contesto globale.

I NUMERI DEL 2022

First Solar dal 2020 è cresciuta di quasi sette volte, con un raddoppio dal secondo trimestre del 2022 alla fine del primo trimestre del 2023. Il portafoglio ordini dell’azienda alla fine dell’ultimo trimestre finanziario era di quasi 70 gigawatt di moduli. Quasi tutto il portafoglio ordini si trova in Nord America. Nella sua ultima conferenza stampa, First Solar ha identificato più di 70 gigawatt di opportunità di prenotazione che definisce “mid-to-late stage”, di cui più del 90% in Nord America.

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