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Ponte, le opere di Rfi senza valutazione ambientale (2)

“Lo studio di impatto ambientale era già stato pubblicato il 30 maggio2003, dunque la procedura era avviata. Ma “nel 2003 sempre Rfi-Italferr – osserva il Pd – fece richiesta di Via sul progetto preliminare ma la procedura è stata archiviata e il parere non è stato emesso”. Non si poteva, dunque, presentare un progetto spezzettato solo per Siracusa, senza includere il collegamento verso Palermo, e non si poteva presentare e non si poteva presentare un progetto preliminare. La procedura non è dunque legittima, stando alle osservazioni di Comune e Dem. (…)L’elenco delle criticità è ancora lungo: “Manca il calcolo sommario delle spese e la perizia delle spese degli espropri”, sottolinea Franco Piro (Pd). Gli espropri per gli undici edifici di Contesse (frazione di Messina) che saranno sottratti agli abitanti per il progetto di collegamento ferroviario al ponte e che potrebbero partire subito, anche se poi il ponte non si facesse. I cittadini lo hanno scoperto due mesi fa:“Quello che Messina sconta è non aver concertato i piani relativi alla progettazione. Abbiamo chiesto e chiederemo a gran voce di venire ascoltati sia per le opere a terra (Rfi) che per il ponte e opere connesse”, sottolinea il sindaco di Messina, Federico Basile. Ma c’è un’altra nota dolente per Rfi: nelle osservazioni del Comune si esclude, infatti, la possibilità chela città possa fornire acqua per i lavori, alla voce“Fornitura idrica per le fasi di realizzazione delle opere”, continua Il Fatto Quotidiano. (Energia Oltre – vnt)

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