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Rosneft

Russia usa petrolio come arma geopolitica. Ma rischia di farsi male

Rosneft, gigante petrolifero nazionale, è lo strumento con cui lo Stato sovietico sta operando strategie geopolitiche che potrebbero risoervare cattive sorprese 

La Russia utilizza il petrolio come strumento geopolitico, provando ad esercitare la sua influenza su scala mondiale. Mosca punta ad entrare in Paesi economicamente turbolenti o in crisi politica.

russiaLa sua strategia è ben raccontata da quanto sta facendo in Venezuela. Qui la Russia ha recentemente operato numerosi scambi, acquisizioni e ingenti prestiti per ciò che riguarda il business petrolifero, attraverso la controllata di Stato Rosneft, , il gigante petrolifero  guidato da Igor I. Sechin, su cui lo stesso si è basato per i programmi governativi e sociali. Il copione si sta ripetendo anche a Cuba, Cina, Egitto, Kurdistan e Vietnam, luoghi di tumulto e, soprattutto, d’interesse statunitense.

Attualmente l’azienda di Stato petrolifera punta ai mercati di Medio Oriente e Africa, con un raggio di influenza economica e politica nell’area nord dell’Iraq.

“Rosneft sta cercando di creare opportunità che possano essere estremamente preziose in termini geopolitici e che daranno al governo russo una marcia in più a livello internazionale, in particolare su questioni riguardanti anche gli USA”, ha dichiarato Amy Myers Jaffe, esperto nella sicurezza energetica presso il Consiglio delle Relazioni Estere. 

La situazione potrebbe, però, rapidamente ritorcersi contro la Russia stessa: le sanzioni statunitensi contro il Venezuela, in particolare, la produzione in fase di declino e le catastrofi portuali di cui il Paese guidato da Maduro è protagonista, hanno spinto diversi paesi esteri ad affidarsi ad altri stati latinoamericani per le forniture. Ciò significa che il governo di Maduro rischia continuamente il collasso, che potrebbe mettere a rischio anche la Russia e Rosneft alla luce dei numeri esorbitanti di prestiti che gli sono stati elargiti, in quanto un nuovo governo potrebbe decidere di non pagare.

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