Il Capo Dipartimento Energia del MASE Federico Boschi, parlando del Superbonus, ha spiegato che “il miglioramento della prestazione energetica non si traduce soltanto nel raggiungimento degli obiettivi, ma anche in effetti positivi in termini di risparmio, di valorizzazione degli immobili e di una migliore qualità della vita”
Oggi, nella Sala della Regina di Montecitorio esponenti delle istituzioni e delle imprese hanno partecipato al convegno “Efficientamento energetico. Nuovi strumenti per la sostenibilità dopo il Superbonus”.
SUPERBONUS, BARELLI: L’EFFICIENTAMENTO NECESSITA DI TEMPI ADEGUATI
“L’edilizia si occupa di qualcosa di molto importante per lo sviluppo del nostro Paese. Tutto il comparto dell’edilizia in senso lato è fondamentale per la nostra economia”, ha affermato il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Paolo Barelli,, che ha aggiunto: “lo scossone in positivo e poi quello in negativo dall’avvento del Superbonus e dal suo annullamento, tra virgolette, come elemento di traino per un comparto fondamentale crea disagio, scompensi e anche qualche dramma”.
“Questo, probabilmente – ha aggiunto Barelli – perché i conti all’inizio non sono stati fatti bene, e quando avviene ciò crea dei problemi. Al di là del fatto che chi si è comportato in maniera scorretta debba essere colpito e che non bisogna fare di tutta l’erba un fascio – perché ci sono aziende e comportamenti in linea con le norme -, in tutti i casi abbiamo dei dati che non si prestano ad equivoci. Io quindi ritengo che vadano trovate le formule appropriate. Servono dei tempi adeguati affinché l’efficientamento possa essere adeguato. Io credo che ci sia grande attenzione nei confronti del settore da parte nostra come Dipartimento di Forza Italia. Con il ministro Pichetto Fratin siamo particolarmente sensibili e attenti a questo settore e alle problematiche che sono insite nelle politiche economiche e di sviluppo del nostro Paese”.
BOSCHI (MASE): CON MIGLIORE PRESTAZIONE ENERGETICA RISPARMIO E MIGLIORE QUALITÀ VITA
“Noi – ha dichiarato il capo Dipartimento Energia del MASE, Federico Boschi – crediamo che sia stato fatto il massimo nel confronto europeo per la definizione di questa direttiva. Sono stati raggiunti dei risultati significativi, perché il passaggio per quanto riguarda il residenziale da obblighi puntuali a obblighi medi ha tanti risvolti positivi”.
“In primo luogo – ha aggiunto Boschi – quello di un passaggio ad una tensione positiva verso il cittadino proprietario, perché prevede quest’obbligo medio che sia in primo luogo in carico allo Stato spingere, promuovere e incentivare il miglioramento della prestazione energetica degli edifici. Con tanti aspetti positivi, perché il miglioramento della prestazione energetica non si traduce soltanto nel raggiungimento o in un avvicinamento al raggiungimento degli obiettivi, ma anche in effetti positivi non solo in termini di risparmio, ma anche di valorizzazione degli immobili e di una migliore qualità della vita”.
BOSCHI: MODIFICANDO ALIQUOTA FISCALE RAGGIUNGEREMMO 80% DI OBIETTIVI 2030
“Su indicazione del ministro – ha aggiunto Boschi –, nell’elaborazione del PNIEC abbiamo istituito uno specifico tavolo con l’obiettivo di capire come si potevano meglio raggiungere questi obiettivi. Il tavolo ha lavorato tanto sull’ottimizzazione dei dati, perché noi tanti dati distribuiti, che non vengono raccolti. Quindi un lavoro di coordinamento tra di spinta al coordinamento tra diversi soggetti per mettere in comune i vari dati, che sono funzionali soprattutto a capire e misurare la distanza che abbiamo nel raggiungere gli obiettivi e nell’individuare le soluzioni più efficaci”.
“Perché – ha proseguito il dirigente del Mase – è verissimo che sono obiettivi difficilmente raggiungibili e che richiedono tante risorse, però noi dobbiamo spendere bene le risorse che abbiamo. Quindi è fondamentale avere degli strumenti che ci permettano di disegnare dei meccanismi per essere il più efficaci possibile. Questo tavolo ha anche prodotto una serie di misure, i cui effetti sono misurabili, per la modifica del sistema di detrazione fiscale. Abbiamo stimato che, attraverso queste misure – che prevedono una gradazione dell’aliquota fiscale che sconta l’efficacia – si riuscirebbe a perseguire oltre l’80% degli obiettivi al 2030. È chiaro che questo non basta, dobbiamo mettere in campo altri strumenti, accompagnati da altre risorse che possono derivare da altre fonti, non solo fiscali. Ci stiamo lavorando sia rinnovando gli strumenti classici – ad esempio il conto termico – , ma anche valutando cos’altro si può fare”.
SUPERBONUS, ROSSI (ASSISTAL): SE CITTADINI DOVESSERO PAGARE SAREBBE UN GRANDE INSUCCESSO
Per il presidente di ASSISTAL, Roberto Rossi, “il Superbonus è stato un grande insuccesso, nel senso che è stato un impoverimento dell’Italia come Paese, ma è stato anche un grande successo, perché sono stati fatti tantissimi interventi e nessun italiano ha pagato un euro di tasca sua per gli impianti e l’edilizia. È stata una finestra temporale che è stata quasi una corsa a fare l’intervento perché praticamente ci si poteva rifare casa gratis”.
“Oggi – ha aggiunto Rossi -, con la diretta Case green, ci sono circa 13 milioni di edifici che sono in classe F-G-H, classi su cui c’è molto da lavorare. Il Politecnico di Milano dice che servirebbero 50 miliardi di euro all’anno: non credo che lo Stato potrà pagare questa cifra e, se dovrà mettere qualcosa il cittadino, secondo me sarà un grande insuccesso. Oggi per il cittadino italiano – che è già in crisi economica per mille motivi – è molto difficile mettere anche solo un euro in più sulla sua bolletta energetica. La bolletta energetica è stato un tema sensibilissimo nel 2021 e 2022: oggi non è il primo punto per arrivare a fine mese, è un problema molto serio per le industria e la loro competitività, ma per il cittadino è molto meno sentito. Quindi pensare che un cittadino italiano possa spendere migliaia di euro per efficientare la sua casa, anche con sconti del 60-65%, come si ipotizza, credo sarebbe un grave ostacolo per una direttiva così veloce e improvvisa”.