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Automotive

Puntare tutto sull’elettrico farà andare a sbattere l’automotive?

Tralasciare le tecnologie alternative all’elettrico mette a rischio la transizione dell’automotive e il sistema Paese. Chi c’era e cosa si è detto durante l’Assemblea Generale di Assopetroli-Assoenergia

Puntare sull’elettrificazione dei trasporti leggeri è una scelta che va contro principi di mercato, ambientali, energetici e sociali. Sono le conclusioni dello studio “Gli effetti ignorati e i costi evitabili della transizione energetica” realizzato da Lisa Orlandi, analista dei mercati energetici di RIE, presentato stamattina a Roma nel corso dell’Assemblea Generale di Assopetroli-Assoenergia.
Sono tanti i temi che hanno animato il dibattito dell’evento “Quale transizione? Le prospettive della distribuzione carburanti tra low carbon fuels e fiscalità dell’energia”, dalle tecnologie alternative all’elettrico alla razionalizzazione della rete di carburanti.

AUTOMOTIVE, PAROLA D’ORDINE NEUTRALITÀ TECNOLOGICA

La parola d’ordine della transizione dell’automotive dovrebbe essere “neutralità tecnologica”, secondo Andrea Rossetti, presidente di Assopetroli-Assoenergia.

“L’approccio alle soluzioni tecnologiche deve essere flessibile e neutrale per essere credibile, perché le sfide che siamo chiamati ad affrontare sono epocali. Serve soprattutto coerenza nel tempo per non confondere gli attori economici e non disincentivare gli investimenti in innovazione”, ha affermato Andrea Rossetti.

Non ha senso imporre tecnologie per le quali non abbiamo le infrastrutture, “rinunciando a possibili migliorie che possono arrivare dalla ricerca nel prossimo futuro”, secondo Massimo Bitonci, Sottosegretario al Ministero delle Imprese del Made in Italy, Massimo Bitonci.

TRANSIZIONE, BITONCI: PRONTA LA CIRCOLARE SUL PREZZO MEDIO

L’infrastruttura della rete di distribuzione carburanti ha un ruolo strategico per la transizione e per il Paese. Nel corso dell’Assemblea odierna di Assopetroli-Assoenergia Massimo Bitonci ha anticipato che entro la fine dell’anno il Governo dovrebbe mettere a punto un progetto di riordino a medio-lungo termine del comparto.

“Abbiamo già pronta una circolare per quel che riguarda l’esposizione del prezzo medio, in particolare ci sarà un chiarimento che riguarda i giorni festivi, e stiamo lavorando sugli applicativi. Per noi infatti il futuro sarà tramite il QRcode e un’apposita app”.

Il Governo sta lavorando anche all’allineamento delle banche dati dei distributori e a nuovi incentivi per le bonifiche, strumenti necessari secondo Bitonci a realizzare l’annoso obiettivo di razionalizzare la rete dei distributori di carburanti attraverso incentivi per le bonifiche.

“Stiamo lavorando sull’allineamento banche dati, un tema che riteniamo centrale. A ottobre avremo per la prima volta l’allineamento di tutte le banche dati dei distributori, grazie anche al supporto di Sogei e Infocamere”, ha rivelato Bitonci, sottosegretario del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) nel corso dell’Assemblea di Assopetroli-Assoenergia presso la sede di Aci.

PUNTARE SULLE USATE PER ACCELERARE LA TRANSIZIONE

“Il fondo automotive è molto capiente, non ci sono problemi di risorse. Bisogna capire quali sono le misure migliori. L’Ecobonus sull’elettrico non è andato molto bene. Invece la misura per incentivare l’usato, introdotta l’anno scorso, è stata un successo. Una famiglia meno abbiente potrà acquistare una Euro 4 e 5, un decalage sarebbe la misura maggiormente incentivanti. Così facendo dai la possibilità a tutti di avere automobili meno inquinanti. L’incentivo deve essere rimodulato, subito dopo l’estate faremo un provvedimento che probabilmente andrà in Legge di Bilancio. Per l’elettrico manca ancora l’infrastruttura”, ha aggiunto Bitonci.

Opinione condivisa dal Presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, secondo il quale è importante considerare anche la rapidità dei cambiamenti di abitudine e percezione e geopolitici che abbiamo vissuto negli ultimi anni.

“Non possiamo pretendere dai cittadini che spendano soldi che non hanno, per realizzare transizioni in modo non graduale, ma soprattutto è urgente la necessità di eliminare dalla circolazione le troppe vetture Euro 0, 1, 2, e 3 eccessivamente inquinanti, favorendo l’acquisto di usato più sostenibile, ambientalmente ed economicamente, come l’Euro 4 facendo un esempio provocatorio, per far sì che la strada verso la decarbonizzazione non sia osteggiata dai consumatori”, ha sottolineato Sticchi.

 PROGRAMMARE PER AVERE SUCCESSO

“Noi siamo per non disturbare chi ha voglia di fare, ed è con quest’ottica che si può capire il nostro approccio al settore. A noi interessa che nella filiera non si arrivi a far pagare il costo della tassazione a valle. Abbiamo perciò obiettivi di legislatura, a lungo termine, ma spero che prima si possa mettere in atto la riduzione fiscale, quella diretta e quella indiretta. È utile per questo programmare, senza arrivare impreparati alla Legge di Bilancio, per costruire stabilità finanziaria e attirare investimenti nel nostro Paese”, ha sottolineato Marco Osnato, Presidente della Commissione Finanze della Camera.

“Il tema è come contrastare i cambiamenti climatici garantendo sostenibilità e sicurezza energetica. Abbiamo imparato, dalle recenti esperienze, che il cambio di modello energetico va quindi studiato insieme, con un approccio che amo definire olistico, basato sui numeri. Servono fonti e vettori complementari, che diano stabilità all’industria e non solo al semplice quotidiano, perché il rischio è di avere una vita più cara e più insicura. Serve perciò un mix che tenga in considerazione le peculiarità dei diversi Paesi, per garantire il loro sviluppo e la loro competitività”, ha chiosato Giuseppe Ricci, Presidente di Confindustria Energia.

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