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Rinnovabili

Perché la diffusione delle energie rinnovabili è così travagliata

Le interruzioni nella catena di approvvigionamento causano rallentamenti nello sviluppo dell’energia verde

Le continue interruzioni alla catena di approvvigionamento stanno causando un arresto della crescita delle energie rinnovabili poiché i prezzi più elevati, la carenza di forniture e l’incertezza generale sul futuro della pandemia Covid impediscono lo sviluppo di diversi progetti di energia verde.

La Cina – un enorme hub manifatturiero per le esportazioni globali – negli ultimi mesi ha combattuto contro l’aumento dei casi di Covid, portando il governo a mettere Shanghai in lockdown per oltre un mese.
Il governo cinese ha anche imposto delle rigide restrizioni a Pechino e ad altre aree, adottando una politica “zero Covid”. Tutti questi lockdown e l’incertezza sulle restrizioni hanno portato ad un grave indebolimento della catena di approvvigionamento cinese. La Cina però non è l’unico Paese che sta cercando di riportare la sua catena di approvvigionamento ai livelli pre-pandemia.

L’AUMENTO DEL COSTO DELL’ACCIAIO E DI ALTRI MATERIALI

Oltre a perdere i prodotti dalla Cina, l’aumento del costo dei materiali – come l’acciaio – ha rallentato lo sviluppo di numerosi progetti di energia rinnovabile in tutto il mondo. L’acciaio è un componente chiave nelle pale delle turbine eoliche, ma molte aziende stanno faticando per mantenere i costi dei progetti di energia eolica, poiché il prezzo del metallo è aumentato di circa il 50%, e questo già prima dell’invasione russa dell’Ucraina.

Fraser McLachlan, CEO dell’assicuratore globale per le energie rinnovabili GCube, ha dichiarato: “In questo momento abbiamo quasi vissuto la tempesta perfetta. Stiamo assistendo a ritardi di almeno 6 mesi per ottenere parti di ricambio e cose del genere provenienti dalla Cina, a volte anche più…”.

L’aumento dei prezzi dell’energia sta colpendo duramente aziende, governi e consumatori in ogni angolo del globo. La carenza di petrolio e gas, esacerbata dalle sanzioni internazionali contro l’energia russa, ha fatto salire alle stelle i prezzi dei combustibili fossili. Nel frattempo, l’aumento dei prezzi dei minerali e dei metalli e le interruzioni della catena di approvvigionamento fanno sì che il costo della transizione all’energia pulita sia sempre più alto. Tra i lockdown in Cina e l’incertezza su cosa ci riserverà il Covid in futuro in altre aree del mondo, la produzione sia di combustibili fossili che di varie forme di energia rinnovabile appare sempre più precaria.

LA QUESTIONE DELLA DIPENDENZA DELL’EUROPA DALLA CINA

Inoltre, molti stanno iniziando a mettere in dubbio la dipendenza delle potenze europee dalla catena di approvvigionamento cinese, non solo a causa dei ritardi legati al Covid, ma anche per la consapevolezza di quanto la regione sia diventata fortemente dipendente dalla Russia per la sua energia e altri beni.

La Cina è già diventata un attore importante nelle energie rinnovabili, fornendo molti dei componenti principali per gli sviluppi dell’energia verde. Inoltre, numerose aziende cinesi hanno investito molto in progetti di energia rinnovabile in tutto il mondo.

Mentre l’Europa continua a rinunciare al petrolio e al gas russo – che attualmente è il suo obiettivo principale – deve anche considerare le conseguenze a lungo termine del fare molto affidamento sulla Cina come sostituto della Russia. La Cina è una potenza autoritaria, con gran parte delle entrate delle società statali che vanno all’Esercito popolare di liberazione cinese.

Se è evidente che la Cina sta giocando un ruolo indispensabile nella transizione verso le energie rinnovabili, grazie alla sua forte industria manifatturiera, l’Europa deve considerare le potenziali ripercussioni di diventare ancora una volta dipendente da una qualsiasi potenza.

L’effetto delle interruzioni della catena di approvvigionamento e dell’aumento dei prezzi stanno diventando evidenti in alcune parti del mondo, con l’industria solare statunitense che è stata particolarmente colpita. L’industria solare nazionale nel 2022 prevede un rallentamento nell’espansione del progetto a causa dei ritardi nella catena di approvvigionamento e delle potenziali tariffe introdotte sui pannelli solari, importati da quattro Stati del sud-est asiatico. L’introduzione delle tariffe potrebbe ostacolare ulteriormente un settore che sta già subendo l’impatto negativo delle interruzioni dovute al Covid.

Con le aziende energetiche che lottano per trovare i materiali necessari per completare i loro progetti di energia verde, non c’è da stupirsi che molti si siano affidati alla Cina per rifornire quanti più componenti possibile.

Il peggio però potrebbe ancora arrivare, dato che la Cina è aperta ad ulteriori lockdown per raggiungere il suo obiettivo dello zero Covid. Per Fitch Ratings, “come risultato delle restrizioni, il volume del traffico merci nell’area metropolitana di Shanghai ad inizio di aprile è precipitato e rimane dell’80% inferiore rispetto a fine marzo. Shanghai nel mese di maggio ha gestito un quinto dei volumi portuali della Cina”.
Se i lockdown dovessero essere estesi, è probabile che questa tendenza continuerà.

IL PREZZO DELLE RINNOVABILI È CROLLATO

Tuttavia, è importante notare che, nonostante l’aumento dei costi, il prezzo dell’energia solare ed eolica negli ultimi anni è notevolmente diminuito a causa della portata dei nuovi progetti. L’introduzione di gigantesche turbine eoliche e mega parchi solari ha contribuito a ridurre sostanzialmente i costi a lungo termine. Fraser McLachlan spiega: “Guarda dove si trovava l’energia solare solo pochi anni fa: costava 6 milioni di dollari per megawatt, ora è a 1,5 milioni di dollari per megawatt”.

Quindi, mentre le preoccupazioni per l’aumento dei prezzi di minerali, metalli e altri componenti dell’energia rinnovabile continuano ad essere un problema, vale la pena ricordare fino a che punto sono arrivate le aziende energetiche nel ridurre il costo delle energie rinnovabili nell’ultimo decennio.

Sebbene le interruzioni della catena di approvvigionamento possano causare un rallentamento degli sviluppi dell’energia verde, l’aumento del costo delle energie rinnovabili probabilmente è un fattore temporaneo, e non dovrebbe dissuadere i governi e le aziende energetiche dall’investire pesantemente in una necessaria transizione verde, in linea con gli obiettivi del vertice COP26 sul clima.

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