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Moody's

Perché le rinnovabili non prendono piede in Russia? Lo spiega Moody’s

Mosca rimarrà fortemente dipendente da gas a basso costo, energia idroelettrica e nucleare e farà fatica a raggiungere i suoi obiettivi rinnovabili al 2025

Le abbondanti riserve di gas naturale della Russia e la fornitura a basso costo di combustibili fossili ostacoleranno la transizione del paese verso le energie rinnovabili. È quanto afferma un report di Moody’s Investors Service.

OBIETTIVI RINNOVABILI AL 2024 VERRANNO RAGGIUNTI A FATICA

Secondo l’agenzia di ratign, “la Russia farà fatica a raggiungere i suoi obiettivi al 2024 per la capacità rinnovabile” considerando che con il “persistere di una produzione di energia da combustibili fossili a basso costo, i costi delle attrezzature e del capitale per i progetti di energia rinnovabile rimangono elevati”.

FUTURO PIÙ LUMINOSO A PARTIRE DALLA SECONDA METÀ DEGLI ANNI ’20

“Il futuro appare più luminoso per il settore russo delle energie rinnovabili a partire dalla metà degli anni ’20, tuttavia, mentre la capacità di produzione di combustibili fossili di vecchia generazione arretra i controlli sulle emissioni si rafforzano”, ha detto Julia Pribytkova, Vice Presidente – Analista Senior di Moody’s

PIÙ CONTROLLI SULLE EMISSIONI DI CO2 DAL 2025

La strategia energetica della Russia mira, infatti, a rafforzare i controlli sulle emissioni di CO2 a partire dalla metà degli anni ’20, in parte aumentando la quota di energia pulita, come il nucleare e le energie rinnovabili, dall’altra migliorando l’efficienza energetica e introducendo limiti alle emissioni di gas serra.

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