Da uno studio condotto dall’Imperial College di Londra è emerso che le azioni per le zero emissioni nette nel Regno Unito si traducono in notevoli vantaggi per la salute
I Paesi che indeboliscono o interrompono le loro azioni per raggiungere le zero emissioni nette e per il clima potrebbero portare i cittadini a vivere decenni di malattie prevenibili. I benefici derivanti dalle zero emissioni nette spesso vengono presentati come benefici globali e principalmente per le generazioni future; un minor uso dei combustibili fossili, però, significa anche meno inquinamento atmosferico, che si traduce immediatamente in guadagni per la salute a livello locale.
Ad esempio, entro il 2050 si prevedono dei rapidi benefici per la salute dalle politiche net zero negli Stati Uniti. Entro il 2035 negli USA ogni anno moriranno tra le 4.000 e le 15.000 persone in meno a causa dell’inquinamento atmosferico, risparmiando all’economia statunitense tra 65 e 128 miliardi di dollari, con benefici ancora maggiori in seguito.
LO STUDIO INGLESE SU NET ZERO E SALUTE
Da uno studio condotto dall’Imperial College di Londra è emerso che le azioni per le zero emissioni nette nel Regno Unito si traducono in notevoli vantaggi per la salute. Secondo Mike Holland, che fa parte del team di studio, “i cambiamenti fondamentali richiesti per le zero emissioni nette porteranno benefici duraturi alla salute del Regno Unito. O invertiranno la tendenza. Se non prendiamo la strada per il net zero, saremo più malati, e questo sarebbe un doppio autogol sia per il clima che per la salute”.
I ricercatori hanno esaminato i percorsi net zero per trasporti ed edifici nel sesto bilancio del carbonio del Regno Unito, e hanno scoperto che i miglioramenti della salute sono derivati da un minor inquinamento atmosferico e anche da un aumento dell’esercizio fisico dovuto a più camminate, ciclismo ed e-bike.
I BENEFICI PER LA SALUTE DELLE POLITICHE NET ZERO
Entro il 2060 i guadagni economici derivanti da un minor numero di decessi ammonterebbero a 26-31 miliardi di sterline. Nuove prove hanno permesso di stimare anche i guadagni derivanti da minori malattie: circa 20 miliardi di sterline che si aggiungono ai benefici economici derivanti dalle politiche net zero. Con la diminuzione dell’inquinamento atmosferico si avrebbero anche dei benefici immediati, come un minor numero di nuovi casi di asma nei bambini e negli adulti e una riduzione dei ricoveri ospedalieri per problemi respiratori e cardiaci. Ciò è coerente con i recenti miglioramenti della salute che hanno seguito la zona ad aria pulita di Bradford e altre in Europa.
L’IMPORTANZA DI SPOSTARSI A PIEDI O IN BICICLETTA
Nell’arco di 5 anni, man mano che l’inquinamento atmosferico inizia a ridursi, emergerebbero meno ictus e infarti. Per il cancro ai polmoni, la riduzione dei casi potrebbe ritardare i miglioramenti dell’inquinamento atmosferico di 6-20 anni. Anche camminare, andare in bicicletta e usare la bici elettrica come parte del net zero porterebbero dei benefici per la salute. “Se la decarbonizzazione dei trasporti si concentra principalmente sul pendolarismo – ha affermato il prof. Christian Brand, membro del team dello studio -, quanto miglioramento della salute e riduzione delle emissioni stiamo lasciando sul tavolo? Senza politiche che supportino tutte le forme di mobilità – in particolare i brevi viaggi quotidiani che riducono la dipendenza dall’auto – stiamo perdendo un’opportunità cruciale per massimizzare i pieni benefici del net zero?”.
La partecipazione è fondamentale per massimizzare questi benefici in tutta la società, in particolare tra donne e anziani. Lo studio ha scoperto che le persone che si spostano a piedi o in bicicletta potrebbero aspettarsi una media di 5 mesi e mezzo di aspettativa di vita in più, oltre ad una vita più sana.