A causa di una vecchia disputa tra Governo centrale ed amministrazioni locali, la Nigeria chiede alle compagnie petrolifere che operano nel Paese 20 miliardi di euro
Tasse per 20 miliardi di euro. E’ questo quello che la Nigeria chiede, a causa di una disputa tra governo centrale e amministrazioni locali, alle compagnie petrolifere che operano nel Paese, ovvero a Eni, Royal Dutch Shell, Chevron, Exxon Mobil, Total ed Equinor.
TASSE PER LE AMMINISTRAZIONI LOCALI
In particolare, Eni & Co. dovranno versare una cifra compresa tra 2,5 e 5 miliardi di dollari ciascuna per pagare alle amministrazioni locali, come spiega una lettera della Nigerian National Petroleum Corp (Nnpc), una serie di royalties e tasse straordinarie per la produzione di petrolio e gas.
UNA VECCHIA DISPUTA
La questione non è semplice e tutto parte da una vecchia disputa. Le amministrazioni locali nigeriane, nel 2018, si erano viste riconosciuto il diritto a ottenere dal Governo centrale il pagamento di diversi miliardi di dollari. Pagamenti, però, che non sono mai avvenuti e che ora il Governo nigeriano sostiene debbano pagare le compagnie petrolifere.
DISINCENTIVO AGLI INVESTIMENTI IN NIGERIA?
Il pagamento delle tasse, però, potrebbe spingere le compagnie a rinunciare ad investire in Nigeria, dove peraltro si verificano già ingenti fuoriuscite di petrolio.