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Renault

Renault accende Ampere, la divisione per auto elettriche

Renault raddoppia la posta in gioco e lancia Horse e Ampere, divisioni che si concentreranno, rispettivamente, sulla mobilità tradizionale e su quella elettrica. La prima sarà sviluppata in collaborazione con Geely. Ancora da definire il futuro della alleanza con Nissan

Giornata storica per il gruppo automobilistico francese guidato dal Ceo Luca De Meo: il marchio fondato nel 1898 è infatti pronto a dividersi in due unità distinte. Dopo mesi di voci di corridoio, smentite, altre indiscrezioni, al Capital Market Day di Renault, che attualmente conta circa 150 mila dipendenti, è stata ufficializzata la notizia della scissione in Ampere e Horse.

COSA FA RENAULT CON HORSE E AMPERE

La prima sarà interamente europea e incentrata sulla mobilità elettrica, con gli stabilimenti francesi riconvertiti a farne la dorsale. L’obiettivo è arrivare alla quotazione sui listini europei nel giro di pochi mesi. La seconda svilupperà invece ibridi di nuova generazione, a basso impatto, destinati a quel mondo che non correrà incontro alla mobilità elettrica nei tempi dettati da Bruxelles e Washington.

Ampere avrà come obiettivo di produzione il milione di unità entro il 2031 e una crescita annuale prevista di oltre il 30% nei prossimi otto anni. I 10 mila dipendenti impiegati negli stabilimenti e nei centri di ricerca situati esclusivamente in Francia (di cui 3500 ingegneri per R&D) saranno al lavoro alla realizzazione della nuova R5 nel 2024 e della R4 nel 2025, sviluppate su piattaforma Cmf-Ev B, destinata anche a nuova Nissan Micra, della nuova Scénic e di altri due modelli sempre EV. Renault Megane E-Tech Electric, già in vendita, nasce invece su base Cmf-Ev C, di origine Nissan.

A proposito di Nissan. La collaborazione coi giapponesi al momento resta fumosa e indefinita, anche perché la seconda entità, Horse, verrà sviluppata insieme al gruppo cinese Geely. E questo non è stato accolto con troppo entusiasmo dall’altro alleato asiatico. Renautl e Geely deterranno rispettivamente il 50% delle quote della joint venture, che sarà un fornitore mondiale indipendente, con fabbriche per produrre gruppi motopropulsori ibridi di nuova generazione e cinque impianti di ricerca e sviluppo finanziati da entrambe le Case per sviluppare tecnologie de-carbonizzate e a basse emissioni.

In totale la nuova realtà disporrà di 17 stabilimenti in 3 continenti, con circa 19.000 dipendenti. Avrà una capacità combinata di oltre 5 milioni di trasmissioni e motori a combustione interna all’anno, ibridi ed ibridi plug-in, per servire oltre 130 Paesi e regioni. Clienti privilegiati: Renault, Dacia, Geely, Volvo, Lynk & Co, Proton, Nissan e Mitsubishi.

«Mentre il Gruppo Renault accelera la sua trasformazione con la Renaulution per cogliere il valore di tutta la nuova catena del valore del settore automotive, siamo lieti di aver concluso un ambizioso accordo di partnership con Geely per continuare a sviluppare le tecnologie per i motori termici e ibridi che continueranno ad essere elementi essenziali della supply chain automobilistica nei prossimi decenni», ha spiegato de Meo. «Saremo in grado di proporre gruppi motopropulsori e soluzioni elettrificate all’avanguardia a tante marche automobilistiche in tutto il mondo, sfruttando così il potenziale di mercato di questa tecnologia a basse emissioni.»

Gli ha fatto eco l’omologo di Geely, Eric Li: «L’accordo concluso in data odierna con il Gruppo Renault permetterà di creare un leader mondiale delle tecnologie ibride. Per fornire soluzioni avanzate e ad alta efficienza energetica ai costruttori automobilistici di tutto il mondo. Non vediamo l’ora di lavorare con Luca de Meo e il team Renault per trasformare questa partnership in realtà». «Questo accordo – ha aggiunto -si basa sul nostro impegno a sfruttare le competenze tecnologiche e il portafoglio di marche del nostro Gruppo. Per continuare il nostro percorso pionieristico a livello di sviluppo sostenibile e creazione di valore. Portando eccellenza ai consumatori.»

LE NOVITA’ CON GOOGLE

E poi c’è il fronte della transizione digitale. Renault ha in ballo con Google una collaborazione partita nel 2018 che, a quanto pare, vuole stringere per poter contare su nuovi software, servizi e aggiornamenti continui che sfruttino il sistema operativo automobilistico Android e la tecnologia Google Cloud.

La partnership poggerà soprattutto sull’acquisizione analisi dei dati utili per esempio per la manutenzione predittiva e migliore individuazione e correzione dei guasti in tempo quasi reale, ma anche, fanno sapere le parti, per offrire al guidatore un’esperienza personalizzata a bordo del veicolo (Servizi In-Car) capace di adattarsi ai comportamenti di guida, basandosi sullo storico delle destinazioni più visitate, come le stazioni di ricarica Ev, e in grado di offrire modelli assicurativi basati sull’uso effettivo del mezzo come anche dei comportamenti di guida.

Il nuovo assetto di Renault spingerà anche sullo storico marchio Alpine, sulla società di servizi Mobilize e sulla divisione per l’economia circolare The Future Is NEUTRAL. Concretamente, The Future Is NEUTRAL si affida alla sua filiale Gaia di Flins, le cui attività di riparazione delle batterie, raccolta e riutilizzo dei componenti e riciclaggio dei materiali provenienti dai veicoli fuori uso consentiranno alla Losanga di risparmiare sulla produzione di venture auto e batterie elettriche.  Infine, The Future Is NEUTRAL lavorerà anche con i suoi partner produttori di batterie, come Verkor, per creare un ciclo chiuso nella produzione e riutilizzo dei materiali indispensabili per la mobilità di domani.

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