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Petrolio

Petrolio, nel primo trimestre 2020 il peggior calo di domanda della storia. Il report IHS

IHS Markit ha attribuito il crollo della domanda di petrolio al calo dell’attività economica derivante dall’epidemia di coronavirus

La domanda di greggio nel corso di questo trimestre registrerà probabilmente il più grande calo mai registrato, superiore anche al crollo che ha accompagnato la crisi finanziaria del 2008. È quanto prevede la società di analisi e ricerche di mercato IHS Markit.

COLPA DEL CORONAVIRUS

IHS Markit ha attribuito il crollo della domanda al calo dell’attività economica derivante dall’epidemia di coronavirus, definendo la situazione in Cina, dove l’epidemia è iniziata, “un stop senza precedenti” dell’attività economica.

UN TAGLIO DI 38 MLN DI BRILI AL GIORNO

Con praticamente tutti i settori industriali coinvolti, IHS Markit ha dichiarato di prevedere un calo della domanda di petrolio di ben 3,8 milioni di barili di petrolio al giorno in questo trimestre, con una media annua a 96 milioni di barili di petrolio al giorno.

IL RUOLO DI OPEC

In realtà si tratta di una notizia non positiva visto che Opec riunita a Vienna per discutere ulteriori tagli di 1 milione di barili al giorno, porterebbero la riduzione totale a 2,7 milioni di barili giornalieri. Se a questo si aggiunge il calo di oltre 1 milione di barili/giorno della produzione petrolifera libica a causa del blocco dei porti petroliferi, il cartello ridurrebbe, in parte volontariamente e in parte con la forza, la sua produzione allo stesso ritmo della domanda prevista da IHS.

I PREZZI NON CAMBIERANNO

Ciò significa che i prezzi del petrolio non cambieranno molto perché la produzione Opec sarebbe in gran parte in linea con la domanda globale di petrolio in quel momento. Questo è certamente scoraggiante in quanto le economie del Golfo cominciano già a sentire il peso dell’epidemia di coronavirus.

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