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Trump vuole porre fine alla spesa green, ma non sarà semplice

La campagna del partito repubblicano ha dichiarato che, “per affrontare la crisi inflazionistica causata da Kamala Harris e abbassare rapidamente tutti i prezzi, il presidente Trump scatenerà l’energia americana e porrà fine alla spesa socialista del Green New Deal di Kamala”

Donald Trump ha detto di voler “terminare” la spesa per quel che definisce “il Green New Deal”, ovvero all’Inflation Reduction Act dell’amministrazione Biden. Ritirare quei fondi richiederebbe un’azione del Congresso; una cosa non scontata, considerato che la popolarità dell’IRA è cresciuta, e che potrebbe causare la perdita di posti di lavoro, fabbriche incompiute e un costoso pasticcio per molte aziende e Stati che contano su quei fondi.

“Il mio piano porrà fine al Green New Deal, che io chiamo ‘Green New Scam’, probabilmente la più grande truffa della storia. Revocheremo tutti i fondi non spesi sotto l’Inflation Reduction Act”, ha dichiarato Trump a settembre in un discorso davanti all’Economic Club di New York.

L’ATTACCO DI TRUMP ALL’INFLATION REDUCTION ACT DI BIDEN

La campagna repubblicana ha detto qualcosa di simile in un’email ad Axios, incolpando il suo avversario per la politica. “Per affrontare la crisi inflazionistica causata da Kamala Harris e abbassare rapidamente tutti i prezzi, il presidente Trump scatenerà l’energia americana, porrà fine alla spesa socialista del Green New Deal di Kamala e annullerà il suo folle mandato sulle auto elettriche e la Power Plant Rule”, ha scritto il consigliere senior Brian Hughes. Hughes ha affermato che “il cosiddetto Inflation Reduction Act ha contribuito alla peggiore crisi inflazionistica da generazioni”. La campagna non ha detto di più sulle intenzioni di Trump, e non ha chiarito esattamente a cosa si riferisca il “Green New Deal”.

L’IMPORTANZA DELL’IRA

Come ha detto Trump, il nome della legge è fuorviante. L’IRA rappresenta il più grande investimento nella storia americana per affrontare i danni del cambiamento climatico. Una sua riduzione sarebbe un duro colpo. “Questo è stato il pezzo grosso degli Stati Uniti”, ha commentato Ernie Tedeschi, direttore economico dello Yale Budget Lab, che ha lavorato alla Casa Bianca di Biden.

Senza l’IRA, le sfide climatiche a lungo termine sono molto più difficili. Vi sono crediti d’imposta per individui e aziende per investire in progetti di energia pulita che, secondo una stima di Goldman Sachs, nell’arco di 10 anni di validità della legge potrebbero ammontare fino a 1,2 trilioni di dollari.

NON SOLO CLIMA

Sebbene le disposizioni sul clima siano il fulcro, l’IRA affronta anche altri problemi: stabilisce il tetto massimo di 35 dollari per l’insulina, consente a Medicare di negoziare i prezzi dei farmaci, include miliardi di finanziamenti per l’IRS, impone una tassa dell’1% su alcuni riacquisti di azioni societarie e stabilisce un’imposta minima per le società. Non è chiaro se porre fine alla spesa significherebbe anche cercare di eliminare i crediti d’imposta o altre disposizioni.

LE POSSIBILI CONSEGUENZE DI UNA PRESIDENZA TRUMP

Il Dipartimento al Tesoro USA è responsabile della stesura delle norme e dei regolamenti che implementano i crediti d’imposta per l’energia pulita. Una futura amministrazione ostile potrebbe provare a cambiare queste norme. Ciò probabilmente comporterebbe una lunga battaglia legale ma, indipendentemente dall’esito, rallenterebbe l’ulteriore spesa e creerebbe incertezza per le aziende che cercano di pianificare in base ai crediti d’imposta.

Ci sono poi i finanziamenti per prestiti e sovvenzioni per progetti che riducono le emissioni di gas serra e che proteggono dagli impatti dei cambiamenti climatici. Gran parte di quei soldi delle sovvenzioni è fuori dalla porta o “obbligato”, cioè i contratti sono già stati firmati.

Alti funzionari della Casa Bianca hanno affermato di aver assegnato finora 92,5 miliardi di dollari in sovvenzioni, circa l’80% dei finanziamenti disponibili nell’anno fiscale conclusosi a settembre. Secondo gli esperti legali, per una futura amministrazione Trump sarebbe difficile recuperare i fondi. A trovarsi in difficoltà sarebbero i soldi non spesi, così come i progetti che si trovano in uno stato di limbo, in cui i contratti definitivi non sono stati firmati.

LA LEGGE CHE PUÒ FERMARE DONALD TRUMP

Trump ha bisogno che i parlamentari statunitensi revochino quei soldi. Per un’amministrazione è illegale rifiutarsi di spendere i fondi stanziati dal Congresso. In base ad una legge del 1974 chiamata “Impoundment Control Act”, un presidente può sospendere la spesa per un periodo o chiedere al Congresso di revocare i fondi, ma non si può non spendere dei soldi per motivi ideologici. La legge è stata approvata come risposta all’abitudine del presidente Nixon di non spendere soldi per cose a cui si opponeva.

Secondo il Government Accountability Office, Trump in precedenza ha violato quella legge, quando ha trattenuto gli aiuti militari all’Ucraina durante la sua presidenza, un’azione che alla fine ha portato al suo primo impeachment. Da allora, il candidato repubblicano ha detto di voler annullare la legge sull’impoundment per avere più potere sulla spesa.

“Quando tornerò alla Casa Bianca, farò tutto il possibile per contestare l’Impoundment Control Act in tribunale e, se necessario, convincere il Congresso a revocarlo. Lo sopprimeremo. Con l’impoundment possiamo soffocare i soldi”, dice Trump in un video pubblicato lo scorso anno sul sito web della sua campagna. In conclusione, se Trump vorrà chiudere i rubinetti all’IRA, probabilmente troverà il modo di farlo.

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