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Plastica, WWF chiede divieto globale per prodotti ad “alto rischio” (3)

Il WWF chiede che il Trattato includa anche il divieto immediato di produzione e vendita di quei prodotti in plastica a più alto rischio per i quali esistono già valide alternative anche dal punto di vista socioeconomico. Per tutti quei prodotti per i quali invece non esistono ancora alternative praticabili su larga scala, il WWF chiede che venga fissato un periodo di eliminazione graduale, con una scadenza al 2035, per concedere ai governi e alle imprese il tempo di attuare nuove misure per adeguarsi, come i modelli di riutilizzo. Per quei prodotti invece che non possono essere eliminati, il trattato deve introdurre misure di controllo per prevenire l’inquinamento, promuoverne la circolarità e una loro corretta gestione.

“Molti Paesi stanno già attuando misure concrete per eliminare la dispersione di plastica nell’ambiente, per ridurre il suo utilizzo e migliorarne il riciclo, dal bando di articoli in plastica monouso come buste o cannucce, alle microplastiche nei cosmetici”, afferma in una nota Eva Alessi, Responsabile Sostenibilità del WWF Italia. “Ma sappiamo che questo non è sufficiente. C’è bisogno di approcci coordinati, guidati da regole concordate a livello globale che possano fare la differenza su larga scala e mettere tutti i Paesi e le aziende sullo stesso campo di azione. Siamo nel 2023. Non c’è motivo per tenere in circolazione a livello globale molti prodotti di plastica monouso inutili e dannosi quando sappiamo che stanno causando così tanti impatti ambientali, inquinando i corsi d’acqua, soffocando gli oceani ed entrando nella nostra stessa catena alimentare. Le conoscenze e la ricerca di settore sono in grado di fornire soluzioni più sostenibili. Abbiamo bisogno di regolamentazioni e incentivi per sostenere questa transizione stimolando l’innovazione e promuovendo la circolarità”.

Dopo un inizio promettente con la prima riunione del Comitato intergovernativo di negoziazione (INC) dello scorso anno, i negoziatori devono ora arricchire i dettagli del testo del Trattato per affrontare in modo più efficace ed equo il problema dell’inquinamento da plastica.

(Energia Oltre – cmr)

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