Perché Bruxelles ha detto sì al rinvio delle multe per le auto inquinanti? E cosa c’entra Musk? Tutte le risposte
Il vento sembra davvero cambiato a Bruxelles e il Green Deal inizia a perdere pezzi. Il via libera del Parlamento europeo al rinvio del pagamento delle multe per i produttori che non rispettano gli obiettivi di riduzione della CO2 rappresenta uno storico successo per la lobby dell’auto europea. I lobbisti dei produttori, però, stanno già spingendo per modificare il bando alle vetture endotermiche al 2035. Perché Bruxelles ha detto sì al rinvio delle multe? Cosa c’entra Elon Musk?
PERCHE’ L’UE HA DETTO SI’ AL RINVIO DELLE MULTE
Giovedì il Parlamento europeo ha accettato rinviare il pagamento delle multe che ricadranno sui costruttori che non rispettano gli obiettivi di ridurre le emissioni di CO2 del 15%. Alla fine del triennio 2025-2027 dovranno pagare 95 euro per ogni grammo di CO2 emesso in eccesso rispetto al limite per chilometro per veicolo venduto non conforme. Le multe raggiungerebbero i 15 miliardi di euro, secondo le case automobilistiche.
“Costerà risorse, dovremo abbassare il prezzo delle auto elettriche e fare sconti, distruggendo il valore residuo della vettura”, ha detto l’anno scorso Luca de Meo, CEO di Renault ed ex capo della lobby automobilistica ACEA.
Il minore slancio green dei nuovi rappresentanti europei non è l’unica ragione del rinvio delle multe. Infatti, anche il costo della transizione elettrica, i dazi americani e la crescente minaccia dei rivali cinesi hanno contribuito a convincere Bruxelles a non aggravare ulteriormente le case automobilistiche europee.
COSA C’ENTRA MUSK?
Non è escluso che Bruxelles abbia accettato le richieste dei costruttori anche per un’altra ragione: Tesla e il suo amministratore delegato, Elon Musk, secondo Politico. Infatti, il produttore americano ha fatto una fortuna grazie al Regolamento europeo. Infatti, la norma prevede che un costruttore più inquinante possa acquistare crediti da un concorrente più “virtuoso”.
“Non vogliamo assolutamente che il denaro vada ai cinesi o a Elon Musk. Questo è più importante di qualche mese fa – che non rendiamo l’uomo più ricco del mondo che terrorizza il resto del mondo ancora più ricco”, ha detto l’eurodeputato Peter Liese del Partito popolare europeo in una conferenza stampa mercoledì, secondo quanto riporta Politico.
MULTE, LA TRANSIZIONE RISCHIA DI RALLENTARE?
La decisione dell’Ue rischia di rallentare la transizione elettrica, secondo gli attivisti green di T&E. Una mossa che rischia di vanificare la crescita delle vendite di EV, che in Europa sono aumentate di quasi il 24 per cento nel primo trimestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2024, secondo l’ACEA.
“Il boom è dovuto a nuovi modelli, più accessibili che le case automobilistiche lanciato per soddisfare l’obiettivo originale dell’UE. Questo ritardo permetterà al l’industria di togliere il piede dal gas per la diffusione del VE e anche rallentare gli investimenti”, ha detto Lucien Mathieu, direttore delle automobili presso T&E.
LOBBISTI DI CLEPA AL LAVORO
Il rinvio delle multe e l’anticipo di un anno della revisione del Regolamento che bandisce le auto endotermiche non è abbastanza per i fornitori di CLEPA.
“Questa misura non deve offuscare le più ampie carenze strutturali della regolamentazione CO2, che colpisce l’intero settore automobilistico. Il quadro attuale rimane disallineato con le realtà del mercato”, hanno scritto in una dichiarazione.