Il sistema di gallerie – che si sviluppa per una lunghezza complessiva di 230 chilometri – consentirà di percorrere la distanza tra Fortezza e Innsbruck in 25 minuti (contro gli attuali 80) e ai treni merci di attraversare il valico in 35 minuti, riducendo sensibilmente il traffico su gomma
Il 15 maggio è stato un giorno storico per la Galleria di base del Brennero, poiché sancisce la conclusione degli scavi sul lato italiano del tunnel ferroviario tra Fortezza (Bolzano) e Innsbruck. Giovedì scorso, infatti, al cantiere di Mules, al confine tra Italia e Austria, è arrivata “Flavia”, l’ultima fresa impiegata sul versante italiano per lo scavo meccanizzato della grande opera che promette di rivoluzionare i trasporti europei. La galleria di linea est era già stata completata nel 2023, e i lavori sul Lotto Mules 2-3 si attestano così ad un avanzamento complessivo superiore al 95%.
Ora tutte le principali gallerie sotterranee che da Fortezza raggiungono il confine nazionale del Brennero sono interamente scavate e rivestite con i conci in calcestruzzo, e sono pronte per la fase successiva, che prevede i lavori di finitura, l’armamento e l’allestimento degli impianti.
LA GALLERIA DI BASE DEL BRENNERO
La Galleria di Base del Brennero rappresenta il progetto infrastrutturale più sovvenzionato dall’Europa e che costituirà il collegamento ferroviario sotterraneo più lungo del mondo. Si tratta di un sistema di gallerie – che si sviluppa per una lunghezza complessiva di 230 chilometri – che consentirà di percorrere la distanza tra Fortezza e Innsbruck in 25 minuti (contro gli attuali 80) e ai treni merci di attraversare il valico in 35 minuti, riducendo così sensibilmente il traffico su gomma.
Mentre sul versante italiano si può festeggiare la conclusione delle opere principali, su quello austriaco la situazione è differente, con alcune difficoltà geologiche e burocratiche che stanno rallentando i lavori. Tuttavia, mercoledì scorso BBT ha comunicato che nel cantiere H53 Pfons-Brennero, sul versante tirolese, è stato abbattuto un diaframma nella galleria principale est, in direzione sud.
L’IMPORTANZA STRATEGICA E I BENEFICI DELLA GALLERIA DEL BRENNERO
La Galleria di base del Brennero rappresenta la parte centrale del corridoio Scandinavo-Mediterraneo da Helsinki (Finlandia) a La Valletta (sull’isola di Malta) della rete TEN-T, di cui è anche la tratta più importante, perché consente di superare la barriera naturale delle Alpi. È anche parte del progetto di potenziamento della linea ferroviaria Monaco-Verona. L’Unione europea la ritiene un’opera prioritaria perché costituirà un importante corridoio transnazionale multimodale.
Una volta completata, la galleria di base del Brennero, lunga complessivamente 64 chilometri, rivoluzionerà il trasporto tra Italia e Austria, potenziando la mobilità sostenibile in Europa e riducendo l’impatto ambientale dei trasporti nella zona.
Principalmente, il tunnel permetterà di spostare il traffico merci dalla strada alla rotaia, con i conseguenti benefici: dalla riduzione delle emissioni di CO2 al miglioramento della sicurezza del traffico su strada, fino alla riduzione dei tempi di percorrenza. Bisogna infatti ricordare che, ogni anno, sul valico del Brennero circolano 2,5 milioni di mezzi pesanti e da qui, lungo l’autostrada A22, passa un quarto del traffico merci transalpino.
Con la costruzione della galleria di base del Brennero il tracciato avrà una lunghezza di 55 chilometri rispetto ai 75 chilometri della linea storica e una pendenza massima del 7% rispetto all’attuale 26%. Ciò non solo permetterà di ridurre i consumi di energia di trazione fino al 40%, ma che sulla linea potranno circolare un maggior numero di treni (60-90 convogli in più al giorno), con maggiori carichi di merci (+20% per convoglio) e a velocità più sostenute (fino a 120 Km/h).
COSTI, PERSONALE IMPIEGATO ED ENTRATA IN SERVIZIO
La Galleria di base del Brennero è un’opera gigantesca che sfiora i 10 miliardi di euro. Il nuovo tunnel ferroviario alpino ad andamento pianeggiante dovrebbe entrare in esercizio nel 2032-2033. Sia in Italia che in Austria sono impiegati oltre 1.200 operai, più circa 200 tecnici impegnati nella direzione dei lavori e nei servizi di supporto (monitoraggi ambientali, topografia etc).
LAVORI E FINANZIAMENTI
Ad occuparsi dei lavori è stato un gruppo di imprese guidato da Webuild per conto di BBT SE, controllata per la parte italiana da RFI tramite la società TFB (Tunnel Ferroviario del Brennero). La BBt SE è la società per azioni, interamente di proprietà pubblica, finalizzata alla realizzazione della Galleria di base del Brennero. È stata fondata nel dicembre del 2004 dopo l’accordo di Stato siglato da Austria e Italia. Le azioni della BBT SE sono ripartite in uguale misura tra i due Stati. La quota italiana (50%) è detenuta dalla società TFB (Tunnel ferroviario del Brennero holding spa), a sua volta partecipata da RFI (89,857%), Provincia autonoma di Bolzano (6,377%), Provincia autonoma di Trento (3,446%) e Provincia di Verona (0,320%). La quota austriaca (50%) è detenuta invece da Öbb, le Ferrovie austriache.
L’opera è finanziata in parti uguali dai governi dell’Italia e dell’Austria, che hanno beneficiato di un cofinanziamento da parte dell’Unione europea in misura del 50% per le attività di progettazione e prospezione e in misura del 40% per le attività di realizzazione.