I dazi di Trump sui prodotti indiani rischiano di colpire Stellantis e l’intera filiera automotive italiana. Un effetto domino che potrebbe costare miliardi di produzione locale e export, oltre a un taglio di migliaia di posti di lavoro
Il raddoppio dei dazi USA verso l’India rischia di scatenare una tempesta che colpirà l’automotive italiano. Come se non bastasse, la decisione di Trump potrebbe innescare una reazione a catena globale che frenerebbe la crescita e metterebbe a dura prova le esportazioni italiane, invertendo le stime ottimiste degli analisti.
I DAZI PER L’INDIA PREOCCUPANO L’AUTOMOTIVE MADE IN ITALY
Trump ha deciso di colpire duramente l’India, storico alleato commerciale. Il tycoon ha imposto dazi fino al 50% su una vasta gamma di prodotti indiani, tra cui tessile, elettronica, auto e farmaceutica. Una mossa legata alle importazioni di petrolio russo, che rischia di far scoppiare una tempesta commerciale che investirà l’automotive italiano. Infatti, il nostro Paese è particolarmente esposto alle perturbazioni internazionali poiché è fortemente integrata nella supply chain globale e dipendente dal mercato estero.
STELLANTIS AL CENTRO DELLA TEMPESTA DEI DAZI?
Stellantis, in particolare, è storicamente legata a doppio filo con l’India. La nuova strategia del gruppo prevede di stringere ancora di più questo rapporto. Nel 2023, Stellantis ha venduto circa 110.000 veicoli in India, con una predominanza dei modelli Jeep e Citroën. Tuttavia, la quota di mercato totale è ancora lontana dai principali concorrenti: Maruti Suzuki, Hyundai e Tata Motors. Nei prossimi Stellantis vuole raddoppiare le proprie vendite in India, raggiungendo circa 150.000 unità annuali entro il 2025. La chiave è puntare sulle vendite dei nuovi modelli pensati per il mercato locale, più accessibili e adatti ai consumatori indiani. Stellantis introdurrà veicoli elettrici (EV), come quelli sviluppati con il partner cinese Leapmotor. Il piano del Gruppo prevede anche di rafforzare la rete di distribuzione.
LE FABBRICHE INDIANE DI STELLANTIS
Fiat produce nel Paese attraverso la joint venture creata con Tata Motors. Nel celebre stabilimento FCA di Ranjangaon si realizza modelli principalmente per esportazione verso altre nazioni, quali la Jeep Compass. La fabbrica di Hosur (Tamil Nadu) – Joint venture PSA AVTEC Powertrain con AVTEC Ltd: specializzato nella produzione di motori e trasmissioni, con capacità annua di oltre 500.000 unità per mercati interni ed esteri. Uno stabilimento strategico poiché esporta circa 200.000 motori e 350.000 trasmissioni all’anno, principalmente verso l’Europa.
DAZI, EXPORT A RISCHIO
Attualmente l’export diretto di auto “Made in Italy” verso l’India è marginale. Prima della decisione di Trump di inasprire le tariffe per il Paese, le stime parlavano di un aumento importante: 1,1 miliardi di euro nei prossimi due anni, rispetto ai circa 350 milioni di euro attuali. Ora però, la domanda di beni “Made in Italy” può diminuire ulteriormente, colpendo l’automotive italiano. Confindustria stima fino a €20 miliardi in export persi e 118.000 posti di lavoro a rischio. Per arginare il problema, l’associazione suggerisce di puntare su nuovi mercati come Mercosur, India, ASEAN e Australia.
A nulla servirà il recente corridoio energetico India-Middle East-Europe Economic Corridor, nato nel contesto dell’iniziativa IMEEC per rafforzare i legami industriali e infrastrutturali tra i due Paesi.
PIL A RISCHIO E MERCATI IN ALLARME
innescare una spirale protezionistica più ampia, che potrebbe rallentare la crescita globale. Le prime stime parlano di un possibile rallentamento del PIL dell’India fino allo 0,6% del PIL. Una crescita più debole avrebbe effetti a catena su paesi come l’Italia. Secondo Bankitalia, il raddoppio dei dazi potrebbe ridurre la crescita del PIL europeo di circa 0,5 punti, con impatti importanti per l’Italia e la Germania. Ma non è certo l’unica conseguenza. Il Governatore di Bankitalia, Panetta, ha sottolineato che, anche se i dazi non spingerebbero direttamente l’inflazione, la pressione sui mercati finanziari e l’incertezza potrebbero crescere notevolmente.