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Reliance

Perché Reliance si separa dalla petrolchimica

Il gruppo indiano Reliance si distanzia dalla petrolchimica per concentrarsi sui servizi digitali. Trattative in corso per la vendita di quote a Saudi Aramco

Il gruppo industriale indiano Reliance Industries – di proprietà di Mukesh Ambani, l’uomo più ricco d’India – ha avviato il processo di scorporo delle proprie attività petrolchimiche per concentrarsi maggiormente sui prodotti tecnologici e sulla vendita al dettaglio. Reliance non cederà tuttavia alla nuova unità le sue operazioni “a monte” (upstream) legate alla produzione di petrolio e gas naturale.

CARBON NEUTRAL ENTRO IL 2035

Reliance ha intenzione di diventare un’azienda carbon neutral entro il 2035. Ha anticipato che la nuova sussidiaria petrolchimica investirà in tecnologie per la cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica e punterà alla transizione dai combustibili a base di carbonio verso un’economia dell’idrogeno.

QUANTO VALE IL COMPARTO PETROLCHIMICO

L’anno scorso il comparto oil-to-chemicals ha contribuito per oltre il 60 per cento alle entrate del gruppo. Dividere le attività potrebbe però permettere a Reliance di attirare investitori con maggiore facilità e di procedere più agilmente con la proposta di vendita di una quota della nuova sussidiaria a Saudi Aramco, la compagnia petrolifera saudita.

IL COMMENTO DI MORGAN STANLEY

Mayank Maheshwari, analista alla banca d’affari Morgan Stanley, sostiene che “con questa riorganizzazione, Reliance Industries avrà quattro motori di crescita: il digitale, il commercio al dettaglio, i nuovi materiali e le nuove energie. Sebbene il mercato apprezzi il valore per le prime due attività, vediamo significativi rischi potenziali per le entrate e i multipli per le attività oil-to-chemicals” mentre Reliance investe in nuove energie e in tecnologie.

FOCUS SUL DIGITALE

L’anno scorso Reliance ha raccolto oltre 27 miliardi di dollari da investitori come le compagnie tecnologiche Google e Facebook attraverso la vendita di quote delle sue attività nei settori digitali e di vendita al dettaglio. Il presidente Mukesh Ambani ha dichiarato che avrebbe iniziato ad offrire servizi 5G nella rete wireless di Reliance già all’inizio di quest’anno e che si espanderà nel settore dei carburanti puliti, coerentemente con la transizione energetica in atto a livello globale.

TRATTATIVE TRA RELIANCE E SAUDI ARAMCO

Nel 2019 Saudi Aramco aveva espresso interesse nell’acquisto di una quota del 20 per cento – operazione valutata, al tempo, per 15 miliardi di dollari – nelle operazioni petrolchimiche di Reliance, ma non è mai stato raggiunto un accordo. Reliance ha fatto sapere che le trattative stanno continuando, pur non specificando se la quota del 20 per cento sia ancora valida. Ha detto invece che manterrà il controllo della gestione della nuova unità petrolchimica.

BP E LE STAZIONI DI SERVIZIO

La compagnia petrolifera britannica BP possiede una quota del 49 per cento nelle attività di distribuzione dei carburanti di Reliance. L’intenzione delle due aziende è ampliare la rete di stazioni di servizio portandola a 5500 strutture entro cinque anni, contro le circa 1400 presenti oggi. La nuova unità petrolchimica di Reliance manterrà la quota del 51 per cento in queste attività una volta che lo scorporo dal gruppo sarà effettivo.

Secondo Reliance, l’operazione riceverà tutte le approvazioni necessarie entro il mese di settembre.

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