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Tetto a prezzo del gas, UE ancora in alto mare. Le proposte venerdì al Consiglio Energia

Con Germania, Olanda e Danimarca che sostengono che un price cap sul gas danneggerebbe gli sforzi per contenere la crisi energetica in Europa, ci sono dubbi sul fatto che qualsiasi potenziale proposta possa ottenere un sostegno sufficiente per trasformarsi in legge

Oggi i Paesi dell’Unione Europea erano in disaccordo sull’opportunità di limitare i prezzi del gas nell’UE, con Francia, Belgio e altri 13 Stati che hanno intensificato la loro richiesta per la mossa contrastata da Germania e altri. Oggi, ad una riunione dei diplomatici dei 27 Stati membri, l’esecutivo della Commissione Europea avrebbe dovuto presentare un’analisi sulla fattibilità del tetto ai prezzi del gas. Secondo alcune fonti il documento non includerà proposte legali, ma presenterà una valutazione delle opzioni che i Paesi potrebbero utilizzare per affrontare i prezzi elevati del gas, che stanno alimentando un’inflazione record in tutta Europa e portando al rischio di una recessione.

Ieri un gruppo di 15 Paesi – tra cui Francia, Italia, Spagna e Polonia – ha esortato la Commissione a proporre un price cap su tutte le transazioni di gas all’ingrosso per aiutare a frenare l’aumento dei prezzi.

Oggi il ministro dell’Energia del Belgio, Tinne Van der Straeten, ha suggerito che la misura potrebbe essere concepita come un “corridoio dei prezzi flessibile”: “per far fronte ai prezzi elevati del gas, è fondamentale affrontare la volatilità dei prezzi senza mettere a repentaglio la sicurezza dell’approvvigionamento”, ha scritto Van der Straeten su Twitter.

LA POSIZIONE DEI 15 PAESI CONTRARI

Con Germania, Olanda e Danimarca che sostengono che un price cap sul gas danneggerebbe gli sforzi per contenere la crisi energetica in Europa, ci sono dubbi sul fatto che qualsiasi potenziale proposta possa ottenere un sostegno sufficiente per trasformarsi in legge.

I 15 Paesi dietro la lettera non avrebbero una maggioranza sufficientemente ampia per approvare una nuova legge UE senza il sostegno di altri, creando un potenziale scontro tra gli Stati membri, se in futuro la Commissione proponesse un tetto massimo al prezzo del gas.

Gli Stati riluttanti affermano che il price cap lascerebbe i Paesi in difficoltà nell’assicurarsi l’approvvigionamento in mercati internazionali competitivi questo inverno, una preoccupazione sollevata anche dalla stessa Commissione.

Le discussioni sui possibili limiti di prezzo continueranno venerdì, nella riunione dei ministri UE dell’Energia, che dovrebbero approvare anche un pacchetto di misure proposto da Bruxelles la scorsa settimana per contenere l’aumento dei prezzi dell’energia, incluse le tasse sugli extraprofitti delle imprese energetiche.

DOMBROVSKIS (UE): OGGI NESSUN DOCUMENTO SU ENERGIA

Il vicepresidente della Commissione Europea, Valdis Dombrovskis, ha spiegato che l’esecutivo oggi non ha approvato il documento sull’energia – il cosiddetto “non paper” – in cui dovrebbe presentare le misure per contenere il prezzo del gas, incluso un price cap “dinamico” che i ministri UE dell’Energia discuteranno nella riunione di venerdì. Il fatto che la Commissione oggi non abbia emesso il documento, però, non significa che, nelle riunioni in corso con gli Stati, la Commissione non presenti le sue proposte.

Alla riunione di venerdì, ha detto il commissario UE per la Giustizia, Didier Reynders, “ci saranno anche delle proposte su come limitare l’aumento dei prezzi dell’energia. In molti ci hanno chiesto di pensare a soluzioni e formule diverse per contribuire all’abbassamento dei prezzi. Venerdì – ha aggiunto Reynders – al Consiglio Energia, la collega Kadri Simson esporrà le proposte”.

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