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Petrolio

Perché il divieto di assicurazione delle navi è il più grande colpo UE alle esportazioni del petrolio russo

La Russia potrebbe essere esclusa da oltre il 90% del mercato assicurativo globale delle spedizioni di petrolio

L’embargo dell’UE sul 90% di tutte le importazioni di petrolio dalla Russia entro la fine dell’anno ha fatto più notizia la scorsa settimana, dopo che l’Unione Europea ha raggiunto un sofferto accordo per vietare la maggior parte del petrolio russo. Probabilmente, però, il colpo più grande alle esportazioni petrolifere russe – che avrà conseguenze drammatiche sul mercato globale delle petroliere e sui prezzi del petrolio – sarà quello legato alla disposizione numero due dell’ultimo pacchetto di sanzioni, secondo cui “agli operatori dell’UE sarà vietato assicurare e finanziare il trasporto marittimo del petrolio russo verso Paesi terzi”.

COSA COMPORTA IL DIVIETO DI ASSICURAZIONE DELLE NAVI

Con il Regno Unito pronto ad aderire al divieto di assicurazione, dopo che il Paese e l’Unione Europea hanno accettato di chiudere congiuntamente l’accesso della Russia all’assicurazione del carico di petrolio, la Russia sarà effettivamente esclusa da oltre il 90% del mercato assicurativo globale delle spedizioni di petrolio.

Il divieto di assicurazione è un affare molto più grande dell’effettivo embargo UE sulle importazioni di petrolio russo poiché, secondo gli analisti, paralizzerà la capacità della Russia di esportare greggio in qualsiasi parte del mondo. Le esportazioni russe dai progetti petroliferi nell’Artico, ad esempio, saranno particolarmente colpite a causa del maggiore rischio di passività.

LA REAZIONE DI MEDVEDEV E LE REGOLE DEI PORTI

Dmitry Medvedev, ex presidente e ora vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, all’inizio di questa settimana ha affermato che alle petroliere russe che non possono ottenere l’assicurazione verrà fornita un’assicurazione statale in base agli accordi commerciali della Russia con altri Paesi.

Per alcuni acquirenti questo potrebbe non essere sufficiente, di sicuro non lo sarà per la maggior parte dei porti del mondo. La maggior parte dei porti infatti non consente alle petroliere di attraccare senza una copertura assicurativa completa, inclusa l’assicurazione dell’International Group of P&I Clubs (con sede nel Regno Unito), che gestisce il 95% del mercato assicurativo delle navi cisterna ed è composto principalmente da assicuratori britannici, europei e statunitensi.

I PROBABILI SCENARI PER LE ESPORTAZIONI RUSSE

Poten & Partners, broker navale e società di consulenza energetica con sede a New York, afferma che il divieto di fatto toglierà dal mercato molte petroliere per la spedizione di greggio russo, lasciando la Russia e i suoi grandi clienti – Cina e India – alla ricerca di navi controllate dallo Stato e forme di garanzie per spostare il petrolio fra i tre Paesi.

“Trovare queste navi e organizzare per loro un’assicurazione al di fuori dei mercati UE e del Regno Unito potrebbe essere molto difficile”, ha affermato Poten & Partners. Erik Broekhuizen, capo ricerca sulle petroliere presso Poten & Partners, ha dichiarato che il divieto di assicurazione è “un grosso problema” nel pacchetto di sanzioni dell’UE per vietare prima le importazioni marittime russe e poi la copertura assicurativa sul petrolio russo. “È un uno-due, e la seconda potrebbe essere un colpo da ko”, ha commentato Broekhuizen.

Il divieto di assicurazione è un duro colpo anche per i progetti petroliferi della Russia nell’Artico, con Gazprom Neft e Lukoil che attualmente esportano greggio da tre progetti e Rosneft che cerca di sviluppare l’enorme progetto Vostok Oil. Senza un’assicurazione (o un’assicurazione insufficiente) sulle rotte petrolifere dell’Artico verso est verso la Cina, “una petroliera che trasporta petrolio nelle acque e nei ghiacci dell’Artico è un disastro in attesa di accadere”, ha scritto Malte Humpert di High North News.

LE CONSEGUENZE DEL DIVIETO SU CINA E INDIA

La Cina e l’India sono l’occasione per la Russia di dirottare alcune delle esportazioni che sarebbero andate all’Europa, ma secondo gli analisti il divieto di assicurazione UE-Regno Unito potrebbe limitare la quantità di greggio che la Russia potrebbe inviare a Asia.

“L’UE non sta semplicemente dicendo ‘Ok, non prenderemo i barili, ma va bene che qualcun altro li prenda’ e che quindi non avremo nessuna grave interruzione sul mercato. L’UE si sta muovendo per prendere i barili fuori dal mercato, non solo per spostarli, e questo è importante”, ha apiegato Helima Croft, responsabile strategia delle materie prime di RBC Capital Markets.

Il divieto di importazione e assicurazione dell’Unione Europea porterà ad un aumento dei costi di spedizione e assicurazione, oltre a rimuovere parte del petrolio russo dal mercato. Di conseguenza, nel breve termine i prezzi del petrolio rimarranno elevati.

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