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Petrolio

Petrolio: Moody’s vede il Brent a 45 dollari nel 2021

Secondo l’outlook 2021 di Moody’s, le prospettive sul petrolio sono stabili con un modesto aumento dei prezzi ma ancora un investimento di capitale limitato.

È probabile che i prezzi del Brent rimangano vicini ai livelli attuali il prossimo anno, limitati a circa 45 dollari al barile a causa della ripresa irregolare della domanda. È quanto stima Moody’s in un report, citato da ETEnergyWorld.

PROSPETTIVE STABILI NEL 2021

L’anno prossimo, i prezzi del petrolio saranno compresi tra 40 e 45 dollari al barile, cioè all’estremità inferiore del prezzo a medio termine previsto da Moody’s tra 45 e 65 dollari.

Secondo l’outlook 2021 di Moody’s, le prospettive sono stabili con un modesto aumento dei prezzi ma ancora un investimento di capitale limitato.

“Il modesto miglioramento dei prezzi del petrolio nel 2021 non porterà i produttori a incrementare gli investimenti di capitale, mentre la domanda di carburante aumenterà ma non a livelli pre-ribassi”, ha affermato l’agenzia di rating.

LE PREVISIONI DI FITCH

La scorsa settimana, anche un’altra agenzia di rating, Fitch, ha dichiarato di aspettarsi che il Brent raggiunga una media di 45 dollari al barile l’anno prossimo, a seguito della decisione dell’Opec+ di aumentare la produzione di 500.000 b/g nel gennaio 2021.

Fitch ha poi aggiunto di “ritenere che il mercato globale del petrolio e del gas dovrebbe riprendersi nel 2021, anche se i miglioramenti saranno moderati e privi di certezza”.

“Ciò presuppone che la domanda rimarrà debole almeno fino alla seconda metà dell’anno, perché i progressi con la vaccinazione di massa probabilmente non saranno molto rapidi”, ha detto alla CNBC Dmitry Marinchenko, direttore senior di Fitch.

NESSUN AUMENTO DEL CAPEX

Le compagnie petrolifere e del gas non dovrebbero tuttavia, aumentare in modo significativo i loro piani di spesa in conto capitale (capex) il prossimo anno, ed è probabile che l’attenzione sul taglio dei costi continui, ha ammesso Fitch.

Secondo l’agenzia di rating, il settore dei servizi per i giacimenti petroliferi continuerà a essere sotto pressione rispetto alle società che operano upstream, midstream o downstream.

“Le notizie sui vaccini hanno fatto salire i prezzi del petrolio alla fine del mese scorso e il fatto che l’Opec+ abbia raggiunto un accordo sul passo successivo dell’intesa sul taglio della produzione dopo lunghi dibattiti li ha aiutati a rimanere più alti”, ha commentato Oilprice.

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