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Nord Stream 2

Nord Stream 2, Gazprom ammette i rischi sul completamento dell’opera

Gli Stati Uniti prevedono di sanzionare la nave posatubi russa Fortuna e il suo proprietario KVT-RUS per aver aiutato la realizzazione di Nord Stream 2

Gazprom ha avvertito gli investitori che il progetto del gasdotto Nord Stream 2 potrebbe essere sospeso o interrotto a causa di “pressioni politiche”, tra le altre circostanze eccezionali. A riferirlo è stato lo stesso colosso russo in un prospetto obbligazionario visionato da Reuters.

LE PRESSIONI USA

La Germania ha sempre guardato al progetto da un punto di vista economico, mentre gli Stati Uniti, diversi paesi europei, compresi gli stati baltici e la Polonia, nonché l’Unione europea, hanno espresso preoccupazione per l’opera che darebbe alla Russia un ulteriore strumento politico di pressione nei confronti dell’Europa.

Negli ultimi mesi, gli Stati Uniti hanno esteso le sanzioni contro i fornitori di servizi e le navi coinvolte nella costruzione del Nord Stream 2 nel tentativo di impedire il completamento del progetto. C’è ancora un tratto del percorso del gasdotto da posare in mare, e gli Stati Uniti stanno prendendo di mira chiunque aiuti in qualsiasi modo il completamento del progetto.

IL PROSPETTO DI GAZPROM

Nel prospetto che descrive in dettaglio l’intenzione di vendere obbligazioni visionata da Reuters, Gazprom afferma che “durante l’implementazione dei nostri principali progetti internazionali, come il gasdotto Nord Stream 2, abbiamo affrontato e potremmo continuare a incontrare rischi associati a cambiamenti nelle condizioni politiche in varie regioni relativi a tali progetti”.

“In circostanze eccezionali, anche a causa di pressioni politiche, tali modifiche potrebbero comportare la sospensione o l’interruzione di un progetto”, sottolinea Gazprom.

LA RUSSIA PARLA DI GUERRA ‘IBRIDA’ DEGLI USA

L’ampliamento delle sanzioni statunitensi sul Nord Stream 2 è una sorta di guerra ibrida usata dagli Stati Uniti, ha detto il mese scorso il segretario stampa di Vladimir Putin Dmitry Peskov. Parlando ai giornalisti, Peskov ha dichiarato che “il progetto sta ancora subendo pressioni illegali da parte degli Stati Uniti d’America”, ha riferito l’agenzia di stampa russa TASS.

LA POSATUBI FORTUNA NEL MIRINO DI WASHINGTON

Gli Stati Uniti prevedono di sanzionare la nave posatubi russa Fortuna e il suo proprietario KVT-RUS, secondo quanto riportato dal quotidiano economico tedesco Handelsblatt nei giorni scorsi.

Gli Stati Uniti continueranno a prendere tutte le misure che riterranno necessarie e appropriate per impedire il completamento del Nord Stream 2, ha detto al quotidiano tedesco un portavoce dell’ambasciata americana.

LA SOCIETÀ TEDESCA BILFINGER ENGINEERING SI È RITIRATA

Non solo. Il quotidiano tedesco Bild ha riferito che la società tedesca Bilfinger Engineering, un service provider del settore, è stata la prima a ritirarsi da Nord Stream 2, causa della minaccia di sanzioni.

 

Secondo Bild, la società aveva almeno due contratti riguardanti il gasdotto che sarebbero stati immediatamente ritirati.

GAZPROM TEME SPESE DI RISARCIMENTO, DANNI E SANZIONI

“Potremmo essere tenuti a pagare un risarcimento, inclusi danni, sanzioni, spese di cancellazione ed effettuare altri pagamenti. Potremmo anche essere tenuti a registrare disposizioni significative in materia di svalutazione relative ai nostri investimenti”, ha messo nero su bianco Gazprom nel prospetto citato da Reuters.

SI GUARDA A BIDEN

Naturalmente ora tedeschi e russi guardano con interesse all’insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca e a un possibile cambio di politica estera. Come riporta il sito tedesco in lingua inglese Deutsche Welle anche se le speranze sono poche: “Di recente il Congresso degli Stati Uniti ha intrapreso un’azione trasversale ai partiti per imporre nuove sanzioni extraterritoriali contro il completamento del gasdotto”. L’ex giornalista Thomas Kleine-Brockhoff non è affatto d’accordo. Nord Stream 2, sostiene, si è rivelato “un grosso errore strategico da parte della Germania”. E, dice, non solo ha danneggiato le relazioni con gli americani, ma anche con i principali partner europei. Questo è il motivo per cui chiede un’iniziativa per la sicurezza energetica per l’Europa orientale “con o dopo Nord Stream 2”.

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