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Turbine Energia Eolica

Sull’energia eolica è lotta dei prezzi tra Occidente e Cina

Il gigante asiatico nel 2023 ha rappresentato i due terzi dell’intera produzione di energia eolica globale, e oggi vanta un portafoglio di 77 GW, oltre dieci volte quello degli Stati Uniti

La Cina sta dominando un altro importante settore globale, l’energia eolica. Il gigante asiatico, infatti, lo scorso anno ha rappresentato i due terzi dell’intera produzione globale, e oggi vanta un portafoglio di 77 GW, oltre dieci volte quello degli Stati Uniti, il secondo mercato più grande.

I dati dell’unità di ricerca specializzata NEF di Bloomberg, pubblicati oggi, mostrano che nel 2023 l’Europa ha aggiunto la cifra record di 15,3 GW di capacità eolica installata, il 16% in più rispetto alla quantità installata nel 2022, ma ancora solo il 40% del volume annuale richiesto per raggiungere l’obiettivo di 500 GW nel 2030.

La Cina sta rafforzando il suo stock di progetti eolici sia al largo delle coste che sulla terraferma. Lo scorso anno le installazioni onshore hanno raggiunto i 69,4 GW e quelle offshore 7,6 GW, con queste ultime che rappresentano il 67% delle consegne globali di progetti offshore.

L’ENERGIA EOLICA IN CINA E NEI PAESI OCCIDENTALI

Nel frattempo, come scrive il quotidiano economico londinese City AM, l’Occidente al momento può solo restare a guardare. Gli Stati Uniti nel 2023 hanno raggiunto 7,2 GW di capacità installata onshore, mentre il Regno Unito ha registrato solo 0,6 GW. Il Regno Unito ha mantenuto il suo vantaggio offshore davanti a tutti tranne la Cina, costruendo 1,1 GW di capacità e battendo di poco Olanda, Germania e Norvegia.

La portata del vantaggio della Cina in termini di sviluppo eolico è determinata dalle sue crescenti capacità di produzione di turbine. Goldwind, con sede a Pechino, lo scorso anno ha costruito 16 GW di turbine onshore e offshore, equivalenti a quasi l’intero parco eolico britannico, mentre la seconda classificata Envision, anch’essa con sede a Pechino, ha aumentato le installazioni anno su anno fino a 15,4 GW di nuovi progetti.

LA STRATEGIA DI VESTAS SULL’ENERGIA EOLICA

L’azienda danese Vestas – il più grande produttore e fornitore occidentale di turbine – si è classificata al terzo posto a livello mondiale per il terzo anno consecutivo, con 13,4 GW, mentre la statunitense General Electric è arrivata al sesto posto, con 8,1 GW.

Delle 15 principali aziende fornitrici di turbine, dieci sono cinesi, e nel 2023 hanno fornito 78,4 GW dei 116 GW di energia eolica globale totale. Sostanzialmente tutta questa energia viene mantenuta entro i confini cinesi.

Il rapporto di Bloomberg mostra che il 98% della capacità aggiunta dai produttori cinesi di turbine è stata utilizzata per progetti nazionali, a differenza dell’ampia diffusione geografica dei progetti alimentati da produttori statunitensi ed europei. Lo scorso anno Vestas ha commissionato progetti di parchi eolici in 33 Paesi, ed è anche l’unico fornitore europeo ad essersi aggiudicato contratti per progetti cinesi.

LE POLITICHE DI STATI UNITI E REGNO UNITO

Gli Stati Uniti stanno adottando una politica isolazionista per quanto riguarda la loro linea di sviluppo: il 43% della capacità resta infatti all’interno dei confini nazionali. La Cina sembra soddisfatta e in grado di soddisfare le proprie esigenze eoliche, ignorando le opportunità di outsourcing. Ciò è dovuto principalmente al fatto che i produttori occidentali in generale non riescono a soddisfare i prezzi competitivi e, di conseguenza, non riescono ad ottenere ordini.

Questa contrazione costi-benefici è il problema principale che ha afflitto e continua ad affliggere gli sforzi dell’Occidente per promuovere la produzione eolica offshore, con l’inflazione e i costi dei progetti che sono ancora incredibilmente volatili.

Il Regno Unito probabilmente sta entrando nella fase più critica del suo percorso verso l’obiettivo delle zero emissioni. Con laburisti e conservatori divisi su quanta energia eolica è possibile fornire entro il 2030, l’obiettivo dei 50 GW entro il 2030 appare più lontano che mai.

Con soli 22GW attualmente installati, la prossima tornata di aste – in cui gli sviluppatori e il governo firmeranno contratti per costruire parchi eolici nel Regno Unito – inizierà oggi, e tutti gli occhi saranno puntati sugli eventuali progressi riguardo gli obiettivi previsti entro la fine dell’anno.

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