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Alia

Nel nuovo piano industriale Alia digitalizzazione, distretti circolari e reti impiantistiche

Il presidente Ciolini: “L’obiettivo è raggiungere l’autosufficienza impiantistica entro i prossimi 8 anni”

Un piano industriale – per la prima volta decennale, presentato dall’ad, Alberto Irace, e dal presidente, Nicola Ciolini, oggi alla stampa presso il Palaffari di Firenze – espone in modo organico l’indirizzo strategico di Alia, i principali obiettivi economici e finanziari, le azioni, i risultati attesi, le nuove iniziative o gli investimenti previsti ed i relativi impatti sulle performances aziendali.

I 4 OBIETTIVI DEL PIANO INDUSTRIALE ALIA

Le linee strategiche di sviluppo si basano su 4 obiettivi:

Completare la trasformazione dei sistemi di raccolta nei Comuni interessati (tra cui Firenze, Pistoia, Montecatini Terme e Pescia): la finalità è efficientare il sistema di raccolta e incrementare la percentuale e la qualità dei materiali avviati a riciclo. Inoltre, realizzare sul territorio servito altri 16 nuovi Ecocentri;

Investire sui sistemi impiantistici, con l’obiettivo di raggiungere l’autosufficienza nei sistemi di trattamento: l’obiettivo è trattare il 100% dei rifiuti indifferenziati non riciclabili entro il 2028 (80% al 2026) riducendo ulteriormente le frazioni di scarto. Per questo sono previsti il revamping degli impianti di trattamento meccanico biologico (TMB) di Case Passerini (Fi) e Paronese (Po), la realizzazione di 2 sorting, dei biodigestori di Montespertoli e Albe (Peccioli), di un impianto di recupero carta, di uno di recupero tessile, di due per il recupero Raee e schede Raee, di un impianto Waste to chemicals ed il potenziamento degli impianti CSS e riciclo di Revet;

Introdurre la tariffazione puntuale corrispettiva a partire dal 2023;

Avviare il processo di digitalizzazione trasversale, dai sistemi di raccolta a nuovi strumenti che rafforzano la relazione con l’utente, dalle segnalazioni all’attivazione dei servizi.

La raccolta differenziata è prevista in progressivo aumento, dal 67,4% del 2021 al 74,5% del 2031. Sul fronte impiantistico i revamping degli impianti TMB di Case Passerini e Paronese consentiranno di trattare il 100% dei rifiuti indifferenziati non riciclabili, ed inoltre l’introduzione di due sorting presso i due TMB garantirà l’ulteriore recupero di 20mila ton/anno di plastiche e metalli.

I DISTRETTI CIRCOLARI PER IL RECUPERO DEI RIFIUTI

I due nuovi impianti di biodigestione anaerobica (Montespertoli e Albe, attualmente in fase di costruzione) e la realizzazione dei distretti circolari (tecnologia Waste to chemicals) consentiranno il recupero del 100% della frazione organica da raccolta differenziata (forsu) e dei rifiuti residui non riciclabili, producendo energia e prodotti chimici da immettere sul mercato. Il biodigestore di Montespertoli (investimento 55 €/Mln) tratterà 165mila ton/anno (145mila t/a di forsu e 15mila ton/a di verde), mentre il resto di quanto raccolto sarà trattato da Albe (potenzialità 105mila ton/a per un investimento di 56 €/Mln): i due impianti complessivamente produrranno 20Mln Sm3/anno di biometano a partire dal 2024.

L’impianto di recupero della carta tratterà 50mila ton/a per un investimento di 12,5 €/Mln.

L’impianto di recupero del tessile, che avrà una capacità di trattamento di 34mila t/A, richiede un investimento di 19 €/Mln.

L’impianto di recupero dei Raee tratterà 25mila t/a per un investimento di 20,5 €/Mln: uno specifico impianto previsto per il recupero di schede Raee richiede un investimento di 15 €/Mln per 1.000 t/a di capacità di trattamento.

UNA TARIFFA CHE PREMIA GLI UTENTI VIRTUOSI

A partire dal 2023 si avvia l’applicazione della tariffa corrispettiva per circa 200.000 utenze che, anche grazie all’attivazione dei nuovi servizi digitali, garantirà un sistema premiante per gli utenti che adottano comportamenti virtuosi differenziando al meglio i loro rifiuti.

Circa 40 mln di investimenti per l’introduzione delle migliori piattaforme tecnologiche di gestione leader sul mercato (Sap; SalesForce, etc.). Il processo di digitalizzazione abiliterà efficienze sui servizi di raccolta e bollettazione, una forte interazione e trasparenza nel rapporto con l’utenza, maggiori servizi su richiesta.

INVESTIMENTI PER 1,1 MILIARDI DI EURO

Sul fronte dei ricavi, l’attuazione del Piano Industriale prevede una crescita annua dei ricavi dell’8% tra il 2021 ed il 2026 e del 2% tra il 2026 ed il 2031. L’Ebidta a piano è previsto in aumento ad un tasso medio annuo del + 33% tra il 2021 ed il 2026 e del +3% nel periodo 2026-2031.

Circa 1,1 miliardi di € di investimenti nell’arco di sviluppo del piano. Per il finanziamento della prima tranche 2022/24 è stata già perfezionata lo scorso aprile un’importante operazione di finanza strutturata pari a 225 milioni di euro, articolata in una linea capex da 135 milioni di euro che ha seguito l’emissione, avvenuta a febbraio, di un prestito obbligazionario quotato di 90 milioni di euro.

“Il nostro piano industriale parte dal mandato ricevuto dai soci, con l’obiettivo di raggiungere l’autosufficienza impiantistica entro i prossimi 8 anni – ha commentato il Presidente di Alia, Nicola Ciolini – potenziando le filiere di recupero, dai RAEE al tessile, e realizzando impianti di riciclo chimico, in linea con l’indirizzo regionale. Fondamentale, quindi, l’impegno dei cittadini, protagonisti del nostro sviluppo. Proprio per questo lavoriamo allo sviluppo delle infrastrutture digitali per assicurare un rapporto costante con gli utenti”.

“Alia si candida a diventare la principale infrastruttura della sostenibilità toscana – ha dichiarato alla stampa l’AD, Alberto Irace-. Puntiamo a focalizzare le nostre attività al recupero di materia, investendo nella catena del valore dei rifiuti. Un sistema interconnesso di raccolta, trattamento e smaltimento che solo integrato può raggiungere il massimo recupero di materia possibile. Tante risorse finanziarie ed umane per fare della Toscana la regione più sostenibile d’Europa”.

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