Bocciato il Superbonus, pronta la campagna informativa per la fine del mercato tutelato della luce, nuovi acquirenti in vista per Adriatic Lng e frenata sul Ponte di Messina: ecco cosa c’è sui giornali di oggi
Arriva la bocciatura della Camera per quanto riguarda il Superbonus: troppi oneri rispetto ai risultati attesi. A certificarlo la relazione finale alla lunga indagine conoscitiva avviata poco più di un anno fa dalla commissione Bilancio della Camera insieme alla commissione Ambiente. Intanto, per quanto riguarda le bollette, sono in arrivo le campagne informative organizzate da Acquirente Unico per ricordare ai cittadini la fine del mercato tutelato per l’elettricità a partire da luglio. Lo racconta l’ad di AU Giuseppe Moles in un’intervista al Sole 24 Ore. Presente sul Corriere della Sera, invece, l’indiscrezione secondo cui su Adriatic Lng sarebbe in corsa anche l’asset manager tedesco Ikav. Infine, per quanto riguarda il Ponte sullo Stretto “nelle 51 pagine della relazione il comitato, nominato dal ministero delle Infrastrutture di concerto con le Regioni, non ha potuto fare a meno di segnalare 68 “mancanze” nel progetto definitivo presentato dal consorzio Eurolink” tra cui i test su venti e sisma, come racconta Repubblica.
PONTE STRETTO: FRENATA PER L’OPERA, NIENTE TEST SU VENTI E SISMA
“Il parere è positivo, è vero. E comunque si tratta di ‘raccomandazioni’, sottolineano dalla società Stretto di Messina spa. Vero. Ma il comitato scientifico esterno scelto per valutare la fattibilità della grande opera del Ponte sullo Stretto ha messo nero su bianco talmente tante osservazioni al progetto definitivo presentato dai privati, che l’idea del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini di aprire il cantiere entro l’estate, come da tabella di marcia dal sapore elettorale, è un miraggio”. È quanto riporta La Repubblica. “Il leader della Lega da ieri si è trovato ad avere a che fare con la realtà e non con le promesse: perché nelle 51 pagine della relazione il comitato, nominato dal ministero delle Infrastrutture di concerto con le Regioni, non ha potuto fare a meno di segnalare 68 “mancanze” nel progetto definitivo presentato dal consorzio Eurolink. Osservazioni che il comitato raccomanda di seguire nella presentazione del progetto esecutivo: (…)”, prosegue il quotidiano. “Infatti il tema vero che emerge dai rilievi del comitato al progetto definitivo presentato dai privati, e sulla carta aggiornato a tempo di record rispetto a quello vecchio di 14 anni fa, riguarda i tempi: che saranno lunghi come scrive la stessa Eurolink rispondendo a una delle note del comitato scientifico guidato dal professore Alberto Prestininzi. (…) Secondo alcuni ingegneri questi modelli non lineari sugli effetti del vento in una struttura unica al mondo come il Ponte sullo Stretto richiedono mesi considerando la difficoltà dell’opera. (…) Ma non solo. Il comitato chiede ulteriori esami che non sono stati inseriti nel progetto definitivo: ‘Il comitato scientifico ritiene opportuno che nell’aggiornamento delle analisi strutturali vengano riesaminati scenari che tengano conto dell’azione combinata del vento e dei carichi di traffico ferroviario e stradale e ciò al fine di una conferma del livello di sicurezza e di funzionalità del Ponte anche nel caso di eventi estremi’ (…)”, conclude il quotidiano.
SUPERBONUS: COSTI TROPPO ALTI, ARRIVA LA BOCCIATURA DELLA CAMERA
“Le spinte all’economia prodotte dal Superbonus sono ancora in discussione, ma ‘si può senz’altro concludere che non sono tali da controbilanciare gli effetti che si rilevano a carico della finanza pubblica’. Anche dopo la ‘pluralità di interventi correttivi’ adottati dai Governi nel tentativo di tappare la falla, il panorama degli incentivi all’edilizia ha bisogno di una potente semplificazione, che potrebbe avvenire ‘nell’ambito del processo di attuazione della legge delega in materia di riforma fiscale che dovrà provvedere a un riordino delle cosiddette tax expenditures’ per superare un quadro frastagliato con ‘il riconoscimento di incentivi differenziati per le stesse tipologie di intervento solo in relazione al tempo di realizzazione dell’investimento’. Dopo lunghe battaglie e tira e molla fra maggioranza e governo sugli emendamenti di proroga al Superbonus, anche il Parlamento decide di mettere ufficialmente la parola fine alla lunga stagione del maxi-incentivo all’edilizia. Lo fa nella bozza della relazione che conclude la lunga indagine conoscitiva avviata poco più di un anno fa dalla commissione Bilancio della Camera insieme alla commissione Ambiente”. È quanto si legge su Il Sole 24 Ore di oggi. “Nel documento, depositato e ora in attesa del voto finale, si spiega senza troppi giri di parole che la spesa si è rivelata largamente superiore all’impresa, perché ‘l’effetto combinato del riconoscimento di aliquote di detrazione prossime o superiori al 100 per cento delle spese sostenute e della facoltà di illimitata cessione dei relativi crediti di imposta, anche attraverso lo sconto in fattura’ sono sfociati in ‘oneri molto significativi per la finanza pubblica, peraltro di difficile quantificazione’”, prosegue il quotidiano.
“(…) Sui presupposti offerti da Via Nazionale, il Mef calcola che 54,1 miliardi di investimenti privati sarebbero stati attivati anche senza il Superbonus e il bonus facciate che ne hanno drasticamente tagliato il conto fiscale. Proprio da qui prende le mosse la lezione per il futuro che la relazione prova a trarre dall’esperienza. E che prima di tutto guarda alla ‘selettività’ delle misure: (…)”, conclude il quotidiano.
