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Gas

Turkstream, le aziende italiane potrebbero essere coinvolte nella costruzione

Nella costruzione della seconda tratta del Turkstream potrebbero essere coinvolte anche delle aziende italiane

La rotta della seconda tratta del TurkStream è simile a quella che avrebbe dovuto avere il South Stream, il gasdotto pensato dalla Russia per trasportare il gas naturale dalla Russia all’Europa bypassando l’Ucraina. Il progetto del South Stream nasceva nel 2007, ma veniva bloccato nel 2014: la Bulgaria, sotto pressione Ue, non ha accordato a Mosca il permesso di avviare i lavori sul territorio  nazionale.

A perdere, in quella partita energetica, non era la sola Russia, ma tutte le aziende coinvolte nel progetto. Anche l’italiana Saipem si è vista togliere, all’improvviso, tutte le concessioni, mentre le navi dell’azienda italiana erano già ancorate per fissare i tubi nel Mar Nero. Ora che tutto sembra rivivere, ci saranno possibilità di collaborazione anche per le aziende italiane?

IL PERCORSO DEL TURKSTREAM

Una prima rotta del gasdotto porta il gas, attraverso il Mar Nero, da Mosca ad Ankara. E’ stata già inaugurata, ma i lavori non sono ancora finiti. La Russia, infatti, intende proseguire la costruzione del gasdotto fino alle coste Europee.

Il percorso della seconda tratta è stato già deciso: passerà da Bulgaria, Serbia, Ungheria e Slovacchia, seguendo grosso modo il vecchio tracciato. Come scrive il quotidiano russo Kommersant, Serbia, Ungheria e Slovacchia hanno già avviato delle gare d’appalto per le condotte, mentre l’operatore bulgaro, Bulgartransgaz intende tenere un’asta a dicembre sulle future capacità della rete bulgara in ingresso dalla Turchia e in uscita verso la Serbia.

LE PRIME FORNITURE

Le prime forniture di gas in Bulgaria e Serbia sono previste per il 2020, in Ungheria nel 2021, e in Slovacchia nella seconda metà del 2022. La tratta, inizialmente, verrà caricata solo parzialmente e raggiungerà il suo pieno carico nel 2022.

I LAVORI: LE AZIENDE ITALIANE SARANNO COINVOLTE?

Nella costruzione della nuova tratta potrebbero essere coinvolte anche le aziende italiane.  “Sono allo studio le possibilità, a livello societario, di coinvolgere aziende italiane nella costruzione dell’infrastruttura per il trasporto del gas, nell’ambito della ‘rotta meridionale’ delle forniture di gas russo ai Paesi europei”, ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, in un’intervista esclusiva rilasciata all’AGI.

“L’energia è un settore strategico della nostra multiforme cooperazione”, ha ricordato il ministro. “La Russia rimane il più importante fornitore di gas naturale dell’Italia, alla quale garantisce circa il 35% del fabbisogno di ‘combustibile azzurro'”.

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