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Europa

Più malattie infettive inevitabili a causa del cambiamento climatico. Lo studio Lancet

I sistemi sanitari sono “mal preparati per gli shock sanitari attuali e futuri indotti dal clima”, afferma il rapporto.

Il cambiamento climatico sta creando le condizioni ideali affinché le malattie infettive si diffondano più rapidamente. È quanto emerge dal rapporto annuale sul clima di The Lancet Countdown.

EVENTI METEO ESTREMI MINACCE ALLA SALUTE UMANA

L’allarme lanciato dallo studio è solo una delle minacce sempre più urgenti alla salute umana che emergono dal cambiamento climatico globale.

Gli studi climatici mostrano infatti che gli eventi meteorologici estremi – come uragani più potenti, temporali più violenti, incendi boschivi più grandi e ondate di calore più calde e più durature – stanno peggiorando in tutto il mondo a causa della combustione di combustibili fossili per produrre energia, riferisce Andrew Freeman di Axios.

Questi eventi hanno avuto gravi ripercussioni sulla salute di intere regioni e sui soggetti vulnerabili causando morti evitabili, insicurezza alimentare e idrica e la diffusione di malattie infettive.

LA RICHIESTA AI LEADER MONDIALI: SOLUZIONI PIU’ SOSTENIBILI

Cosa fare dunque? Il rapporto chiede ai leader mondiali di trovare soluzioni più sostenibili nei piani d’azione di emergenza dei paesi nel momento in cui si stanno riprendendo dalla pandemia e reinvestendo nelle infrastrutture.

SISTEMI SANITARI MAL PREPARATI A SHOCK DAL CLIMA

I sistemi sanitari sono “mal preparati per gli shock sanitari attuali e futuri indotti dal clima”, afferma il rapporto. Quasi la metà dei 91 paesi intervistati nel 2021 ha riferito di aver effettuato una valutazione del cambiamento climatico e della vulnerabilità della salute e dell’adattamento.

Il denaro dedicato ai sistemi sanitari per adattarsi ai cambiamenti climatici rappresenta solo lo 0,3% del finanziamento totale in tutto il mondo.

Quando si tratta di malattie infettive, inoltre, il cambiamento climatico minaccia di annullare decenni di progressi per controllare malattie come la febbre dengue, la chikungunya, lo Zika, la malaria e il colera.

Le condizioni ambientali favorevoli alla malaria stanno aumentando nelle zone montuose più fresche dei paesi sottosviluppati, ha avvertito ancora il report secondo cui i batteri che portano a condizioni di gastroenterite, gravi infezioni e sepsi stanno emergendo sempre di più vicino alle coste del nord Europa e degli Stati Uniti.

OCCHI PUNTATI SULLA COP 26

I leader mondiali, incluso il presidente Biden, discuteranno su come garantire l’azzeramento del carbonio globale entro il 2050, previsto dall’Accordo di Parigi sul clima e come mantenere il limite di 1,5°C sul riscaldamento alla Cop 26 di Glasgow, nel Regno Unito, alla fine del mese.

“Questi obiettivi sono a rischio”, ha scritto un corrispondente editoriale di Lancet.

“Il messaggio chiave è che il mondo ha bisogno di una nuova era di ricerche che siano meno focalizzate sulle previsioni per il cambiamento climatico e più sulle previsioni delle conseguenze sociali del futuro riscaldamento e su come affrontarle. Soccombere all’emergenza climatica non è inevitabile” sostengono gli autori.

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