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deficit di bilancio

Droni russi attaccano l’Ucraina, l’Ue risponde con nuove sanzioni a Mosca

Il 18° pacchetto Ue di sanzioni contro la Russia prevede, tra le altre cose, di abbassare il price cap sul petrolio russo da 60 a 45 dollari al barile. Prese di mira anche le banche

Mentre la Russia attacca Kiev e Odessa tramite i suoi droni, provocando almeno quattro morti, la Commissione europea presenta il 18° pacchetto di sanzioni contro Mosca. La proposta prevede di abbassare il tetto massimo del prezzo del petrolio russo da 60 a 45 dollari al barile perché, come ha dichiarato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, “le esportazioni di petrolio rappresentano ancora un terzo delle entrate del governo russo, dobbiamo ridurre questa fonte di entrate”. Lo scrive il Corriere della Sera.

IL PRICE CAP SUL PETROLIO RUSSO

Il price cap è stato applicato dal G7 nel dicembre 2022, e il nuovo tetto dovrà essere discusso durante il prossimo G7, in programma domenica 15 giugno in Canada. Le sanzioni vieteranno inoltre di utilizzare i gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2 — che portano il gas dalla Russia alla Germania -, di importare prodotti raffinati a base di petrolio russo e colpiranno anche 77 navi della cosiddetta “flotta ombra” russa.

LE MISURE DELL’UE CONTRO IL SETTORE BANCARIO RUSSO

Bruxelles propone di colpire anche il settore bancario russo, limitandone la capacità di raccogliere fondi e di effettuare transazioni. Il divieto dovrebbe essere applicato a 22 banche russe e interesserà anche gli operatori finanziari di Paesi terzi che eludono le sanzioni e finanziano gli scambi commerciali con Mosca. La Commissione europea, infine, propone lo stop alle esportazioni – per un valore di oltre 2,5 miliardi di euro – di macchinari, metalli, materie plastiche e prodotti chimici, beni e tecnologie utilizzati per la produzione di droni, missili e altri armamenti.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che andrà al G7, prende tempo: sa di poter contare sugli ultimi 3,8 miliardi in armi stanziati dall’amministrazione Biden (e che Trump sembra voler rinnovare), oltre che sui soldi decisi in sede Nato (20 miliardi) e sui finanziamenti inglesi, norvegesi e olandesi. Israele smentisce di avere inviato i suoi vecchi Patriot a Kiev. Zelensky vorrebbe più determinazione: “La risposta del mondo non sia il silenzio, ma un’azione concreta”.

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