Con l’acquisizione, il Gruppo Snam rafforza ulteriormente l’assetto industriale nello stoccaggio del gas raggiungendo una capacità complessiva pari a circa 18 miliardi di metri cubi (di cui 4,6 di riserva strategica), che corrispondono a oltre il 17% della capacità europea. Il Gruppo di Foro Buonaparte valorizza un asset strategico per il Paese e dà seguito al suo Piano di sviluppo al 2030 che prevede la focalizzazione degli investimenti sulla crescita nelle rinnovabili e sul fronte Clienti e Servizi
Snam, attraverso la controllata Stogit, ha perfezionato l’acquisizione da Edison del 100% del capitale sociale di Edison Stoccaggio, per un controvalore di circa 565 milioni di euro, comprensivo degli aggiustamenti previsti dal contratto di compravendita e della ticking fee.
COSA PREVEDE L’OPERAZIONE
L’operazione prevede inoltre un earn-out che potrà essere corrisposto da parte di Stogit a Edison in caso di esito positivo del contenzioso amministrativo tutt’ora in corso relativo ai ricavi riconosciuti negli anni precedenti per le attività del sito di San Potito e Cotignola.
Il perfezionamento dell’acquisizione fa seguito al signing del contratto di compravendita avvenuto lo scorso 25 luglio ed all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni ai sensi della normativa antitrust e golden power applicabile.
VENIER: L’OBIETTIVO È QUELLO DI DOTARE IL SISTEMA ITALIANO ED EUROPEO DEGLI ULTERIORI ELEMENTI DI SOLIDITÀ E SICUREZZA
“In uno scenario che permane fragile e complesso, con questa operazione aggiungiamo un importante tassello al percorso intrapreso per rafforzare l’approccio sistemico alla sicurezza energetica del Paese. Con le altre iniziative che ci vedono fortemente impegnati, l’obiettivo è quello di dotare il sistema italiano ed europeo degli ulteriori elementi di solidità e sicurezza che sono necessari per un migliore equilibrio del mercato e una maggiore competitività”, ha commentato Stefano Venier, Amministratore Delegato di Snam.
MONTI: VALORIZZAZIONE DI QUESTO ASSET STRATEGICO PER IL PAESE È COERENTE CON IL NOSTRO PERCORSO DI TRANSIZIONE ENERGETICA
“La valorizzazione di questo asset strategico per il Paese è coerente con il nostro percorso di transizione energetica e fornirà risorse addizionali per accelerare lo sviluppo delle rinnovabili e per
il bilanciamento del nostro profilo industriale con investimenti nel segmento downstream. È un passo ulteriore, molto concreto, verso l’obiettivo strategico di portare il contributo di attività rinnovabili, flessibilità, clienti e servizi al 70% dell’EBITDA del Gruppo entro il 2030”, ha commentato Nicola Monti, Amministratore Delegato di Edison.
SNAM SALE A CIRCA 18 MILIARDI DI METRI CUBI DI STOCCAGGIO, DI CUI 4,6 DI RISERVA STRATEGICA, PARI A OLTRE IL 17% DELLA CAPACITÀ EUROPEA
Con questa operazione, la capacità complessiva di stoccaggio in capo a Snam salirà a circa 18 miliardi di metri cubi, di cui 4,6 di riserva strategica, pari a oltre il 17% della capacità europea, consolidando la posizione di leadership del Gruppo nel settore a livello continentale. Edison Stoccaggio, ridenominata Stogit Adriatica a seguito dell’acquisizione da parte di Stogit, ha una RAB calendaria e un EBITDA al 31 dicembre 2024 stimati rispettivamente pari a circa 520 milioni di euro e circa 52 milioni di euro.
OPERAZIONE FINANZIATA CON BOND IBRIDO
L’operazione, finanziata da parte del Gruppo Snam attraverso l’emissione di un bond ibrido avvenuta lo scorso settembre, contribuisce positivamente all’utile netto di Gruppo in un range compreso fra l’1.5% e il 2.0% già a partire dal 2025, e i suoi effetti sono già stati incorporati nel Piano Strategico 2025-29 di Snam.
TRE GLI IMPIANTI DI STOCCAGGIO EDISON
Edison Stoccaggio contribuisce alla sicurezza del sistema energetico nazionale attraverso tre impianti di stoccaggio di gas naturale che si trovano a Cellino (TE), Collalto (TV) e San Potito e Cotignola (RA), con una capacità complessiva pari a circa 1,1 miliardi di metri cubi all’anno comprensivi di circa 140 milioni di metri cubi di riserva strategica, un contributo in termini di punta di sistema fino a 8,4 milioni di metri cubi al giorno e ad oggi ha una giacenza residuale pari a oltre il 28%, comprensiva della riserva strategica.
Nel suo complesso, il sistema italiano degli stoccaggi ha una percentuale di riempimento attorno al 50%, ben oltre la media europea di circa il 40%.
Il contributo in termini di capacità di stoccaggio fornito dai nuovi campi consente di rafforzare il ruolo di Snam come operatore di sistema, in una logica di integrazione efficiente con le infrastrutture di trasporto e rigassificazione rafforzata grazie al presidio del corridoio nord-est della rete di trasporto nazionale principalmente attraverso Collalto, il maggiore dei campi di stoccaggio del portafoglio di Edison con una capacità di circa 580 milioni di metri cubi al giorno. Il campo di stoccaggio di San Potito e Cotignola, che contribuisce in termini di capacità fino a 350 milioni di metri cubi, permette inoltre di assicurare ulteriori flussi in ingresso al nodo di Minerbio, punto nevralgico e baricentrico del sistema di trasporto gas.
A SNAM ORA 12 SITI DI STOCCAGGIO
Per effetto dell’operazione, i siti di stoccaggio in esercizio in capo al Gruppo Snam saliranno da 9 a 12 unità, collocate prevalentemente nel centro-nord Italia, presso i principali poli di consumo del Paese. I siti di Cellino, Collalto e San Potito e Cotignola vanno quindi ad aggiungersi a Brugherio (MI), Settala (MI), Sergnano (CR), Ripalta (CR), Bordolano (CR), Cortemaggiore (PC), Sabbioncello (FE), Minerbio (BO) e Fiume Treste (CH).
PIANO STRATEGICO EDISON PREVEDE INVESTIMENTI PER 10 MLD
Per Edisono l’operazione rientra nel quadro del Piano strategico del periodo 2023-2030 che prevede investimenti per circa 10 miliardi di euro, di cui l’85% in linea con i Sustainable Development Goals (SDG’s) dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. L’obiettivo è di sostenere una forte crescita dell’EBITDA, partendo da 1 miliardo di euro nel 2022, attraverso un significativo cambiamento del portafoglio industriale, che porterà le attività rinnovabili, flessibilità e downstream a rappresentare il 70% dell’EBITDA al 2030, rispetto alla media 2020-2022 pari al 35%. Coerentemente con questi obiettivi, nel 2024 Edison ha registrato un EBITDA di 1,7 miliardi di euro, composto al 55% dalla produzione green e dal segmento Clienti e Servizi.