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AIE Birol

Sulla crisi europea del gas Aie punta il dito contro la Russia: “Deve aumentare le forniture”

Una nuova guerra fredda fondata sul gas. E’ scontro tra Aie e Russia

L’Agenzia energetica internazionale, per bocca del suo numero uno Fatih Birol, ha fatto sapere che le limitazioni sulle forniture di gas imposte da Mosca incidono negativamente sulla già delicata crisi energetica nel continente europeo.

I DETTAGLI

Secondo la posizione dell’AIE, infatti, la Russia trattiene almeno un terzo del gas, prosciugando gli impianti di stoccaggio e contribuendo così ad acuire la crisi. Come si legge sul Financial Times, “crediamo che ci siano forti elementi di tenuta nel mercato europeo del gas a causa del comportamento della Russia”, ha detto Birol. “Vorrei sottolineare che i bassi flussi di gas russo di oggi verso l’Europa coincidono con l’acuirsi delle tensioni geopolitiche sull’Ucraina”.

Insomma, Mosca deve fare di più mentre in Europa salgono i prezzi delle bollette e il costo dell’energia. Scrive ancora il quotidiano finanziario londinese, c’entrano molto le dispute eurasiatiche sul Nord Stream 2, sul quale il Cremlino aspetta soltanto il via libera definitivo. Molto bolle anche sul fronte ucraino, ricorda il FT. Le truppe russe sono sul confine ormai da settimane.

Secondo Birol, chiude il Ft, è Gazprom che dovrebbe dare un segnale di reazione visto che lo stoccaggio europeo dipende dal gigante russo. Attualmente le forniture sono al 50%, la normalità prevedrebbe un’ascesa al 70%.

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