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Foti PNRR

PNRR, il ministro Foti: la revisione non toglie nulla, ma aggiunge. È finalizzata a ricevere la liquidazione della settima rata

Il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il PNRR, Tommaso Foti, è intervenuto alla Camera in merito alla revisione degli investimenti e delle riforme inclusi nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)

“Questa è una riprogrammazione innanzitutto tecnica, che seguirà ad altre riprogrammazioni tecniche, perché più si va avanti con gli obiettivi e più il confronto tra la parte tecnica che segue il PNRR, cioè la nostra struttura di missione, e la Commissione europea è più vasta”. Lo ha dichiarato il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il PNRR, Tommaso Foti, durante le comunicazioni alla Camera in merito alla revisione degli investimenti e delle riforme inclusi nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

PNRR, FOTI: COMMISSIONE UE ESAMINA REVISIONE A CONDIZIONE CHE NON SI RIDUCA IL LIVELLO DI AMBIZIONE

“Devo dire, però – ha aggiunto Foti – che le modifiche al PNRR non sono una richiesta così anomala da parte di questo governo, per il semplice motivo che è previsto dal regolamento istitutivo dello stesso PNRR. E non è che non abbia vincoli legislativi a riguardo, perché può essere chiesta per giustificate circostanze oggettive, per errori materiali, per modifiche, alternative che riguardino gli obiettivi di politica pubblica e anche la riduzione di oneri amministrativi, ma la condizione per la quale la Commissione la esamina è che non sia minimamente ridotto il livello di ambizione”.

LA REVISIONE PREVEDE 66 RIFORME, 7 IN PIÙ DEL PIANO PRECEDENTE

“Quando si parla di 107 milestone e target modificati, sembrerebbe che sia una rivoluzione copernicana; in realtà, se si vanno a vedere dove effettivamente queste modifiche vanno a incidere, su quello che è il piano sotto il profilo degli obiettivi e delle 7 missioni, la questione assume tutt’altro rilievo”.

“D’altra parte – ha proseguito il ministro -, vi sono state altre revisioni del piano, ed è in relazione a queste revisioni che si è arrivati ai 194,4 miliardi che lo compongono, vi sono 71,8 miliardi di euro di sovvenzioni e 122,6 miliardi di prestiti”. Le 7 missioni si compongono di 621 milestone e target, 94 in più del piano originale, e il numero delle riforme di questo attuale piano, cioè 66, sono 7 riforme in più di quanto era previsto precedentemente”.

PNRR, FOTI: LA REVISIONE È FINALIZZATA AD AVERE LA LIQUIDAZIONE DELLA SETTIMA RATA

“A questo PNRR non si è tolto nulla, si è aggiunto. Questa nostra revisione è finalizzata ad avere, entro i tempi previsti dal regolamento, la liquidazione della settima rata. Una rata che è composta da 67 obiettivi, 18,2 miliardi di euro che devono esserci versati, e che porteranno ad oltre 140 miliardi di euro, con 337 obiettivi raggiunti. In pratica, il 54% degli obiettivi e il 72% delle risorse che complessivamente rappresentano la dotazione economica del piano”.

“Poi avremo altre 3 scadenze, l’ottava, la nona e la decima, perché il piano è diviso in 10 scadenze. L’ottava prevede 40 obiettivi e 12,8 miliardi di corrispettivi, la nona prevede 60 obiettivi e 12,8 miliardi e la decima rata – che è quella conclusiva e su cui si concentra quindi il maggior numero di obiettivi, prevede 177 obiettivi e 28,4 miliardi. Noi il 21 marzo abbiamo dato l’avvio ad una procedura, perché la condizione per poter entrare ad interloquire con la Commissione è quella di chiedere la revisione del piano, che è un atto che parte ovviamente dal governo, non da terzi. L’unica risposta che ci ha dato la Commissione è stata quella di circoscrivere le richieste di modifica e su cui la Camera oggi e il Senato domani sono chiamate a pronunciarsi”. Le richieste “sono relative alla settima rata e ad alcune questioni attinenti all’ottava rata, perché quelle relative alla nona e alla decima sono soltanto connesse, e quindi sono la trasposizione logica di quelle che noi oggi chiediamo di attuare sulla settimana rata”.

FOTI: CONVERGENZA DI RISORSE PER ATTUARE OBIETTIVI DEL PIANO, MA ANCHE DEL CONTRATTO CON FS

“Le questioni più rilevanti relative a queste modifiche “riguardano le ferrovie e alcune modifiche in materia ambientale. Già il PNRR dei 2021 prevedeva che venissero stanziati 24,5 miliardi afferenti al PNRR, a fronte però di interventi dal costo complessivo, relativi a quelle misure, pari a 51,4 miliardi di euro. Vi era e vi è sempre stata una convergenza di risorse per attuare quelli che sono sì obiettivi del PNRR, ma non solo, perché sono anche obiettivi del contratto in essere con Ferrovie. Sono previsti la realizzazione di investimenti dell’Alta Velocità, interventi per la realizzazione di un restyling delle stazioni ferroviarie, sistemi di gestione e controllo del traffico ferroviario e ovviamente la velocizzazione e il potenziamento di alcune linee ferroviarie”.

FOTI: FALSO CHE REVISIONE TOGLIEREBBE RISORSE AD ALCUNE REGIONI

“Secondo alcune testate, questa riprogrammazione toglierebbe addirittura risorse ad alcune regioni, assegnandole ad altre. Io spero che siano dichiarazioni fatte senza aver letto la relazione, perché ad esempio le risorse per quanto riguarda l’Alta Velocità del Nord restano 8,6 miliardi come previsto, non c’è modifica. L’AV sulla Napoli-Bari nel complesso prevede risorse del PNRR che passano da 1,25 miliardi a 2,18 miliardi di euro, con un riconoscimento delle risorse PNRR in più pari a 926 milioni di euro. La quota di PNRR relativa all’Alta Velocità della tratta Palermo-Catania passa da 799 milioni del PNRR a 1,28 miliardi di questa revisione”.

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