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Terna

Terna: nei 7 mesi di ora legale risparmiati 66 milioni di euro

Tra fine marzo e fine ottobre consumati 400 milioni di kilowattora in meno equivalenti a 205 mila tonnellate di emissioni di CO2 in atmosfera. Dal 2004 a oggi benefici per il sistema elettrico superiori a 1,7 miliardi di euro

Nei 7 mesi di ora legale l’Italia ha risparmiato complessivamente 400 milioni di kilowattora di elettricità, pari al consumo medio annuo di circa 150 mila famiglie, con un beneficio economico per il sistema di 66 milioni di euro. I dati sono rilevati da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, a pochi giorni dal ritorno dell’ora solare, prevista domenica 25 ottobre. Impatti positivi anche in termini di sostenibilità ambientale, con 205 mila tonnellate in meno di CO2 immesse in atmosfera.

DAL 2004 RISPARMIATI 10 MLD DI KWH

Il risparmio economico è calcolato considerando il fatto che quest’anno, nel periodo di ora legale, il costo del kilowattora medio per il cliente domestico tipo in tutela (secondo i dati dell’ARERA) è stato di circa 16,5 centesimi di euro al lordo delle imposte. Dal 2004 al 2020, secondo l’analisi di Terna, il minor consumo di elettricità per il Paese dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 10 miliardi di kilowattora e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di 1 miliardo e 720 milioni di euro.

TRA APRILE E OTTOBRE IL MAGGIOR RISPARMIO

Nei mesi di aprile e ottobre si è registrato, come di consueto, il maggior risparmio di energia elettrica (sebbene in aprile questo sia stato inferiore rispetto ai valori medi degli scorsi anni per effetto della contrazione dei consumi legati all’emergenza covid-19). Ciò è dovuto al fatto che questi due mesi hanno giornate più “corte” in termini di luce naturale, rispetto ai mesi dell’intero periodo. Spostando in avanti le lancette di un’ora, quindi, si ritarda l’utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi come luglio e agosto, invece, poiché le giornate sono già più lunghe, l’effetto “ritardo” nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate, e fa registrare risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricità. L’ora legale sarà di nuovo in vigore dal prossimo 28 marzo 2021.

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