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Energia

Partecipazioni statali, è il settore energia la spina dorsale

Dal punto di vista del fatturato emerge che il settore energia è quello preponderante con il 77,69%

Si possono riassumere con 241,4 miliardi di fatturato, 26,8 di utili e 471 mila dipendenti i numeri 2019 delle partecipazioni statali italiane e il loro ruolo nel rilancio dell’economia italiana. E’ quanto emerge dal Rapporto “Le partecipazioni dello Stato. Analisi dei bilanci delle Società industriali e di servizi” realizzato dal Centro Studi CoMar, che, per la prima volta, ha aggregato le principali voci di conto economico e stato patrimoniale e ne ha esaminato l’andamento nell’ultimo triennio 2017-2019.

32 AZIENDE CONTROLLATE DAL MEF

In totale sono 32 le Società industriali e di servizi controllate dallo Stato, attraverso il Ministero Economia e Finanze o, indirettamente, con la Cassa Depositi e Prestiti. A fine 2019 gli investimenti sono stati vicini ai 35 miliardi è l’unica nota negativa è rappresentata dai debiti finanziari, che hanno registrato i 156,3 miliardi.

Se si allarga lo spettro sono parte delle 6.310 Società pubbliche e operano in settori strategici come l’energia, la meccanica, l’aerospazio, la telematica, i trasporti e l’ambiente, esprimendo valore aggiunto ed innovazione, spesso in posizione di leadership a livello mondiale.

RUOLO FONDAMENTALE PER LE PARTECIPATE NEL RILANCIO POST PANDEMIA

Secondo il cle partecipate hanno un ruolo fondamentale nel rilancio dell’economia italiana, gravemente colpita dalla pandemia: sulle prime dieci aziende per fatturato, cinque sono a controllo statale (e tutte le prime tre); e, calcolando tutte le Imprese con più di 250 addetti, le 32 Società partecipate dallo Stato rappresentano quasi un quarto dei ricavi totali ed il 10% degli occupati.

IL FATTURATO DEGLI ENERGETICI SOPRA IL 77%

E addirittura, se si va a considerare più nel dettaglio il peso dei vari gruppi di aziende di Stato dal punto di vista del fatturato emerge che il settore energia è quello preponderante con il 77,69%. Seguono quello meccanico (11,81%), Trasporti e tlc (7,89%) e via via tutti gli altri con quote di poco superiori all’1% per editoria, spettacolo, sport e per l’ict o dello 0,003% per ambiente e territorio o per servizi alla P.A..

LA CAPITALIZZAZIONE IN BORSA PER LE PARTECIPATE

Il Rapporto conferma la loro rilevanza anche con il focus sulle 11 Società quotate: al 30 novembre, la loro capitalizzazione era di 168,4 miliardi, equivalenti al 28,1% dei 598 miliardi del valore di tutta la Borsa, con le sue 371 Società quotate complessive.

Anche in questo caso, la presenza in Borsa dal punto di vista della capitalizzazione è nettamente a favore del settore energetico: Enel ‘pesa’ il 14,29% con una capitalizzazione pari a 85,4 miliardi di euro, segue Eni con il 5,07% e 30,2 mld di capitalizzazione, Snam (2,65% e 15,8 mld), Terna (2,11% e 12,6 mld), Italgas (0,73% 4,3 mld), Saipem (0,34% e 2 mld)

L’ANALISI 2017-2019

Analizzando nel lungo periodo i bilanci 2017, 2018, 2019 delle 32 Società industriali e di servizi partecipate dallo Stato, dal Rapporto emerge un rallentamento della crescita nell’ultimo biennio: il fatturato complessivo è stato di 241,4 miliardi di euro; sostanzialmente stabile (- 636,9 milioni di euro, lo 0,26%) rispetto ai 242,1 del 2018; ma in aumento di 13,6 miliardi, il 6%, sui 227,8 del 2017.

Il margine operativo netto è stato di 26,8 miliardi di euro; anche qui sostanzialmente stabile (- 88,2 milioni di euro, lo 0,28%) rispetto ai 26,9 del 2018; ma in deciso aumento, di 5,2 miliardi, il 24,06%, sui 21,6 del 2017; l’andamento dei suddetti valori ha determinato il rapporto tra margine operativo netto e fatturato, che tra il 2018 ed il 2019 resta fermo all’11,1%, comunque in significativo progresso sul 9,5% del 2017.

I debiti finanziari, tra il 2018 e il 2019, si sono incrementati invece del 12,2%, crescendo di 17 miliardi; e di oltre 26 miliardi sul 2017, per un + 20,2% nel triennio; il rapporto tra debiti finanziari e fatturato è stato del 64,8% nel 2019, ormai stabilmente superiore al 55%; anche gli addetti, tra 2018 e 2019, sono fermi sui 471.000; ma in crescita di oltre 13.600 Unità (+ 3%) sui 457.000 del 2017; il fatturato per dipendente è stato di 512mila euro nel 2019, piatto sui 514mila del 2018 ed in aumento sui 498mila del 2017.

QUALI SONO LE SOCIETÀ QUOTATE

Le Società quotate sono: Enav, Enel, Eni, Fincantieri, Leonardo, Italgas, Poste Italiane, Saipem, Snam, STMicroelectronics, Terna. Per 3 di esse, lo Stato (considerando anche CDP) ha una partecipazione superiore al 50%: Enav (53,3%), Fincantieri (71,3%), Poste Italiane (64,3%). Le partecipazioni minori si hanno per Enel (23,6%; con il 60% rappresentato da fondi d’investimento, fondi pensione, assicurazioni; ed il 16% costituito da 800.000 singoli risparmiatori), Terna (29,8%; con il 53,1% agli istituzionali ed il 17,1% al retail), Eni (30,2%; con il 50,2% di fondi ed il 18,5% composto da 270.000 investitori individuali), Leonardo (30,2%; con oltre il 51% di istituzionali, di cui il 90% esteri; e più del 17% small). Alle 11 Società quotate, si devono aggiungere 2 Società con strumenti finanziari quotati: Ferrovie dello Stato Italiane e Rai.

TRA LE ‘MIGLIORI’ SNAM, TERNA, ITALGAS, GSE, ENEL ED ENI

Per quanto riguarda le classifiche delle singole aziende, pur considerando la diversità dei rispettivi settori di appartenenza, con riferimento ai bilanci 2019, le Società con il migliore rapporto “mon su fatturato” sono Snam, Terna, Infratel, Italgas, Ipzs; le Società con il migliore rapporto “fatturato per dipendente” risultano Gse, Eni, Studiare Sviluppo, Enel, Snam; le Società con il migliore rapporto “debiti finanziari su fatturato” sono Sport e Salute, Ipzs, Sogei, Gse, STMicrolectronics.

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