BOLLETTE, MOLES (AU): PRONTA A PARTIRE LA CAMPAGNA INFORMATIVA
“‘Proprio in queste ore abbiamo selezionato l’azienda che si occuperà della realizzazione dei primi quattro spot da 30 secondi ciascuno, la cui messa in onda ritengo potrà avvenire nel giro di tre settimane. Si tratta, però, solo del primo passo della campagna informativa che svolgeremo per conto del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, secondo la linea dettata dall’ultimo decreto energia, e che servirà ad accompagnare tutti i clienti domestici inclusi i vulnerabili, verso il progressivo superamento della maggior tutela e l’avvio, dal 1° luglio, del servizio a tutele graduali’. Giuseppe Moles, ad di Acquirente Unico, la controllata del Gse nata originariamente per garantire l’energia elettrica a clienti e pmi non ancora passati al mercato libero e i cui compiti si sono poi progressivamente ampliati, traccia le prossime tappe. E lo fa anche avvalendosi della solida expertise che, in materia di campagne istituzionali, ha accumulato, sotto il governo Draghi, come sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’informazione e all’editoria, al quale è spettata la gestione di una campagna di grande impatto come quella sul Covid 19.(…)”. È quanto si legge su Il Sole 24 Ore. “I primi spot partiranno, quindi, a breve. Attraverso quali canali saranno veicolati? ‘Lo strumento sarà quello della televisione generalista: nel momento in cui forniremo il prodotto, il Mase chiederà alla presidenza del Consiglio l’invio come messaggio istituzionale utilizzando gli spazi previsti dalla legge. A questo, faremo poi seguire una campagna ad hoc sulla carta stampata e sui social, ma non escludo altre iniziative, come convegni, in modo da informare tutta la platea interessata, anche avvalendosi del supporto delle associazioni dei consumatori’. (…) In base al Dl Energia, dovrete gestire anche l’asta per definire gli operatori del nuovo servizio di vulnerabilità. Che tempi prevede per l’avvio della procedura? ‘Non posso entrare su questo tema che è competenza dell’Arera. Posso solo dirle che siamo stati capaci di organizzare velocemente le aste per il servizio a tutele graduali. Perciò ritengo che la macchina sia sufficientemente oliata e che, non appena avremo le indicazioni dall’Autorità, saremo in grado di svolgere tutto entro un mese’. (…) Il Dl vi affida il monitoraggio post aste. Come sarà organizzato? ‘Ci sarà anche su questo uno stretto raccordo con l’Arera. È un’attività che abbiamo svolto anche in passato e lo abbiamo fatto attraverso il sistema informativo integrato (SII), il “cervellone” che contiene tutti i dati identificativi su punti di prelievo e clienti finali e che può rappresentare e rappresenta un’ottima difesa anche contro il telemarketing. Non a caso, d’accordo con l’Arera, abbiamo già avviato tutta una serie di potenziamenti della sicurezza del SII, per esempio facendo partire di nuovo tutta la certificazione anagrafica di coloro che hanno accesso ai dati del sistema’ (…)”, conclude il quotidiano.
ADRIATIC LNG, ANCHE IKAV INTERESSATA ALL’ACQUISIZIONE
“C’è un altro ritorno in partita tra i ‘vecchi’ pretendenti di Adriatic Lng, il primo rigassificatore off shore italiano. In base a quanto risulta al Corriere, l’asset manager tedesco Ikav, che a maggio 2023 era nella short-list dei venditori (…)”. È quanto riporta il Corriere della Sera
PONTE STRETTO: FRENATA PER L’OPERA, NIENTE TEST SU VENTI E SISMA
“Il parere è positivo, è vero. E comunque si tratta di ‘raccomandazioni’, sottolineano dalla società Stretto di Messina spa. Vero. Ma il comitato scientifico esterno scelto per valutare la fattibilità della grande opera del Ponte sullo Stretto ha messo nero su bianco talmente tante osservazioni al progetto definitivo presentato dai privati, che l’idea del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini di aprire il cantiere entro l’estate, come da tabella di marcia dal sapore elettorale, è un miraggio”. È quanto riporta La Repubblica. “Il leader della Lega da ieri si è trovato ad avere a che fare con la realtà e non con le promesse: perché nelle 51 pagine della relazione il comitato, nominato dal ministero delle Infrastrutture di concerto con le Regioni, non ha potuto fare a meno di segnalare 68 “mancanze” nel progetto definitivo presentato dal consorzio Eurolink. Osservazioni che il comitato raccomanda di seguire nella presentazione del progetto esecutivo: (…)”, prosegue il quotidiano. “Infatti il tema vero che emerge dai rilievi del comitato al progetto definitivo presentato dai privati, e sulla carta aggiornato a tempo di record rispetto a quello vecchio di 14 anni fa, riguarda i tempi: che saranno lunghi come scrive la stessa Eurolink rispondendo a una delle note del comitato scientifico guidato dal professore Alberto Prestininzi. (…) Secondo alcuni ingegneri questi modelli non lineari sugli effetti del vento in una struttura unica al mondo come il Ponte sullo Stretto richiedono mesi considerando la difficoltà dell’opera. (…) Ma non solo. Il comitato chiede ulteriori esami che non sono stati inseriti nel progetto definitivo: ‘Il comitato scientifico ritiene opportuno che nell’aggiornamento delle analisi strutturali vengano riesaminati scenari che tengano conto dell’azione combinata del vento e dei carichi di traffico ferroviario e stradale e ciò al fine di una conferma del livello di sicurezza e di funzionalità del Ponte anche nel caso di eventi estremi’ (…)”, conclude il quotidiano.